Chi è Luca Garavoglia, il decimo uomo più ricco d’Italia secondo Forbes?

È Luca Garavoglia l’unica novità nella top 10 degli uomini più ricchi d’Italia. Come ogni anno la rivista americana Forbes, specializzata in queste speciali graduatorie, ha stimato i patrimoni personali dei “Paperoni” nostrani.

Presidente del Gruppo Campari, un colosso leader nel settore delle bevande alcoliche e analcoliche, Luca Garavoglia è stato inserito al decimo posto della classifica degli italiani più ricchi scalzando Renzo Rosso, il patron di Diesel.

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La biografia di Luca Garavaglia

Come ogni vero businessman che si rispetti, anche Luca Garavoglia è uno che tiene moltissimo alla sua privacy. Spulciando la rete, della sua vita privata si scopre poco o nulla, così come anche le sue foto si possono contare sul palmo d’una mano.

Nato a Milano il 27 febbraio del 1969, è figlio di Rosa Anna e Domenico Garavoglia con il padre che nel 1982, insieme a Erinno Rossi, rileva la Davide Campari-Milano.

Ha due sorelle, Alessandra e Maddalena, con quest’ultima che in passato ha intrapreso una causa legale contro la sua famiglia per una vicenda riguardante i vari pacchetti azionari.

Domenico Garavoglia in dieci anni, è morto nel 1992, è riuscito a far fare un notevole salto di qualità al gruppo Campari, indicando il suo primogenito Luca come erede alla guida del gruppo nonostante la sua giovane età.

Dopo aver conseguito a pieni voti la maturità classica presso l’Istituto Leone XIII, Luca Garavoglia nel 1994 si laurea anche qui con il massimo dei voti in Economia e Commercio presso la Bocconi.

Presidente del Gruppo Campari

Appena presa la laurea, diventa il presidente del Gruppo Campari a soli 25 anni, dando il via a un ulteriore processo di crescita dell’azienda soprattutto grazie a molte importanti acquisizioni, tanto che ora il gruppo può contare su circa 50 marchi.

Così già nel 1994 da Wessanen vengono acquisiti i marchi Crodino, Biancosarti, Lemonsoda e Oransoda. Nel 1999 è la volta di Cinzano mentre nel 2001 arriva il colpaccio di SKYY Vodka.

Altra acquisizione molto importante è quella del 2003, quando rileva dal gruppo C&C alcuni marchi tra cui Aperol e Aperol Soda, proseguendo poi con il whiskey Glen Grant e la tequila Cabo Wabo, molto popolare negli Stati Uniti.

Da quando è a capo del Gruppo Campari, quotato alla Borsa di Milano dal 2001 e che controlla per il 51% tramite la società Alicros, il gruppo oltre a essere diventato leader del settore in Italia si è imposto anche nel palcoscenico mondiale, tanto da essere presente in 190 paesi con il 70% del proprio fatturato che deriva proprio dal mercato internazionale.

Oltre ad aver fatto parte in passato dei consigli d’amministrazione di Indesit e FIAT, Luca Garavoglia è molto attivo anche nel campo della beneficenza essendo dal 2011 nel cda di Telethon, mentre dal 2005 fa parte del consiglio della fondazione del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano.

Quanto guadagna

Come detto il Gruppo Campari al momento è presente in tutto il mondo, potendo contare complessivamente su oltre 4.000 dipendenti, nel 2012 erano quasi la metà, di cui circa 850 in Italia.

Nel 2017 il fatturato del gruppo è stato pari a 1,816 miliardi di euro, per un utile netto di 356 milioni. Quanto agli impianti, ci sono 18 stabilimenti (4 in Italia) dislocati in tutti i continenti eccezion fatta per l’Africa.

Grazie a questi numeri più che lusinghieri, Luca Garavoglia è entrato in questo 2019 nella top 10 degli uomini più ricchi del paese stilata da Forbes. Per la rivista americana, il presidente del Gruppo Campari può contare su un patrimonio personale di 3,2 miliardi di dollari.

Una stima questa che gli vale al momento il 10° posto per quanto riguarda l’Italia, mentre a livello mondiale si trova al 691° posto. Garavoglia però si può consolare con il fatto che è il più giovane in questa speciale lista dei “Paperoni” nostrani.