Il Bitcoin arriva a superare i 55 mila dollari, ma dagli Stati Uniti si annunciano provvedimenti in tema di lotta alla criminalità che utilizza criptovalute.
Prosegue il momento favorevole per il Bitcoin, tornato vicino ai livelli record di maggio.
In queste ore, la principale delle criptovalute ha superato la soglia dei 55 mila dollari, portando al 13% la crescita di questa settimana e all’87% quella da inizio anno. Positivo anche l’Ethereum, ormai stabilmente sopra quota 3 mila dollari.
Dopo la rassicurazione del presidente della SEC sulla volontà degli USA di non vietare gli scambi in valute digitali, il Dipartimento di Giustizia americano ha annunciato la nascita di una task force che punta a perseguire i criminali che utilizzano le criptovalute.
La task force USA sul Bitcoin e le criptovalute
La viceprocuratrice generale degli Stati Uniti, Lisa Monaco, ha annunciato ieri la creazione del National Cryptocurrency Enforcement Team da parte del Dipartimento di Giustizia americano.
Obiettivo dichiarato di questa squadra è quello di perseguire quelle piattaforme di scambio di criptovalute che facilitano il riciclaggio di denaro o partecipano ad attività illegali, incluso l’occultamento dei proventi da reati.
Le piattaforme di scambio di criptovalute “vogliono essere le banche del futuro”, ha spiegato Monaco parlando all’Aspen Institute Cyber Summit. “Bene, noi dobbiamo accertarci che la gente abbia fiducia, nel momento in cui utilizza questi sistemi, e dobbiamo essere pronti a sradicare eventuali abusi. Il punto è proteggere i consumatori”, ha ribadito la viceprocuratrice generale.
Il team “rafforzerà la capacità di smantellare l’ecosistema finanziario che consente a questi criminali di prosperare e trarre profitto da ciò che stanno facendo” e a tal fine, il gruppo attingerà “dai tecnici, dai procuratori informatici e dagli esperti di riciclaggio di denaro”, ha concluso Monaco.
Le rassicurazioni della Sec
A rassicurare il mercato delle criptovalute sono state anche le parole di Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) americana, già nelle passate settimane protagonista di dichiarazioni sul settore.
Gensler ha ribadito che la sua agenzia “non ha l’autorità o l’intenzione di vietare gli scambi aventi per oggetto le criptovalute, in quanto queste decisioni spetterebbero al Congresso”.
La responsabilità della SEC è quella di “rendere il settore conforme circa la protezione dei consumatori e degli investitori, lavorando con i regolatori bancari e altri attori, come il Dipartimento del Tesoro, oltre a garantire la conformità nell’ambito dell’antiriciclaggio e della conformità fiscale”, dichiarava Gensler.
Il legislatore, dunque, dovrebbe includere le criptovalute “all’interno del mandato di protezione degli investitori di competenza della SEC, in quanto rientrano nella stessa sfera di un contratto di investimento, una nota o un titolo”.
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