Bonus agricoltura con contributi economici, più elevati per chi rispetta le condizioni

Nadia Pascale

22 Marzo 2025 - 15:34

Bonus economici elevati per chi si occupa di colture proteiche. La PAC mette a disposizione diversi ecoschemi per ottenere somme notevoli.

Bonus agricoltura con contributi economici, più elevati per chi rispetta le condizioni

Bonus agricoltura: arrivano importanti aiuti per gli agricoltori che si occupano di cereali, come mais, frumento tenero e altre colture proteiche, ad esempio soia.

Importanti risorse economiche sono destinate ai cereali ricchi di proteine e altri prodotti agricoli proteici molto utilizzati nell’alimentazione umana e animale. Gli importi dipendono dalla tipologia dei cereali e dal rispetto delle linee guida dei diversi eco-schemi della PAC 2023-2027.

Vediamo nel dettaglio quali aiuti possono ricevere le aziende agricole per la semina di mais, soia, legumi, orzo e altre colture proteiche.

Bonus agricoltura, quali sono le colture proteiche?

Le colture proteiche comprendono vegetali a elevato contenuto di proteine, si tratta prevalentemente di pisello, fave, favino, lupino, soia, erba medica, mais e leguminose da granella come fagioli, lenticchie, fave, piselli, ceci, soia. I prodotti possono essere a uso zootecnico, ad esempio erba-medica o a uso umano.

Si possono ottenere bonus agricoltura pari a:

  • 400 euro per ettaro per il mais;
  • 250 euro per le proteine vegetali (legumi e soia);
  • 300 euro per il frumento tenero;
  • 200 euro per l’orzo.

Gli importi possono aumentare accedendo alle risorse di diversi ecoschemi e rispettando tutte le condizioni previste per l’accesso.
Questi sono gli importi massimi previsti dalla PAC, Politica Agricola Comune 2023-2027, per l’ecoschema 4, gli stessi vengono ridotti nel caso in cui le risorse disponibili non siano sufficienti rispetto alle richieste pervenute.

Obbligo di rotazione per le colture proteiche

Occorre ricordare che per le colture proteiche è obbligatoria la rotazione. Vi è la possibilità di applicare una rotazione ordinaria, ad esempio mais-soia o mais- grano, oppure, in alternativa, per le aziende che “non possono fare a meno” del mais in primo raccolto, si potrebbe optare nelle zone vocate per una coltura intercalare (che deve rimanere in campo almeno 90 giorni) che prevede ad esempio: mais (aprile/settembre), loietto (settembre/aprile), mais (aprile/settembre) (BCCA7).
La rotazione consente la salvaguardia del potenziale produttivo del suolo, che deriva dalla sua struttura fisica, fertilità chimica e attività biologica

Ai fondi previsti per l’ecoschema 4 si possono sommare altri aiuti, ad esempio il Titolo Base. A ciò si aggiungono ulteriori aiuti anche al di fuori della PAC per gli agricoltori, ad esempio i contributi per i giovani agricoltori.

Bonus agricoltura, condizionalità rafforzata per accedere ai Titoli Base

Per quanto riguarda i Titoli Base deve essere ricordato che affinché si possano ricevere gli aiuti, occorre rispettare la condizionalità rafforzata. Si tratta di una serie di regole sintetizzate nei CGO (Criteri di Gestione Obbligatoria) e nelle BCAA (Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali).

In particolare al fine di ricevere i pagamenti base sulle colture di cereali è necessario tutelare il suolo nel periodo di mancata coltivazione, quindi nei mesi più freddi deve esservi una copertura minima del suolo per evitare di lasciare nudo il terreno nei periodi più sensibili” (BCCA6).

Un terreno scoperto, durante il periodo più piovoso dell’anno, provoca erosione del suolo, lisciviazione dell’azoto e riduzione della sostanza organica. Proprio per questo motivo è richiesta la copertura con manto erboso spontaneo o meno. L’alternativa è lasciare in campo i residui della coltura precedente (es. stoppie, stocchi di mais, girasole, sorgo) per 60 giorni consecutivi nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 maggio successivo, fatta salva l’esecuzione delle fasce tagliafuoco.
La copertura vegetale del suolo deve avere una durata minima di 60 giorni consecutivi. Se si sceglie la copertura vegetale con i residui della coltura precedente, durante i 60 giorni, non è ammessa l’aratura e l’erpicatura, poiché compromettono la copertura vegetale con i residui.

Si ricorda che in ogni caso per poter ricevere gli aiuti previsti per l’agricoltura è necessario completare il Quaderno di campagna dell’agricoltore sulla piattaforma Sian.

Le domande per accedere ai contributi della PAC 2023-2027 devono essere presentate entro il 15 maggio di ogni anno. Nel 2024 ci sono state diverse proroghe di conseguenza gli agricoltori hanno potuto presentare istanza fino al mese di settembre. Non si sa ancora se nel 2025 saranno disponibili proroghe.

Iscriviti a Money.it