Il dcereto attuativo del MEF contiene le regole per usare il bonus bici e monopattini: vediamo i requisiti, come funziona il credito d’imposta e per quali spese si può chiedere.
Si torna a parlare di bonus bici e monopattini: il 29 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Ministero dell’Economia, contenente nuove regole per usare il credito d’imposta.
Il perimetro normativo è quello del decreto Rilancio, in particolare l’articolo 44 comma 1-septies. Il bonus non prevedeva solo lo sconto sull’acquisto di bici e monopattini, ma anche un credito d’imposta per le spese sostenute dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 per chi ha acquistato un nuovo veicolo non inquinante e allo stesso tempo rottamato la vecchia vettura.
Vediamo quindi requisiti e come funziona il credito d’imposta.
Bonus bici e monopattini, nuove regole dal MEF: requisiti
Il bonus bici arriva fino a un massimo di 750 euro e può essere richiesto dalle persone fisiche che, nel lasso di tempo tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020, hanno acquistato un veicolo -anche usato-, purché a bassa emissione di anidride carbonica (Co2 compresa tra 0 e 110 g/km), rottamando un’altra vettura.
La vettura rottamata deve essere:
- di categoria M1, cioè un veicolo per il trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere al di fuori del sedile del conducente;
- intestata da almeno un anno all’intestatario del nuovo veicolo o a un familiare convivente alla data di acquisto della stessa vettura;
- in caso di locazione finanziaria, la vettura deve doveva essere intestata da almeno un anno al soggetto utilizzatore del veicolo o a uno dei familiari.
Contestualmente alla rottamazione del veicolo, la persona fisica deve aver effettuato (sempre nel periodo compreso dal 1° agosto e il 31 dicembre) anche l’acquisto di:
- monopattini elettrici;
- biciclette elettriche o muscolari;
- abbonamenti al trasporto pubblico;
- servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
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Le regole stabilite dal decreto attuativo MEF prevedono che il credito d’imposta si usi solo in dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte dovute, e non si può usare oltre il 2022.
Di conseguenza, il credito d’imposta va dichiarato al massimo nella dichiarazione dei redditi 2023. Per quanto riguarda la domanda, in cui si dovrà indicare quanto è stato speso nel 2020 per i veicoli agevolabili, bisogna attendere il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, con cui verranno stabiliti:
- i termini entro cui inviare l’istanza;
- la percentuale di credito attribuita a ogni richiedente, sulla base del fondo stanziato e delle risorse agevolabili.
Il credito d’imposta, infine, non si può cumulare con altre agevolazioni fiscali per le stesse spese.
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