A fine 2018 da alcuni carteggi tra Wolfgang Schaeuble e Danièle Nouy è emerso il ruolo avuto in occasione degli stress test bancari da parte di BlackRock. Al centro del dibattito il ruolo dell’asset manager Usa e il conflitto di interesse avuto nel duplice ruolo di esaminatore e azionista di molte banche sotto esame. Ecco il pensiero di Valerio Malvezzi
Un carteggio svelato dal Sole 24 Ore a fine 2018 circa l’affidamento da parte della BCE di un ruolo consulenziale nell’analisi degli stress test bancari a BlackRock ha riportato al centro del dibattito la società californiana, maggior asset manager al mondo.
Nel corso dell’ultimo decennio, la creatura di Larry Fink è più volte intervenuta in aiuto di diversi Stati europei per studiare i portafogli delle banche pressate dalla crisi economica e proporre delle vie di uscita. Strada che molto spesso ha visto BlackRock stessa intervenire nel capitale degli istituti di credito appena analizzati.
Nonostante il carteggio tra l’ex ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, e Danièle Nouy, responsabile della vigilanza della Banca Centrale Europea, riportato dal giornale di Via Monterosa circa il costo e l’opportunità di affidare a BlackRock gli stress test 2016, la BCE si è detta serena sulla scelta etica compiuta ed ha assegnato anche gli stress test 2018 alla pietra nera della finanza mondiale.
Chi è BlackRock
Nata nel 1988 in California e con sede a New York, Blackrock è attualmente la più importante società di investimento del mondo. Il patrimonio gestito è superiore ai 6 trilioni di dollari. Per aver un’idea si tratta di un valore superiore alla somma del PIL di Spagna e Francia. Oppure tre volte il debito pubblico italiano.
Grazie a questi capitali, negli anni è diventata il primo investitore straniero in Europa. I suoi interessi sono trasversali, avendo partecipazioni in aziende del mercato energetico, chimico, immobiliare, agroalimentare, dell’aeronautica e dei trasporti e via dicendo. Tra i diversi settori non manca di certo quello bancario. Tra gli azionisti di peso delle 10 più importanti banche del Vecchio Continente, il nome della roccia nera figura sempre.
La fortuna di BlackRock deriva dall’esplosione dei fondi ETF, che rappresentano il 72% del suo portafoglio, e dal gran successo avuto da Aladdin, software per la gestione del rischio usato per proteggere le società dai cattivi investimenti e ormai venduto in oltre 50 Paesi nel mondo.
Il pensiero di Valerio Malvezzi
Interrogandosi sul possibile conflitto di interessi che vede come protagonista BlackRock, Money.it ha intervistato Valerio Malvezzi, economista e fondatore di Win the Bank. A detta del Professore, «il sospetto che vi sia un grave conflitto di interessi vi è».
Per questo motivo "ho scritto una lettera aperta, che leggerò martedì prossimo in Senato, perché è impossibile che una notizia come questa non viene ripresa da tutte le emittenti nazionali. Poi saranno i magistrati o gli organi di controllo a verificare se siamo di fronte a un caso di conflitto di interesse. A me, sicuramente, lascia basito che la BCE non ha adoperato autonomamente, ma che invece, ha affidato il ruolo di effettuare gli stress test a un ente privato in una situazione palese di conflitto di interesse. Inoltre, è assurdo che la BCE non abbia dato vita a un bando, ma si sia rivolta subito a BlackRock”.
Il dibattito sull’opportunità di affidare all’asset manager statunitense gli stress test sulle principali banche europee, di cui come già ricordato in molti casi ricopre il ruolo di azionista di rilievo, è stato al centro della video-intervista che potete vedere in questa pagina.
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