Banco BPM è buy o sell? Sale la speculazione su MPS

Claudia Cervi

28/03/2024

Il prezzo di Banco BPM è tornato sui livelli del 2016. Dietro al rally dell’ultimo mese, potrebbe esserci il risiko bancario che coinvolge Monte Paschi. Ecco cosa dicono gli analisti.

Banco BPM è buy o sell? Sale la speculazione su MPS

Banco BPM è buy o sell? Questa è la domanda che attualmente tiene banco nei circoli finanziari, mentre la speculazione su Monte dei Paschi di Siena (MPS) sale vertiginosamente dopo il collocamento del 12,5% da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Le azioni del Banco BPM sono in pressing sui massimi delle ultime sedute, a circa 6,20 euro, sul livello più alto da febbraio 2016 e incuranti dell’ipercomprato presente ormai da giorni sull’RSI a 14 sedute.

L’operazione che ha consentito al MEF di incassare 650 milioni di euro viene vista come un passo verso l’aggregazione di MPS con un partner del settore, con l’obiettivo di creare un terzo polo bancario domestico. La partecipazione pubblica in MPS è scesa al 26,73% circa del capitale sociale. Questa mossa è stata interpretata come un accorciamento dei tempi verso una fusione, riflettendo le aspettative del mercato.

La comunità finanziaria sembra concorde nel considerare Banco BPM come il principale candidato per un’eventuale operazione di consolidamento. Un trader ha dichiarato: “Se l’obiettivo del governo è il terzo polo, l’unico candidato è il Banco BPM”. Tra gli altri candidati c’è anche Unicredit, ma alcuni dubitano del suo interesse considerando già la sua posizione nel settore. Discorso analogo per Bper Banca, impegnata nel consolidamento delle acquisizioni recenti, che potrebbe avere difficoltà dimensionali nell’affrontare un’operazione con Siena.

Intermonte ha commentato esplicitamente: “Questo ulteriore accelerated bookbuild cambia decisamente il profilo speculativo di MPS, muovendo il focus verso Banco BPM che diventa il principale player nel consolidamento bancario”.

La maggior parte degli analisti è “buy” sul titolo con un target price medio di 6,20 euro circa.
In conclusione, Banco BPM si posiziona al centro dell’attenzione del mercato finanziario, con le prospettive di una possibile consolidazione che alimentano il dibattito su se sia opportuno comprare o vendere azioni della banca.

Banco BPM: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Banco BPM continua ad aggiornare i massimi di periodo, proseguendo il rally scaturito dalla rottura della resistenza a 5,40 (a febbraio). Il movimento potrebbe estendersi fino a 6,70 circa. Tuttavia nel breve termine sono probabili prese di profitto, utili per stemperare i segnali di eccesso evidenziati dagli oscillatori di momentum. I supporti da monitorare si collocano a 5,90 e 5,61 circa.

Grafico azioni Banco BPM Grafico azioni Banco BPM Fonte Baha

Per operare long su Banco BPM potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD3C8G8. Il certificato ha come sottostante Banco BPM e presenta una barriera distante attualmente il 19,03%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD46ZY4, avente una barriera distante il 12,79% come sottostante Banco BPM.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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