Bbc lancia il suo assistente vocale

Marco Ciotola

30 Agosto 2019 - 22:30

Partita la sfida ad Amazon, Apple e Google. I dettagli

Bbc lancia il suo assistente vocale

Bbc lancia il suo assistente vocale. L’indiscrezione arriva dal Guardian, secondo cui il colosso mediatico britannico avrebbe già piani chiari e ben avviati, e sarebbe pronto all’esordio il prossimo anno.

Il prodotto, che si chiamerà Beeb, andrà ad arricchire un settore dove la concorrenza comincia a farsi sentire, e si troverà di fronte rivali per niente facili da gestire, vedi Amazon, Google o Apple.

Ma la compagnia UK costituirebbe una realtà insolita per il comparto, dominato da giganti tech, big della Silicon Valley e i loro omologhi cinesi come Baidu, Alibaba e Xiaomi.

In questo senso - ha anticipato il Guardian - varierà anche la sostanza del servizio offerto dall’assistente vocale di stampo Bbc, che avrà lo scopo di indirizzare e guidare l’utenza prevalentemente all’interno del suo universo mediatico.

Bbc lancia il suo assistente vocale

Atteso per il 2020, Beeb si pone come obiettivo - prosegue il Guardian - quello di orientare le persone tra i programmi televisivi e i servizi online Bbc.

La differenza cruciale con gli Echo di Amazon e l’Home di Google è che Beeb «non ha corpo», in quanto si tratta di un software che verrà integrato su sito, app e smart tv. Ad occuparsi di ideazione e lavorazione un team di sviluppatori della stessa compagnia britannica.

L’assistente vocale di stampo Bbc va ad allargare la cerchia dei cosiddetti altoparlanti intelligenti, che negli ultimi mesi hanno dato vita a un business che comincia a far registrare numeri da capogiro.

Solo nel secondo trimestre del 2019 ne sono stati venduti 30,3 milioni, vale a dire un +96% su base annua. Anche se al momento Amazon vanta un vero e proprio dominio in termini di vendite, non si può ignorare la crescita esponenziale di Google e Apple e piani che spingono verso il settore per un numero sempre più elevato di compagnie.

Ai numeri non può però accompagnarsi una grossa serenità sul fronte sicurezza, tanto che - notizia freschissima - Apple ha appena licenziato centinaia di dipendenti sparsi in tutto il mondo che si occupavano di ascoltare le conversazioni degli utenti con Siri.

Le Authority europee e internazionali hanno nel mirino i cosiddetti smart assistant, non tanto per le loro funzionalità ma per l’utilizzo che le compagnie possono fare dei dati dei consumatori.

Qualche settimane fa il Garante per la Privacy del Lussemburgo - ente preposto alla concorrenza dell’Unione Europea - ha vagliato le modalità d’utilizzo dei dati personali tratti dai dispositivi Echo da parte di Amazon.

Secondo Bloomberg e il Guardian i team d’ascolto di Apple, Google e Amazon avevano a che fare quotidianamente con conversazioni private, tra cui casi limite come coppie che facevano sesso o aggressioni fisiche in ambito domestico.

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