Bande di Bollinger: cosa sono e come funzionano? Una guida su come utilizzare questo strumento nell’analisi tecnica per fare trading.
Cosa sono, come funzionano le bande di Bollinger e come utilizzarle nella propria strategia di trading?
Le bande di Bollinger sono considerate uno degli strumenti più importanti e più funzionanti nel panorama degli indicatori di analisi tecnica. In particolare, fanno parte degli indicatori di volatilità del mercato ma assolvono anche ad altre importanti funzioni tra cui individuare le fasi di ipercomprato/ipervenduto e il range di oscillazione dei prezzi. Le bande di Bollinger, infatti, sono un mezzo tecnico utilizzato per valutare la volatilità dei prezzi delle azioni o degli indici.
Sviluppato da John Bollinger negli anni ’80, questo strumento si basa sull’idea che i prezzi tendono a muoversi all’interno d’intervalli prevedibili definiti dalle cosiddette «bande». Per le loro caratteristiche, le bande di Bollinger permettono di capire in che modo si muoveranno gli asset finanziari, anticipando possibili inversioni di tendenza e non solo.
Le bande di Bollinger offrono la possibilità ai trader di creare una strategia vincente e soprattutto efficace. Se usate propriamente possono, infatti, generare dei segnali di ingresso a mercato affidabili.
In questo articolo, in collaborazione con gli esperti di XTB, vedremo come funzionano le bande di Bollinger, come possono essere comprese e come possono essere utilizzate per prendere decisioni di trading informate.
Cosa sono le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger sono uno degli indicatori più utilizzati nell’ambito dell’analisi tecnica sui mercati. Come accennato prima, la teoria del ricercatore John Hurst è la base delle bande di Bollinger.
Secondo tale teoria, intorno al prezzo di uno strumento finanziario gravitano delle “buste di negoziazione” (envelopes) calcolate con una percentuale che oscilla tra il 3% e il 4%. In queste “buste” è possibile sviluppare importanti idee di trading segnalate appunto dalle bande di Bollinger.
Le bande di Bollinger altro non sono che una media mobile a 20 periodi del prezzo dello strumento oggetto di analisi più le deviazioni standard della media che formano le “sacche” di cui si è parlato prima. Per ottenere le envelopes è necessario calcolare due medie traslandone una verso il basso o verso l’alto di una determinata percentuale.
Questo indicatore nasce per misurare la volatilità del mercato, ma assume poi delle caratteristiche ben più interessanti. Mediante la combinazione delle bande di Bollinger con altri indicatori si può derivare l’inversione di un trend e i momenti migliori di buy/sell.
Molti trader ritengono che le bande di Bollinger offrano i segnali di trading migliori e soprattutto i più affidabili.
Le bande di Bollinger sono composte da tre linee: una media mobile semplice (SMA) e due bande a una distanza predefinita dalla SMA. La banda superiore è chiamata «banda di Bollinger superiore» e si trova a una distanza pari al doppio della deviazione standard della SMA sopra di essa. La banda inferiore è chiamata «banda di Bollinger inferiore» e si trova a una distanza pari al doppio della deviazione standard della SMA inferiore. La SMA viene in genere calcolata su un periodo di 20 giorni, ma può essere regolata in base alle proprie esigenze.
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Come funzionano le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger sono composte da tre linee: una media mobile semplice (SMA) e due bande a una distanza predefinita dalla SMA. La banda superiore è chiamata «banda di Bollinger superiore» e si trova a una distanza pari al doppio della deviazione standard della SMA sopra di essa. La banda inferiore è chiamata «banda di Bollinger inferiore» e si trova a una distanza pari al doppio della deviazione standard della SMA inferiore. La SMA viene in genere calcolata su un periodo di 20 giorni, ma può essere regolata in base alle proprie esigenze.
Le bande di Bollinger vengono utilizzate per valutare la volatilità del prezzo delle azioni o altro asset:
- quando la volatilità è bassa, le bande si avvicinano;
- quando la volatilità è alta, le bande si allontanano.
Ciò significa che man mano che le bande si allargano, è più probabile che il prezzo si sposti sopra l’una o l’altra, e quando le bande si restringono, il prezzo tende a rimanere all’interno di esse.
Come si ottengono le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger si compongono nel seguente modo:
- una media mobile lineare a N giorni, che rappresenta la linea centrale;
- la banda superiore si ottiene da una media mobile lineare a cui si somma 2 volte la deviazione standard;
- la banda inferiore si ottiene da una media mobile lineare a cui si sottrae 2 volte la deviazione standard.
Queste curve si ottengono esclusivamente dallo storico dei prezzi dell’asset finanziario preso in esame. Sovrapponendo la curva dei prezzi a queste tre linee si riesce ad avere una figura dell’andamento dei prezzi nel tempo e a visualizzare l’area in cui i prezzi sono contenuti.
Metodi di utilizzo delle bande di Bollinger
I software di trading costruiscono da soli le bande di Bollinger in base a caratteristiche predefinite o scelte dall’utente. Nel particolare, le bande si presentano in questo modo:
La banda superiore e la banda inferiore funzionano come aree di supporto e resistenza dinamiche. In sostanza è come se indicassero fasi di ipercomprato e ipervenduto.
Inoltre, quando si è presenza di una sessione molto movimentata le bande si espandono, mentre in momenti di bassa volatilità le bande si contraggono.
È importante notare che il prezzo tende sempre a tornare verso la linea centrale delle bande. Questo è quello che viene definito il rimbalzo di Bollinger.
In particolare, quando il prezzo arriva in prossimità della banda superiore e la buca il mercato può essere considerato in fase di ipercomprato, a significare una imminente inversione ribassista del trend. In tal caso sarà opportuno aprire una posizione di vendita qualora il prezzo rientri prontamente all’interno della banda superiore.
Viceversa, quando il prezzo arriva in prossimità della banda inferiore e la buca il mercato può essere considerato in fase di ipervenduto, a significare una imminente inversione rialzista del trend. In tal caso sarà opportuno aprire una posizione di acquisto qualora il prezzo rientri prontamente all’interno della banda inferiore.
In entrambi i casi il target va posizionato in corrispondenza della linea centrale.
Diversamente i momenti di restringimento delle bande si possono sfruttare per individuare il momento migliore per piazzare un ordine di breakout.
In questo caso, che viene detto squeeze, si possono avere due differenti situazioni:
- le candele rompono la banda superiore che indica una fase di trend rialzista. Dopo la rottura della banda superiore solitamente il prezzo continua la salita;
- le candele rompono la banda inferiore che indica l’arrivo di un trend ribassista. Come per il caso precedente dopo la rottura i prezzi continuano a scendere.
Identificare i punti d’inversione di tendenza con le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger possono essere utilizzate per identificare i punti d’inversione del trend. Quando il titolo raggiunge la fascia superiore, indica che il prezzo è sopravvalutato e potrebbe scendere. D’altra parte, quando il prezzo tocca la banda inferiore, suggerisce che il prezzo è sottovalutato e potrebbe salire.
Quantificare la forza della tendenza con le bande di Bollinger
Si possono anche utilizzare le bande di Bollinger per identificare la forza dell’andamento dei prezzi. Se il prezzo delle azioni è all’interno della banda, indica una tendenza relativamente debole. Tuttavia, quando il prezzo attraversa una delle bande, indica una forte tendenza, al rialzo o al ribasso.
Definire i livelli di supporto e resistenza con le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger possono anche essere utilizzate per identificare i livelli di supporto e resistenza dei prezzi. Il livello di supporto è il prezzo al quale il prezzo del titolo sta cercando di scendere, e il livello di resistenza è il prezzo al quale il prezzo del titolo sta cercando di salire.
I livelli di supporto e resistenza possono essere identificati quando un titolo si avvicina a una delle bande di Bollinger e rimbalza. Questi due livelli possono essere utilizzati dal trader per impostare uno stop loss o vendere il prezzo del titolo.
Usare le bande di Bollinger in combinazione con altri strumenti
Le bande di Bollinger possono essere utilizzate in combinazione con altri indicatori tecnici. Gli indicatori più comunemente usati sono l’oscillatore stocastico e l’indice di forza relativa (RSI).
L’oscillatore stocastico è un indicatore che confronta il prezzo di chiusura di un titolo con la sua fascia di prezzo in un periodo di tempo. Quando l’oscillatore stocastico attraversa la linea sopra 20, mostra un segnale di acquisto, e quando l’oscillatore stocastico attraversa la linea sotto 80, mostra un segnale di vendita.
L’RSI misura la forza relativa di un titolo rispetto alla sua performance passata. Viene dato un segnale di vendita quando l’RSI sale al di sopra della linea 70 e un segnale di acquisto viene dato quando l’RSI scende al di sotto della linea 30.
La storia delle bande di Bollinger
Le bande di Bollinger prendono il nome dal loro ideatore John Bollinger, un analista finanziario americano, che le ha formalizzate ispirandosi alla teoria di John Hurst. Nel libro “Bollinger on Bollinger Bands”, pubblicato nel 2002, Bollinger illustra la sua teoria delle bande di Bollinger.
Nel 1980 Bollinger diventa un operatore finanziario indipendente e poco dopo entra a far parte del Financial News Network del quale sarà capo analista finanziario per ben sette anni.
Proprio in questo periodo comincia ad ideare le Bande e le altre teorie proposte nei suoi libri. Nel 2005 riesce anche a vincere il Lifetime Award for Outstanding Achievement in Technical Analysis, per il grande contributo che ha dato all’analisi tecnica e al suo avanzamento. Bollinger ha poi fondato la Bollinger Capital Management, della quale è il presidente, una società di investimenti che gestisce il denaro e effettua gli investimenti in base alle previsioni dell’analisi tecnica.
Limitazioni delle bande di Bollinger
Le bande di Bollinger possono essere uno strumento molto utile per i trader, soprattutto se utilizzate in combinazione con altri strumenti di analisi tecnica. Si noti, tuttavia, che le bande di Bollinger non sono un indicatore accurato dei movimenti futuri dei prezzi. Questo strumento dovrebbe essere utilizzato solo come guida per gli investitori per prendere decisioni di trading informate.
Ricorda sempre di considerare i rischi: si prega di notare che le informazioni o le ricerche basate su dati storici non garantiscono prestazioni o risultati futuri. Qualsiasi opinione, ricerca, analisi, prezzi o altra informazione fornita sotto il titolo di commento generale del mercato non costituisce consiglio d’investimento. Investire è rischioso. Gli investitori devono sempre considerare il loro livello di rischio e il loro orizzonte temporale prima di utilizzare questa strategia di trading.
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