Nel Decreto Rilancio spunta un credito d’imposta all’80% sugli interventi necessari per adeguare gli ambienti di lavoro alle norme introdotte nella fase due per limitare il contagio da COVID-19.
Novità nel Decreto Rilancio: il Governo ha deciso di introdurre un nuovo bonus, ossia un credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro. Dopo il bonus sanificazione, ecco una nuova agevolazione fiscale per coloro che hanno dovuto adattarsi all’emergenza COVID-19 adeguando i luoghi di lavoro e modificando la propria organizzazione.
Il testo del Decreto Rilancio sembra essere ormai pronto per essere approvato: l’ultima bozza del provvedimento sembra essere quella definitiva (la trovate qui) ed è qui che nelle ultime ore è stata aggiunta una novità che farà piacere alle imprese: nel dettaglio, nell’articolo 128 bis del nuovo testo si legge che “al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla diversa organizzazione del lavoro e all’adeguamento degli ambienti [...] è riconosciuto un credito di imposta pari all’80% delle spese per gli investimenti, per un massimo di 80.000€”.
Il credito d’imposta vale solamente per le spese sostenute nel 2020 in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus da COVID-19.
Credito d’imposta adeguamento luoghi di lavoro: a chi spetta?
Il credito d’imposta è riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professioni in luoghi aperti al pubblico, nonché alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, in cui sono compresi quelli facenti parte del Terzo settore.
Dettagli maggiori si avranno con l’approvazione del Decreto Rilancio, visto che nell’allegato saranno indicati chiaramente tutti i soggetti che possono usufruire del credito d’imposta per l’adeguamento dei luoghi di lavoro.
Credito d’imposta: per quali interventi se ne può beneficiare
Mentre con il bonus sanificazione si va a riconoscere un credito d’imposta sulle spese di “pulizia straordinaria” e disinfezione di uffici ed aziende, con questo nuovo bonus si interviene sul complessivo adeguamento dei luoghi di lavoro.
Nel Decreto Rilancio si legge che questo credito d’imposta vale per tutti gli interventi necessari per adeguare i luoghi di lavoro alle norme necessarie per la limitazione dei contagi. Pensiamo ad esempio agli acquisti di pannelli para fiato, o anche di dispenser per il gel igienizzante.
Ma il credito d’imposta si applica anche per gli interventi edilizi, come quelli necessari per il rifacimento di spogliatoi, mense, o anche per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni.
Altro acquisto possibile riguarda le tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa, così come per le apparecchiature necessarie al controllo della temperatura dei dipendenti.
Come anticipato su questo tipo di acquisti e interventi vi è un credito d’imposta dell’80% fino ad un massimo di 80.000 euro. È utilizzabile in 10 anni, esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari. Inoltre è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese.
Spetterà comunque al Ministero dell’Economia - di concerto con quello dello Sviluppo Economico - identificare tutte le categorie di investimenti necessari alla riapertura delle attività e quindi compresi nel credito d’imposta. All’Agenzia delle Entrate, invece, il compito di stabilire - entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge di conversione del Decreto Rilancio - criteri e modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.
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