Si ha diritto alla detrazione per coniuge a carico dopo la separazione legale? Vediamo cosa prevede la normativa e cosa cambia nel 2025 per chi ha a carico un coniuge separato legalmente.
Si perde la detrazione per il coniuge a carico in caso di separazione? A ogni contribuente sono riconosciute, dalla normativa, detrazioni per carichi di famiglia, come quelle per i figli a carico, per il coniuge o altri familiari a carico. Ognuna di queste detrazioni comporta una riduzione dell’imposta dovuta che si può avere riconosciuta, mese dopo mese, in busta paga o sul cedolino della pensione. In alternativa si può godere del beneficio fiscale anche in sede di dichiarazione dei redditi.
L’importo delle detrazioni spettanti cambia in base alla tipologia di familiare che si prende in considerazione e nello specifico sono previste tre agevolazioni fiscali differenti per:
- figli a carico;
- coniuge a carico;
- altri familiari a carico.
Quando il coniuge è effettivamente e legalmente separato non sono più riconosciute le detrazioni per il coniuge a carico, ma potrebbero spettare quelle per altri familiari a carico se si rispettano specifiche condizioni. Vediamo la differenza tra i due benefici e cosa cambia in caso di coniuge separato.
Cosa cambia nel 2025?
Prima di procedere a vedere la differenza delle detrazioni spettanti per il coniuge separato e quello spostato, va fatta una premessa importante. La legge di Bilancio 2025 ha portato a un cambiamento drastico nelle detrazioni per i carichi di famiglia intervenendo su quelle per i figli a carico e su quelle per altri familiari a carico.
Dal 1° gennaio 2025 gli altri familiari a carico per i quali si ha diritto alla detrazione sono soltanto gli ascendenti (genitori, nonni) conviventi. Per chi deve ricevere la detrazione per altri familiari a carico nella dichiarazione dei redditi 2025 tutto resta invariato perchè si tratta di un beneficio fiscale riferito all’anno di imposta 2024 (e quindi a conguaglio eventualmente si può richiedere la detrazione per il coniuge separato). Per chi riceve, invece, la detrazione in busta paga dal 1° gennaio di quest’anno, la stessa per il coniuge separato non spetta più.
Detrazioni coniuge a carico
La detrazione per il coniuge a carico spetta soltanto per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e prevede una detrazione teorica massima di 800.
La detrazione realmente spettante si calcola sottraendo dagli 800 euro il prodotto tra 110 euro e il reddito complessivo diviso 15.000.
La formula per calcolare la detrazione coniuge a carico per chi ha redditi fino a 15.000 è:
800 – (110 * reddito complessivo)/15.000
Facciamo l’esempio concreto di un contribuente che ha un reddito di 11.000 euro: 800 – (110*11.000)/15.000 = la detrazione spettante è pari a 719,34 euro.
Questo calcolo, arrivati a 15.000 euro di reddito restituisce una detrazione di 690 euro che è, appunto, la detrazione riconosciuta per chi ha redditi tra 15.000 e 40.000 euro. Tale detrazione, poi. È aumentata di:
- 10 euro per reddito complessivo tra 29.000 euro e 29.200 euro;
- 20 euro per reddito complessivo tra 29.200 e 34.700 euro;
- 30 euro per reddito complessivo tra 34.700 euro e 35.00 euro;
- 20 euro per reddito complessivo tra 35.000 euro e 35.100 euro;
- 10 euro per reddito complessivo tra 35.100 euro e 35.200 euro.
Per fare un esempio se il contribuente ha un reddito di 34.900 euro spetta una detrazione di 690 euro aumentata di 30 euro, ovvero di 720 euro.
Per chi ha redditi che superano i 40.000 euro, invece, la detrazione per coniuge a carico spetta in misura pari a 690 moltiplicato per il rapporto tra l’importo di 80.000 euro diminuito del reddito complessivo e 40.000 euro. La formula per il calcolo è la seguente:
690 * (80.000 – reddito complessivo)/40.000
Facciamo l’esempio di un contribuente con un reddito di 62.000 euro: la detrazione spettante è pari a 310,5 euro.
Per avere diritto a questa detrazione il coniuge deve essere:
- non effettivamente e legalmente separato;
- a carico del contribuente (avere redditi personali non superiori a 2.840,51 euro).
Detrazione coniuge a carico separato
Per il coniuge effettivamente separato la detrazione coniuge a carico si perde, ma potrebbe spettare quella per altri familiari a carico. La detrazione spetta solo nel caso che il coniuge separato conviva con il contribuente o nel caso riceva, dallo stesso, assegni alimentari che non risultano dai provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Il coniuge separato deve, inoltre, risultare a carico fiscalmente.
Che detrazione spetta in questo caso? La detrazione teorica è di 750 euro. Quella reale si calcola moltiplicando per 750 il rapporto di 80.000 euro e l’importo di 80.000 a cui è stato sottratto il reddito complessivo. La formula per il calcolo della detrazione altri familiari a carico è:
750*(80.000 – reddito complessivo) / 80.0000
Facciamo un esempio pratico: un contribuente guadagna 32.000 euro l’anno ed ha un coniuge separato che vive con lui. La detrazione spettante è data dalle seguente operazione: 750*(80.000-32.000)/80.000, ovvero una detrazione pari a 450 euro.
Differenze di detrazione per coniuge e coniuge separato
La detrazione per il coniuge spetta anche se quest’ultimo non è convivente e parte da un importo teorico più alto (800 euro). Anche la base di calcolo risulta essere più conveniente visto che fino a 40.000 euro di reddito è riconosciuta una detrazione di 690 euro.
Per il coniuge separato, invece, è richiesta la convivenza è il mantenimento oltre il carico fiscale, la detrazione teorica è più bassa (750 euro) e la formula per il calcolo meno conveniente.
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