Borsa di Milano oggi 2 marzo: il Ftse Mib chiude in rialzo, con riflettori accesi sul rendimento del Btp che vola al 4,6%. C’è attesa per minute Bce, inflazione Eurozona ancora calda nell’indice core.
Borsa di Milano oggi 2 marzo: il Ftse Mib cambia direzione durante la giornata e chiude in rialzo, superando i 27.315 punti di chiusura di ieri.
Le principali piazze europee viaggiano positive, in un clima finanziario che non è diventato cupo dopo i dati poco rassicuranti sull’inflazione e la certezza che sia Fed che Bce continueranno ad alzare i tassi.
Nella mattinata, l’inflazione preliminare di febbraio di Eurozona e Italia ha mostrato un generale rallentamento dei prezzi, ma meno delle attese, con un indice core però ancora in accelerazione.
Lo spread segna 181 punti, ma il focus è sul rendimento del Btp decennale, che schizza al 4,6%. Con la Bce orientata sempre di più sulle posizioni dei falchi, che insistono su aumenti del costo del denaro fino a quando l’inflazione non sarà al 2%, il mercato obbligazionario soffre. Anche in Germania, il Bund vola con il rendimento al 2,7%.
Il Ftse Mib è in cauto aumento. Le banche sono miste, così come alcuni industriali. Spicca il tonfo di Stmicroelectronics colpito anche da Tesla, che potrebbe ridurre l’suo di chip. Bene Eni, Erg, Hera, Italgas, Terna, Tenaris, Snam.
In Europa, bene il Cac francese, il Dax tedesco e il FTSE 100 londinese.
Borsa di Milano oggi 2 marzo aggiornamento 18.00: Ftse Mib recupera
Il Ftse Mib guadagna lo 0,30% e chiude a 27.397,60. Sul listino principale di Piazza Affari bene Stellantis, che guadagna lo 0,68%. Salgono anche i titoli petroliferi: Eni guadagna l’1,32%, Tenaris il 2,71%. Il titolo migliore, però, è Amplifon (+4,09%).
In coda, invece, Tim (-0,39%). Cassa depositi e prestiti è ancora al lavoro su un’offerta per la rete della compagnia, dialoga con Kkr. Poi Unicredit perde l’1,25% e Stm il 3,24%.
Aggiornamento 13.05: Ftse Mib recupera
Il Ftse Mib torna positivo con un guadagno dello 0,05%. Svettano Amplifon (+4,54%), Tenaris (+2,42%),
Campari (+1,82%), Erg (+1,95%), Terna (+1,90%).
In rosso ancora Stmicroelectronics (-5,34%).
Aggiornamento 10.30: Ftse Mib in calo
Il Ftse Mib perde lo 0,40%. Sul listino c’è il tonfo di Stmicroelectronics (-5,82%): per alcuni analisti a pesare è anche la dichiarazione di Tesla sulle intenzioni di diminuire in futuro l’impiego di chip nelle proprie vetture, con la riduzione del carburo di silicio.
In evidenza anche Stellantis in perdita (-0,29%). Se a febbraio 2023 le immatricolazioni auto sono aumentate del 17% rispetto allo stesso mese 2022, il risultato non è stato positivo per il quarto gruppo mondiale. Le nuove vetture vendute hanno subito un calo dello 0,9%.
Perdono terreno con un calo di oltre l’1% anche Banco Bpm (-1,67%), Bper Banca (-1,09%), Iveco Group (-1,30%), Moncler (-1,11%).
Balzo per Amplifon (+2,55%), Eni (+1,31%), Italgas (+1,05%), Leonardo (+1,60%), Tenaris (+1,43%),
Terna (+1,24%).
Asia cambia direzione, futures Usa in rosso
I mercati dell’Asia-Pacifico sono stati in gran parte al ribasso poiché gli investitori si sono preparati per ulteriori rialzi in vista mentre i relatori della Federal Reserve hanno ribadito che sono necessari ulteriori rialzi per domare l’inflazione.
Mercoledì il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che la Fed continuerà nel suo cammino di rialzi tassi. Il rendimento dei Treasury Usa a 10 anni ha brevemente superato il 4% durante la notte.
In Giappone, il Nikkei è sceso marginalmente e il Topix ha chiuso in ribasso dello 0,16%. Il Kospi della Corea del Sud è salito dello 0,62%. In Cina, lo Shenzhen Component ha perso lo 0,54%, mentre lo Shanghai Composite è stato leggermente più alto chiudendo comunque in rosso.
I futures sulle azioni Usa scambiano sotto la parità. Tutte le principali medie sono finite al ribasso nella notte, mentre i rendimenti obbligazionari sono aumentati vertiginosamente.
Il Nasdaq Composite ad alto contenuto tecnologico ha guidato le perdite, in calo dello 0,66%, mentre l’ S&P 500 è sceso dello 0,47%. Il Dow Jones ha aggiunto solo 5,14 punti. L’S&P 500 e il Nasdaq sono al passo per la seconda settimana consecutiva in perdita per la prima volta da dicembre. Il Dow, nel frattempo, è sulla buona strada per la sua quinta settimana negativa consecutiva, la prima da maggio 2022.
L’aumento dei rendimenti obbligazionari e le preoccupazioni per un rialzo potenzialmente maggiore del previsto dei tassi da parte della Federal Reserve hanno alimentato la preoccupazione degli investitori negli ultimi giorni, intaccando il rally di inizio 2023.
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