Il bonus Renzi potrebbe essere riassorbito con la prossima riforma fiscale per evitare l’aumento dell’IVA; a darne il (triste) annuncio è stato il Ministro dell’Economia.
L’addio al bonus Renzi non sembra così lontano come si credeva fino a qualche mese fa, quando Luigi Di Maio prometteva (come dimostra il video che trovate di seguito) che né Lega né tantomeno il Movimento 5 Stelle avevano intenzione di aumentare l’IVA e di mettere “le mani in tasca agli italiani” togliendo il bonus di 80,00€ introdotto dal Governo Renzi.
Sembra infatti che proprio per evitare l’aumento dell’IVA sarà necessario attuare una complessa riforma fiscale che tra i vari provvedimenti andrà anche ad eliminare il bonus Renzi di 80,00€ come lo conosciamo oggi.
Ad annunciarlo, in quello che si preannuncia un intervento che farà molto discutere, è il Ministro dell’Economia Giovanni Tria durante la trasmissione televisiva Agorà, il quale ha descritto il bonus Renzi come un provvedimento “tecnicamente sbagliato” e che per questo dovrebbe essere “riassorbito” nell’ambito della prossima riforma fiscale.
Dichiarazioni che spaventano i lavoratori; dopo mesi di indiscrezioni sembra ormai certo che il Governo sta pensando concretamente di cancellare questo bonus.
Semmai sono le tempistiche a far sorridere: ricordiamo infatti che il bonus di 80,00€ fu introdotto proprio alla vigilia delle precedenti elezioni europee, quando il Partito Democratico, probabilmente anche grazie a questo provvedimento, riuscì ad ottenere uno straordinario 40%. Ebbene, a pochi giorni dalla stessa competizione elettorale il Ministro dell’Economia annuncia l’imminente fine di questa misura; chissà se l’effetto in questo caso sarà opposto, con Lega e Movimento 5 Stelle a pagarne il conto.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha detto Tria a proposito del bonus 80,00€ e quale potrebbe essere il futuro - che sembra essere già scritto - di questa misura.
Tria: “Bonus Renzi sbagliato, sarà riassorbito”
Ricordiamo che il bonus Renzi è un credito Irpef in busta paga riconosciuto - non si sa ancora per quanto - a tutti i lavoratori che hanno un reddito compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro; solo quando il reddito non supera i 24.600€, però, viene riconosciuto nella misura piena di 80,00€ mensili.
In base agli ultimi dati elaborati dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, per riconoscere a tutti gli aventi diritto il bonus Renzi si spendono ogni anno più di 9 miliardi di euro, tanto che questo viene descritto come la “regina delle spese fiscali”.
È per questo motivo che quando il Governo dovrà individuare le risorse necessarie per evitare l’aumento dell’IVA (per il quale sono necessari circa 24 miliardi di euro) potrebbe decidere, come preannunciato dal Ministro dell’Economia, dal partire riassorbendo il credito Irpef introdotto da Renzi (scenario che noi di Money.it avevamo già ipotizzato il mese scorso).
Al Ministro dell’Economia Giovanni Tria, infatti, il bonus Renzi proprio non piace e non ne ha mai fatto segreto. Nel dettaglio, ai microfoni di Agorà lo ha definito come una “scelta sbagliata” del Governo Renzi visto che anziché figurare come “prelievo” risulta come “spesa”, pesando più del dovuto sul bilancio dello Stato.
Si tratta quindi di un provvedimento “tecnicamente sbagliato” che come tale verrà riassorbito non appena ce ne sarà la possibilità (e la necessità). Sempre Tria ha poi parlato della sua visione della composizione fiscale, dicendo che per quella che è una sua opinione personale sarebbe più giusto avere più imposte indirette, come l’IVA e meno dirette, come invece l’Irpef, pur precisando che ciò “non ha nulla a che vedere con l’ammontare delle tasse”.
Cosa ne sarà del bonus 80 euro?
Nel corso della trasmissione Agorà il Ministro Tria non ha specificato cosa intende per “riassorbimento” del bonus Renzi, tuttavia già nei mesi scorsi questo - così come il viceministro Garavaglia - aveva parlato della strada che si potrebbe intraprendere per risolvere le storture del provvedimento originale.
Nel dettaglio, la strada possibile è quella di un riutilizzo delle risorse utilizzate per riconoscere il bonus Renzi per introdurre nuovi sconti fiscali. A tal proposito Tria nei mesi scorsi dichiarò che “gli 80 euro non verrebbero tolti ma trasformati in riduzione fiscale”. Una trasformazione utile anche per “ragioni di riordino tecnico” visto che così si evitano le complicazioni dovute al fatto che ogni anno la platea dei beneficiari cambia.
Così si espresse anche il viceministro Massimo Garavaglia, secondo il quale è “molto più utile avere una riduzione strutturale delle tasse piuttosto che un bonus che resta sempre appeso”; anche gli elettori saranno dello stesso parere? Lo scopriremo tra qualche giorno, quando il risultato delle elezioni europee sarà noto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA