Bonus vacanze: dove si può spendere e come funziona? I dettagli nella guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a settembre 2021.
L’Agenzia delle Entrate ha nuovamente aggiornato la guida informativa sul bonus vacanze 2021: l’ultima edizione è di settembre e contiene le novità più recenti.
Con la conversione in legge del decreto Sostegni bis, infatti, ci sono importanti cambiamenti su dove si può spendere il bonus vacanze. Sulle modalità di spesa, invece, il legislatore non è intervenuto.
La novità riguarda la possibilità, data ai contribuenti già in possesso del bonus vacanze, di poterlo utilizzare presso agenzie di viaggio e tour operator.
Non sono invece cambiati i beneficiari della misura, così come non c’è stata la proroga dei termini per richiedere il bonus.
Questo significa che solo chi ha fatto richiesta entro il 31 dicembre 2020 con l’app IO ha diritto al bonus vacanze, mentre gli altri sono esclusi.
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Bonus vacanze 2021, le novità nella guida delle Entrate: dove si può spendere
Il bonus vacanze si poteva richiedere tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020 e può essere utilizzato solo una volta, fino al 31 dicembre 2021.
Con le novità del decreto Sostegni bis, il bonus vacanze si può spendere non più solo presso le strutture turistico-ricettive sul territorio italiano (alberghi, agriturismi, bed & breakfast che partecipano all’iniziativa) ma anche presso agenzie di viaggi e tour operator.
Cosa cambia? Significa che nel 2021 si può usare il bonus non solo per pagare il soggiorno, ma per tutto il “pacchetto” che di solito viene preparato dalle agenzie e dai tour operator, comprensivo di trasferta.
Per quanto riguarda gli importi, il bonus spetta nella misura massima di:
- 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone;
- 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
- 150 euro per quelli composti da una sola persona.
Può essere fruito da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso da chi ha effettuato la richiesta.
Come spendere il bonus vacanze nel 2021
Il bonus spetta per l’80% sotto forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore, e per il 20% sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi di chi ha usufruito dello sconto.
Il bonus vacanze deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica (o un’unica agenzia viaggi o tour operator). Cosa succede se l’importo dovuto è inferiore al bonus? In questo caso, sconto e detrazione vengono commisurati al corrispettivo e il residuo non è più utilizzabile.
Il bonus deve essere comunicato al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivo pagamento della vacanza, per poter ottenere lo sconto sul corrispettivo dovuto.
Non è ammesso un utilizzo del bonus diverso da quello previsto dalla norma, quindi per esempio, non è ammessa la cessione del bonus, da parte del cittadino, a soggetti terzi, né a titolo gratuito né in cambio di un corrispettivo in denaro.
Ricordiamo infine che per poter utilizzare l’agevolazione è necessario verificare preventivamente con il fornitore del servizio turistico che aderisca all’iniziativa e “accetti” il bonus.
Tutti i dettagli si trovano nella guida delle Entrate, aggiornata a settembre 2021.
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