Bitcoin sotto $27.000: continua la forza dei venditori

La volatilità di Bitcoin continua a diminuire e il prezzo fatica a superare i 27.000 dollari. Cosa riserva il futuro per Bitcoin?

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La volatilità di Bitcoin continua a diminuire e il prezzo sta avendo problemi a superare i $ 27.000. Il calo continua dall’inizio di maggio, quando il prezzo oscillava intorno ai 30.000 dollari. In questa zona, gli investitori a lungo termine hanno approfittato di un guadagno medio del 34% quest’anno. Inoltre, i dati on-chain hanno mostrato come l’offerta all’inizio di maggio provenisse in gran parte dei grandi investitori soprannominati ’balene’ (con portafogli superiori a 10.000 BTC). Storicamente, il prezzo della criptovaluta principale sul mercato tende a subire un’inversione di tendenza dinamica dopo un periodo di volatilità decrescente, ma ha bisogno di un catalizzatore di volatilità.

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Il Bitcoin potrebbe seguire il percorso del Nasdaq e possibilmente reagire positivamente all’aumento ancora probabile del tetto del debito USA. Dall’altra parte, i dati recessivi dell’economia potrebbero pesare sul sentiment del mercato azionario e la correlazione recentemente distorta tra Bitcoin e l’oro potrebbe far sì che BTC segua piuttosto il percorso di un asset di rischio come il Nasdaq, invece di quello di un bene rifugio come l’oro.

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Diamo un’occhiata alle metriche rilevanti della situazione attuale di Bitcoin.

Osservando la storicità della volatilità di Bitcoin nell’ultimo anno, vediamo che i suoi grandi cali hanno quasi sempre preceduto un ampio rally. Attualmente, la volatilità è ai livelli di metà gennaio, la più bassa in quasi 5 mesi.

I dati di CryptoQuant hanno indicato che l’impatto delle cosiddette balene sul prezzo di Bitcoin si è indebolito a maggio. L’Exchange Whale Ratio tiene traccia del rapporto tra le dimensioni delle dieci maggiori transazioni che interessano un exchange rispetto a tutte le transazioni. Ha confermato che le balene hanno recentemente collocato BTC negli exchange, in modo più deciso all’inizio di maggio, quando il prezzo si è stabilizzato intorno ai $ 30.000. Secondo CryptoQuant, le transazioni delle balene del BTC sugli exchange in quel momento sono salite a livelli elevati (quasi il 40% dei trasferimenti).

Il Crypto Fear & Greed Index è un indicatore popolare del sentiment del mercato delle criptovalute. L’indice attualmente mostra un livello ’neutrale’, ma è anche al livello più basso degli ultimi 2 mesi, suggerendo un indebolimento del sentiment e una correzione del mercato.

Secondo i dati di Glassnode, la porzione di offerta che è stata molto attiva negli ultimi tre-sei mesi è ora al livello più basso degli ultimi tre mesi. Questo può segnalare una zona di ’ipercomprato’. I cosiddetti hodler, ovvero gli investitori a lungo termine a prezzi correnti, non sono ancora inclini ad aumentare l’attività di acquisto o vendita. In percentuale, tuttavia, il più grande guadagno non realizzato è detenuto da un gruppo di investitori a breve termine, ed è da loro che proviene la pressione al ribasso più forte. Gli effetti di questo calo possono essere visti nel profitto non realizzato degli investitori a lungo termine, che oggi è al livello più basso in un mese.

Il prezzo è sceso al di sotto della SMA200 e SMA100, segnalando una progressiva debolezza della criptovaluta numero uno al mondo. La zona di supporto principale si trova al 38,2% del ritracciamento di Fibonacci dell’ondata rialzista del 10 marzo. Un potenziale breakout al di sotto di questo livello potrebbe aprire la strada a 24.000$, dove incontriamo il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci. Dalla crisi bancaria statunitense, Bitcoin ha mantenuto una correlazione abbastanza intensa con i prezzi dell’oro (linea gialla).