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Bolletta luce, il 30 giugno termina il servizio di maggior tutela: e ora?

Emanuele Di Baldo

24 Giugno 2024 - 14:15

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Dal 1° luglio 2024 arriva lo stop (graduale ma definitivo) al mercato di maggior tutela, ma gli utenti sono ancora in tempo per rientrare: ecco come fare!

Bolletta luce, il 30 giugno termina il servizio di maggior tutela: e ora?

Come annunciato da tempo da fonti istituzionali e decreti legislativi, il mercato di maggior tutela ha le ore contate e il 2024 sembra essere davvero la deadline definitiva. Sebbene fosse stato in precedenza lanciato addirittura nel lontano 2020, tra pandemie e crisi energetiche ed economiche la scadenza ha visto proroghe fino al 1° luglio 2024.

Questa data, quindi, rappresenta uno spartiacque definitivo per tante categorie di utenti, ma con delle eccezioni. Infatti, entro il 30 giugno, per chi è già passato al mercato libero, è possibile rientrare nel mercato di maggior tutela per usufruire delle tariffe calmierate dall’ARERA ancora per un periodo di tempo non indifferente. Scopriamo come fare, perché farlo e chi può usufruire di questa opportunità.

Mercato di maggior tutela: addio… ma con delle eccezioni importanti

Innanzitutto, va definito un aspetto importante quando parliamo di mercato libero e di mercato di maggior tutela. Nel libero, i consumatori possono scegliere il loro fornitore di energia tra molteplici operatori, beneficiando di una vasta gamma di tariffe e offerte personalizzate. Questo regime offre maggiore flessibilità e possibilità di cambiare fornitore in qualsiasi momento senza interruzione del servizio, favorendo la concorrenza e l’innovazione. A queste condizioni, però, corrispondono anche maggiori eterogeneità di prezzi e servizi, scadenze su offerte e rinnovi e una certa incertezza di fondo che tanti consumatori preferiscono non sperimentare.

Al contrario, nel mercato di maggior tutela, i clienti non scelgono il loro fornitore ma vengono serviti da operatori assegnati dall’Autorità per l’energia (ARERA), solitamente l’operatore storico della zona - come Servizio Elettrico Nazionale, ACEA etc etc. Le tariffe in questo mercato sono regolate e stabilite trimestralmente dall’ARERA, basate sui costi effettivi di approvvigionamento e distribuzione dell’energia, offrendo stabilità e trasparenza.

Chiarito ciò, l’aspetto che più importa al momento è, appunto, il termine del mercato di maggior tutela, stabilito per il 1° luglio 2024 - non sono previste ulteriori proroghe. Ma già qui ci sono delle eccezioni non indifferenti. Difatti, il mercato tutelato sarà ancora disponibile per alcune categorie di consumatori.

Per gli utenti vulnerabili, il mercato di maggior tutela sarà ancora attivo senza modifiche anche dopo la scadenza del 1° luglio. In particolare, rientrano tra i vulnerabili: gli over 75, i titolari di bonus per disagio economico, per disagio fisico e disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, così come i titolari di utenze ubicate in isole minori non interconnesse o di utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Per gli utenti non vulnerabili, invece, dal 1° luglio 2024 cambia il regime ma non in maniera necessariamente drastica. Infatti, coloro che al 30 giugno saranno ancora sotto il regime di maggior tutela, transiteranno nel servizio a tutele graduali, un meccanismo temporaneo che scadrà nel 2027, ideato per accompagnare la liberalizzazione del mercato elettrico. Questa eccezione è prevista sia per gli utenti che sono sempre rimasti nel mercato tutelato e sia per coloro che, invece, sono rientrati - o rientreranno - dal mercato libero.

Come rientrare nel mercato di maggior tutela?

Quindi, si ha tempo, come detto, fino al 30 giugno 2024 per poter rientrare nel mercato tutelato, anche se si è passati da tempo al mercato libero. Il servizio di tutele graduali aiuterà, di fatto, a prendere dimestichezza con il mercato libero, sfruttando ancora per un po’ di tempo (circa 2 anni e mezzo, salvo nuove proroghe) la tutela parziale delle tariffe bloccate.

Ma come rientrare in così poco tempo? Per prima cosa accertati di essere realmente sotto il mercato libero, poiché se ti ritrovi ancora sotto il mercato tutelato non dovrai fare nulla per usufruire della transizione soft. Innanzitutto, quindi, controlla la bolletta, verifica che il tuo contratto appartenga a un fornitore che opera nel libero mercato e valuta, ovviamente, la tua offerta personale (non solo il prezzo ma anche la tipologia di servizio).

Fatto questo, sappi che l’ARERA ha previsto strumenti e supporti per facilitare il rientro, garantendo che il ritorno al servizio di tutela avvenga senza difficoltà per i consumatori. Un primo passo utile è il motore ricerca che ARERA stessa ha istituito per tutti i consumatori: per usarlo, basta digitare nell’apposito campo il comune dove è attiva la propria utenza energetica e cliccare, successivamente, sul link di rimando al portale del fornitore di maggior tutela di riferimento per la zona interessata.

Da qui, poi, si dovrà procedere, salvo diverse indicazioni, solitamente scaricando un modulo da compilare, nel quale dovranno essere inseriti i propri dati fiscali e anagrafici e quelli della fornitura da trasferire dal mercato libero. In seguito, il form compilato dovrà essere inviato tramite e-mail o posta, come richiesto, ad esempio, dal Servizio Elettrico Nazionale, allegato a una copia di un documento di riconoscimento valido.

Il rientro, in tal senso, è agevolato e a zero spese, dato che è previsto solo un deposito cauzionale che viene addebitato o in bolletta o alla cessazione del contratto.

Le alternative al mercato di maggior tutela

La transizione dal mercato di maggior tutela a quello libero è, quindi, ancora rimandabile per tutti gli utenti che lo desiderano. Basta seguire le indicazioni di ARERA e del relativo fornitore di riferimento entro il 30 giugno 2024.

Ma ciò non significa che non ci siano delle vie alternative, anche in vista dell’inesorabile cambio futuro - limitatamente per le categorie non vulnerabili. Quindi, volenti o nolenti, i consumatori dovranno abituarsi al mercato libero e sfruttare le opportunità che esso presenta. Difatti, le offerte così come la possibilità di scegliere il tipo di energia al miglior prezzo non sono aspetti negativi ma, anzi, una buona sfida per risparmiare. L’importante è controllare le promozioni e affidarsi alle piattaforme giuste. Come Facile.it, il comparatore di offerte per luce e gas, tra le altre, numero uno in Italia. Bastano, infatti, pochi click per consultare e confrontare tutte le offerte riservate alla propria utenza. Con il vantaggio del supporto dei consulenti Facile.it, sempre pronti ad aiutare gli utenti a fare la scelta giusta.

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