Bitcoin: il prezzo supererà i $25.000?

Il prezzo di Bitcoin finalmente ha raggiunto il numerario dei $25.000 fra lo stupore di molti analisti e l’euforia di molti trader e holder. Nell’ultima settimana però il prezzo di BTC sembra aver trovato un po’ di difficoltà nel superare questo scoglio tecnico: il prezzo ha toccato i $25.000 ben 5 volte in meno di 7 giorni.

Alcuni analisti tecnici non si sono mostrati affatto sorpresi da questa situazione di stallo. Secondo la loro opinione, dopo una crescita incessante come quella intrapresa da Bitcoin dai minimi di novembre 2022, è naturale aspettarsi qualche presa di profitto da parte dei trader long. Osservando gli indicatori volumetrici però non si notano particolari scambi in prossimità di questa resistenza e il POC resta posizionato sopra i $23.000. Probabilmente i trader non si sentono ancora fiduciosi nel prendere posizione in prossimità di questi livelli, dato che in passato non sarebbe stata una scelta saggia.

BTC/USD, 1D Grafico a candele di BTC/USD su timeframe giornaliero. Fonte: teletrader.com

Il prezzo di Bitcoin potrà superare la resistenza dei $25.000?

Alcuni esperti invece si sono mostrati particolarmente scettici riguardo la recente risalita del mercato decentralizzato. Secondo la loro opinione è assurdo che il mercato crypto si sia già dimenticato della lunga serie di fallimenti a catena iniziati a novembre 2022 a seguito del crollo del secondo exchange più grande al mondo, FTX. I massimalisti di Bitcoin invece rispondo a queste considerazioni ricordando che BTC è un asset indipendente da strutture centralizzate e quindi il suo prezzo non è guidato dall’industria dei CEX.

Allo stesso tempo, alcuni indicatori fondamentali e predittivi della quotazione di Bitcoin sembrano indicare l’inizio di una nuova bull-run. È il caso dello Stock To Flow, proposto e ideato da «Plan B»: questo modello matematico sembra indicare l’inizio di una nuova possibile ripartenza del prezzo di Bitcoin.

L’halving è sempre più vicino e molti analisti del settore decentralizzato appaiono sempre più convinti del fatto che anche in questo ciclo il prezzo di Bitcoin possa tornare a salire. Ciò che li rende propositivi è la rinnovata fiducia posta recentemente dai Paesi asiatici nei confronti del settore. Sebbene gli Stati Uniti e le altre economie occidentali siano orientate verso una demonizzazione delle crypto, è anche vero che il loro apporto di capitali era previsto in netta decrescita. Questo perché la quantità di moneta emessa in USA ha iniziato ad assumere valori negativi mentre in Asia resta una componente positiva dell’economia. La M2 americana è in decrescita mentre la M2 globale è nuovamente sui massimi e in molti ricordano che questa componente economica ha sempre accompagnato la crescita del prezzo degli asset più speculativi.