Bonus elettrodomestici fino a 200 euro, come funziona e a cosa serve

Patrizia Del Pidio

3 Gennaio 2025 - 15:33

Un emendamento alla Legge di Bilancio del Governo propone un bonus per la sostituzione dei vecchi elettrodomestici. Il contributo sarebbe pari al 30% del costo di acquisto, nel limite di 100 euro.

Bonus elettrodomestici fino a 200 euro, come funziona e a cosa serve

Il bonus elettrodomestici 2025 è statoprevisto dalla Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente il 28 dicembre. Non si tratta di una proposta del tutto nuova, visto che se ne era già parlato nel corso dell’anno. Lo scopo del bonus sarebbe molteplice:

  • permettere la dismissione di elettrodomestici obsoleti;
  • sostenere la competitività del sistema produttivo;
  • agire sulle bollette dei cittadini che si ridurrebbero per l’utilizzo degli elettrodomestici più efficienti.

Si tratta di un bonus che non va assolutamente confuso con il bonus mobili ed elettrodomestici al 50%, poiché quest’ultimo è strettamente legato al bonus ristrutturazione che lo traina.

Bonus elettrodomestici 2025, cos’è?

Il bonus elettrodomestici è una agevolazione inserita nella Manovra, con la quale è possibile sostituire i vecchi elettrodomestici, ormai obsoleti e magari di classe energetica alta, con modelli nuovi e green.

Il contributo può essere fruito per un solo elettrodomestico e ha un valore del 30% del costo di acquisto, ma mai superiore a 100 euro (che diventa di 200 euro qualora l’acquirente abbia un Isee inferiore a 25.000 euro).

Nello stato di previsione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a tal riguardo è stato istituito un fondo con dotazione di 50 milioni di euro per il 2025, o almeno questo è quanto previsto nella proposta di modifica della Manovra.

In cosa consiste il bonus?

Il bonus elettrodomestici prevede una detrazione al 30% sul costo di acquisto di grandi elettrodomestici come lavatrice, frigorifero, asciugatrice, lavastoviglie e forno, a patto che la classe energetica del modello acquistato sia pari ad A o B.
La detrazione, in ogni caso, ha anche un limite massimo fissato in:

  • 100 euro per la generalità dei contribuenti;
  • 200 euro per chi ha un Isee entro i 25.000 euro.

Il bonus, come è facilmente intuibile, non è immediato e riconosciuto al momento dell’acquisto. Per poter ricevere il contributo, infatti, sarà necessario attendere la dichiarazione dei redditi (per acquisti nel 2025 con la dichiarazione del 2026) e allegare alla stessa le fatture e la ricevuta di pagamento effettuata con mezzi tracciabili.

Nel bonus rientrano, eventualmente, anche le spese di trasporto e di montaggio dell’elettrodomestico a patto che siano documentate e pagate con mezzi di pagamento tracciabili.

Gli elettrodomestici che rientrano nel beneficio sono molteplici sono tutti quelli che rientrano anche nel bonus mobili ed elettrodomestici (anche, ad esempio, radiatori elettrici, stufe, piastre elettriche, forni a microonde, climatizzatori, ecc…).
Per gli elettrodomestici con etichetta (la classe energetica deve essere A o B) è necessario anche provvedere alla comunicazione Enea.

Non si tratta del bonus mobili

La misura potrebbe essere confusa con il bonus mobili ed elettrodomestici, legato alla ristrutturazione dell’immobile, ma va sottolineato che si tratta di due benefici distinti e diversi.

Il bonus mobili ed elettrodomestici, infatti, è riconosciuto tramite detrazione di imposta al 50% su una spesa massima di 5.000 euro (importo 2024), ma spetta solo quando l’immobile a cui sono destinati gli arredi e gli elettrodomestici è quello oggetto della ristrutturazione edilizia. La detrazione si recupera in 10 anni con quote di pari importo annuali.

Il nuovo bonus elettrodomestici, invece, si configura come contributo sull’acquisto di un elettrodomestico di alta efficienza energetica e non è richiesta nessuna ristrutturazione per poterlo ricevere.

I benefici di cambiare l’elettrodomestico

Sostituire un elettrodomestico non apporta solo benefici nel suo utilizzo, ma anche risparmi annui non indifferenti. Essendo più efficiente, infatti, anche i consumi di un elettrodomestico di classe energetica più elevata scendono dal 30% al 50% (in base alla classe del vecchio elettrodomestico).

Oltre a consumare meno energia e portare, di conseguenza, un beneficio nel portafoglio del proprietario, l’elettrodomestico più efficiente ha anche la capacità di inquinare meno: gli elettrodomestici di nuova generazione emettono meno CO2 e hanno anche un’aspettativa di vita più lunga.

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