Il cambio euro dollaro sotto i riflettori dopo gli indici IFO e in vista di numerosi eventi di rilievo
Il cambio euro dollaro è tornato a scambiare su nuovi minimi 2020 in seguito alla pubblicazione dei dati provenienti dalla Germania.
Tutti gli indici IFO resi noti stamattina hanno deluso le attese del mercato, gettando nuove ombre sul recupero dell’economia tedesca. La fiducia delle aziende e le aspettative di business sono peggiorate, mentre la valutazione dell’attuale situazione è migliorata, ma meno di quanto previsto.
Tanto è bastato al cambio euro dollaro per imboccare la via del ribasso e per segnalare nuovi minimi dell’anno appena iniziato. La nuova settimana comunque si rivelerà ricca di ostacoli per la quotazione dell’EURUSD.
Cambio euro dollaro: occhi sull’Eurozona
Dal punto di vista macroeconomico, le prossime giornate saranno ricche di spunti da monitorare. Giovedì l’Eurozona alzerà il velo sulla fiducia dei consumatori, sul sentiment del settore industriale e dei servizi, sullo stato di salute delle imprese e ancora sul proprio tasso di disoccupazione.
Nella stessa giornata la Germania fornirà nuovi indizi sul proprio mercato del lavoro e sull’inflazione di gennaio.
Venerdì invece il cambio euro dollaro dovrà fare i conti con il PIL dell’Eurozona e con l’indice dei prezzi al consumo, ancora troppo debole per avvicinarsi al target BCE del “vicino ma sotto al 2%”.
Attenzione alle sorprese dagli USA
Anche gli Stati Uniti forniranno spunti da non sottovalutare nelle prossime giornate. Tra gli eventi di maggiori rilievo come non annoverare la prima riunione Fed del 2020 che lascerà probabilmente invariati i tassi di interesse dopo i tagli del 2019. Ma andiamo per ordine.
I dati macro inizieranno ad arrivare nella giornata di martedì 28 gennaio, quando gli USA alzeranno il velo su beni durevoli, fiducia dei consumatori e prezzi delle case.
Il 29 sarà invece il turno del meeting FOMC, durante il quale il cambio euro dollaro verrà monitorato con particolare attenzione, soprattutto in previsione della conferenza stampa di Powell.
Giovedì 30 toccherà al PIL e alle richieste di sussidi alla disoccupazione avanzate di recente mentre la settimana verrà archiviata con gli indici Michigan, spese e redditi personali.
Da entrambi i lati dell’Atlantico, insomma, gli input per la quotazione dell’EURUSD saranno molteplici. I dati macroeconomici e la politica monetaria della Federal Reserve saranno i driver principali del cambio euro dollaro questa settimana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti