Potrebbe essere arrivato il momento di tornare a puntare sui maggiori indici europei. Bnp Paribas ha recentemente emesso un certificato di investimento con sottostanti il Ftse Mib, il Dax ed il Cac40.
Anche se la situazione resta particolarmente delicata, i mercati sembrerebbero, mai come in questi casi il condizionale è d’obbligo, essersi lasciati alle spalle il selloff innescato nella seconda metà di febbraio dall’invasione russa dell’Ucraina.
La sensazione è le posizioni dei due Paesi si stiano avvicinando sempre più: Mosca cerca una via d’uscita dignitosa da un conflitto che non è stato preparato nel migliore dei modi e Kiev è disposta a fare concessioni, come quella della neutralità, che potrebbero rappresentare il vero “game changer” delle trattative di pace.
Con le sue ripercussioni sui mercati delle materie prime, ed in misura minore sulle catene produttive, il conflitto russo-ucraino sta intensificando le pressioni inflazionistiche già presenti e avallando l’azione di normalizzazione delle politiche monetarie.
Dopo la Federal Reserve, che nelle prossime riunioni potrebbe accelerare alzando i tassi di 50 punti base, e la Bank of England, che ha già messo in campo tre strette, la Banca centrale europea nel quarto trimestre potrebbe incrementare i tassi per combattere, anche se solo in maniera indiretta, la crescita dei prezzi.
Non ci aspettiamo grandi ripercussioni sulle piazze finanziarie: storicamente i cicli di rialzi dei tassi non hanno coinciso con mercati orso. Questo anche alla luce del fatto che non è in arrivo una recessione: tutti i centri studi si aspettano che, con la fine delle restrizioni legate alla pandemia, le maggiori economie facciano registrare solidi tassi di crescita (Fitch Ratings nel suo ultimo Global Economic Outlook stima per Eurolandia un incremento del Pil del 3%).
Come investire sulle borse europee
In questo contesto, ed alla luce del fatto che i maggiori indici europei da inizio anno quotano in rosso (l’indice delle blue chip di Piazza Affari, il Ftse Mib, segna un calo di oltre 7 punti percentuali, il tedesco Dax scende dell’8% ed il parigino Cac40 arretra del 5,9%), puntare sui maggiori listini del vecchio continente potrebbe rappresentare un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
Un’opportunità particolarmente interessante è offerta da Bnp Paribas, che ha recentemente messo sul mercato un certificato Cash Collect con sottostanti gli indici Ftse Mib, Dax e Cac40 con codice Isin NLBNPIT18W16.
Si tratta di un prodotto che consente di ottenere premi nelle date di valutazione trimestrali anche nel caso di andamento negativo dei tre indici sottostanti purché la loro quotazione sia pari o superiore al livello barriera.
Quindi, se nelle date di valutazione trimestrali (la prima è fissata per il 15 giugno), i tre indici quoteranno ad un livello pari o superiore alla barriera (70% del valore iniziale), questo certificato corrisponderà un premio trimestrale del 2,2% (pari all’8,8% annuo).
Livello iniziale e barriera. Fonte: brochure prodotto
Inoltre, a partire dal secondo trimestre di vita, e quindi dalla data di valutazione prevista per il 15 settembre 2022, questo prodotto potrebbe scadere anticipatamente nel caso in cui i tre indici dovessero quotare a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso, oltre al valore nominale, l’investitore riceverà il premio trimestrale.
A scadenza, fissata per il 17 marzo 2025, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili :
- se la quotazione di tutti gli indici che compongono il paniere risulterà pari o superiore al livello barriera, il certificate rimborserà il valore nominale più il premio;
- se invece la quotazione di almeno uno degli indici che compongono il paniere sarà inferiore al livello barriera, il Certificate pagherà un importo commisurato alla performance del peggiore tra gli indici che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Alle 11:30 del 30 marzo 2022, i tre indici quotavano tutti oltre 30 punti percentuali al sopra del livello barriera.
Andamento sottostanti. Fonte: Bnp Paribas
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