Binance è sicuro? Che fine fanno i fondi dei clienti, dopo le dimissioni di CZ e la multa per riciclaggio da 4,3 miliardi di dollari?
Binance è sicuro?
Chiunque abbia almeno una volta interagito con il mercato crypto ha sicuramente sentito parlare di Binance, l’exchange di criptovalute più grande al mondo. Soprattutto nelle ultime ore, dopo la notizia delle dimissioni del CEO e fondatore Changpeng Zhao in seguito alle accuse di riciclaggio da parte delle autorità statunitensi e una multa da 4,3 miliardi di dollari.
Binance è sempre stato considerato un luogo sicuro nel quale scambiare e depositare le proprie criptovalute ma in molti ora mettono in dubbio l’affidabilità e la sicurezza dell’exchange centralizzato.
Cosa sta succedendo a Binance?
Binance non solo è il più grande exchange di criptovalute al mondo, ma è anche molto, ma molto, più grande dei suoi competitor. Fino a poco tempo fa, Binance vantava quasi il 60% della quota di mercato per il trading spot di criptovalute. Anche se tale quota è scesa fino a sfiorare il 40% da quando le autorità di regolamentazione statunitensi hanno aumentato la pressione sulla società a partire da giugno, nessun altro exchange si avvicina a questi livelli. Secondo il CoinDesk, OKX è secondo per quota di mercato con il 5,44%, e Coinbase è terzo con il 5,37%.
Ma il futuro di Binance ai vertici del mondo delle criptovalute è ora tutt’altro che certo: la società è stata condannata a pagare 4,3 miliardi di dollari alle autorità statunitensi come risoluzione delle accuse penali.
Martedì Zhao si è dimesso dalla carica di amministratore delegato e si è dichiarato colpevole di riciclaggio di denaro.
Dopo un’indagine durata anni, le autorità statunitensi hanno scoperto come Binance abbia consentito l’accesso alla piattaforma da parte di criminali, autorizzando migliaia di transazioni legate ad abusi sessuali su minori, droga e terrorismo.
Inoltre, secondo il Dipartimento di Giustizia USA, Binance non dispone di protocolli per contrassegnare o segnalare transazioni a rischio di riciclaggio di denaro, e i dipendenti erano ben consapevoli che tale mancata supervisione consentiva ai criminali di accedere alla piattaforma senza ostacoli.
Tuttavia, Zhao rischierebbe solo qualche mese dietro le sbarre, ed è a sua volta condannato a pagare una sanzione civile di 50 milioni di dollari.
“Ho commesso degli errori e devo assumermi la responsabilità”, ha scritto poche ore fa Zhao su X. “Questo è meglio per la nostra community, per Binance e per me stesso. Binance non è più un bambino. È tempo per me di lasciarlo camminare e correre".
Binance è sicuro?
Chi sostiene che Binance è un exchange sicuro porta a motivazione la presenza di fondi a garanzia presenti all’interno della società.
Un fondo a protezione degli utenti è in termini generali una sorta di assicurazione creata dall’exchange per proteggere i capitali dei propri utenti. Su Binance questo fondo si chiama SAFU (Secure Asset Fund For User) ed è un fondo di emergenza istituito dall’exchange nel 2018. Nel 2022 il fondo è stato valutato un miliardo di dollari e il relativo valore fluttua sulla base del prezzo di mercato dei token BNB, BUSD e BTC.
Fin dalla nascita del fondo CZ ha sempre giocato molto con la parola SAFU sui vari social soffermandosi spesso sul fatto che la società Binance abbia preferito investire in una maggior sicurezza e trasparenza per i propri utenti piuttosto che in stadi o altre spese d’immagine riferendosi indirettamente agli exchange concorrenti: “Funds Are Safu”, ha spesso dichiarato CZ.
L’insistenza da parte dell’ormai ex CEO sull’esistenza di questo “cuscinetto di garanzia” è stata molto criticata dagli analisti del settore in quanto non solo i fondi sono stati depositati in criptovalute appartenenti all’ecosistema Binance ma anche perché il caso FTX ha mostrato come spesso un miliardo di dollari a protezione degli utenti possa essere troppo poco per salvare un ecosistema di quelle dimensioni.
Qualora nascesse la necessità di utilizzare il fondo, molto probabilmente il valore dei token che lo compongono potrebbe essere sceso molto (come accaduto del resto ad FTX a seguito dei rumors di una possibile insolvenza).
Un utente non deve dimenticare che il rischio insito in questo genere di piattaforme, come ha dimostrato il caso FTX, non è inesistente e neppure paragonabile a quello presente in una struttura centrale tradizionale. Non a caso si parla di CeFi, ovvero finanza centralizzata a servizio del circuito crypto e blockchain, e non di TradFi (finanza tradizionale) riferendosi al circuito classico degli intermediari regolamentati.
Quando vengono depositati fondi presso queste realtà è importante tenere presente che spesso gli exchange appaiono migliori di quanto in realtà non sia la loro gestione. Inoltre, il fatto che Binance sia l’exchange più grande in assoluto non significa che sia anche il più sicuro e quindi il meno soggetto a rischio di fallimento.
La nota vicenda di FTX ha insegnato che tutto dipende da come gli asset vengono gestiti. Vero è che Binance ha uno storico ben diverso rispetto ai concorrenti e sembra l’exchange più organizzato del settore, nonostante anch’esso non presenti una struttura trasparente al 100%. Un investitore che sceglie di tenere i soldi su Binance deve quindi comprendere che il rischio di perdere i propri capitali non solo non è nullo, ma è anche difficile da quantificare.
Il nodo centralizzazione per la sicurezza di Binance
I puristi del settore restano comunque scettici riguardo l’aumento del tasso di utilizzo degli strumenti di Binance in quanto secondo la loro opinione le criptovalute dovrebbero essere completamente detenute e scambiate tramite il circuito finanziario decentralizzato.
Il Bitcoin nasce come risposta alla grande crisi del 2008, anno in cui si è mostrata per la prima volta la rischiosità derivante dal mantenimento di una struttura economica incatenata e non indipendente. BTC è uno strumento creato con lo scopo di non essere vincolato a nessuna autorità centrale. Molti “Bitcoin Maximalist” sostengono che, dal momento in cui si crea un ecosistema centralizzato, la crypto diventi automaticamente non troppo distante da una moneta FIAT. Binance di fatti è una piattaforma CeFi, gestita quindi tramite una struttura centrale.
La loro stessa blockchain, la Binance Smart Chain (BSC), è denigrata all’interno del settore a causa della sua architettura. Nonostante questo, Binance ha sempre saputo come mettere in mostra i lati positivi derivanti dalla centralizzazione di certi meccanismi finanziari.
Ad esempio, quando in passato la loro struttura subiva perdite derivanti da attacchi hacker o di altro tipo, ha sempre rimborsato quanto perso dagli utenti, acquisendo giorno dopo giorno maggiore fiducia da parte del settore sino a diventare uno strumento indispensabile per la crescita del panorama crypto.
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