Dario Corallo ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico: ecco la biografia di questo giovane aspirante segretario.
Iniziano a scaldarsi le primarie del Partito Democratico. Dario Corallo, trentenne membro della Segreteria nazionale dei Giovani Democratici, dopo aver annunciato via social la sua candidatura ha anche suscitato più di una polemica per il suo intervento all’Assemblea Nazionale, dove non ha risparmiato critiche al partito e al noto virologo Roberto Burioni.
Al momento sarebbero in sei a correre alle primarie del PD: oltre a Dario Corallo e a Nicola Zingaretti, il primo ad annunciare la sua presenza, si sono aggiunti poi Maurizio Martina (in tandem con Matteo Richetti), Maria Saladino, Roberto Giachetti (con Anna Ascani) e Francesco Boccia. Hanno ritirato invece la loro candidatura Marco Minniti e Cesare Damiano (appoggerà Zingaretti).
La biografia di Dario Corallo
Tra i vari candidati che finora hanno annunciato la propria presenza alle prossime primarie del Partito Democratico, senza dubbio Dario Corallo è la figura più di rottura, non solo per la sua giovane età, che è scesa in campo.
Nato a Roma il 21 ottobre del 1987, nel quartiere Eur dove vive ha frequentato il liceo Classico Francesco Vivona, per poi completare gli studi sempre nella capitale conseguendo una laurea in Filosofia alla Sapienza.
Politicamente invece Corallo è cresciuto al circolo Laurentino 38, dove è iscritto fin dalla fondazione del Partito Democratico. Nel 2008 così diventa il portavoce dei Giovani Democratici di Roma, incarico che ricopre per un anno.
In occasione delle elezioni europee del 2014, quelle del famoso 40%, è il coordinatore per la campagna di Roma e del Lazio, per diventare poi nel luglio dello stesso anno anche il capo ufficio stampa e responsabile comunicazione dei Giovani Democratici, ruolo per il quale è ancora in carica.
Il 30 marzo del 2016 inizia poi a collaborare con l’ufficio stampa del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, all’epoca guidato dall’attuale reggente del Partito Democratico Maurizio Martina.
Oltre alle esperienze legate al mondo della politica, Dario Corallo ha tenuto per diversi anni un laboratorio extracurriculare di Cinematografia presso il suo vecchio liceo Vivona, ottenendo diversi riconoscimenti per i cortometraggi realizzati. Inoltre ha anche lavorato come steward e collaborato con la rivista di teoria politica Pandora.
La candidatura alla segreteria del Partito Democratico
Dario Corallo ha scelto una foto scattata alla recente Marcia della Pace Perugia-Assisi, divulgata poi tramite social corredata da un lungo post, per annunciare la propria candidatura alla segreteria del Partito Democratico.
Un post dove esce fuori tutto l’ardore giovanile dell’aspirante segretario, che non rismarmia critiche a chi ha gestito il partito fino a oggi visto che “forse il 4 marzo ci siamo schiantati proprio perché sono anni che non mettiamo in discussione nulla di ciò che accade intorno a noi”.
“È inutile che i nostri dirigenti - ha attaccato Corallo - si facciano due dei 25 km di marcia giusto il tempo di farsi la foto giusta, poi fatta girare ad arte. È inutile se poi, quando governi, vai in direzione opposta e contraria”.
“Basta con un partito forte con i deboli e debole con i forti - ha proseguito il candidato - Basta con la cooptazione clientelare della classe dirigente. Basta con i notabili che con il controllo di pacchetti di tessere preservano la loro posizione indipendentemente da chi svolge il ruolo di Segretario Nazionale. La rottamazione non c’è stata: è tempo, per noi Democratici di una vera Rivoluzione”.
Parole senza dubbio forti tanto che c’è già chi parla di Dario Corallo come un nuovo Rottamatore 2.0, visto che auspica per il Partito Democratico una liberazione da quei “dirigenti nazionali che lo hanno tenuto in ostaggio in questo decennio e di quelli intermedi che hanno obbedito a tutto con toni entusiastici in una sindrome di Stoccolma”.
Durante la recente Assemblea Nazionale del Partito Democratico, che di fatti ha dato il via all’iter congressuale, Corallo nel suo intervento ha suscitato più di una polemica per la frase “occupiamoci di chi è svantaggiato, del 99% delle persone che non hanno la possibilità di far parte del ‘meglio’ della società. E non umiliamoli se avanzano dei dubbi come un Burioni qualsiasi”.
Anche i Giovani Democratici hanno quindi il loro candidato alla segreteria. Con tanti esponenti che hanno ufficializzato la loro corsa, alla fine potrebbero essere in sette, il sentore è che alla fine in queste primarie nessuno riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta.
I sondaggi
Dando uno sguardo all’ultimo sondaggo su queste primarie, realizzato da EMG per la trasmissione Agorà lo scorso 6 dicembre, appare chiaro che il grande favorito è Zingaretti che però per non correre rischi al Congresso dovrà superare il 50%.
- Nicola Zingaretti - 42%
- Marco Minniti - 26%
- Maurizio Martina - 22%
- Cesare Damiano - 4%
- Francesco Boccia - 3%
- Maria Saladino - 2%
- Dario Corallo - 1%
Bisogna dire però che il sondaggio tiene presente della presenza di Minniti e Damiano, mentre non è presente il tandem Giachetti-Ascani. I rapporti di forza quindi potrebbero anche essere diversi ora che sono state ufficializzate tutte le candidature.
Per determinare chi sarà il prossimo segretario del PD, alla fine con ogni probabilità servirà un accordo tra i vari candidati: in quest’ottica più delegati riuscirà a eleggere Corallo, più il giovane avrà peso nella nomina finale.
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