Quando si parla di economia aziendale, il capitale sociale, chiamato anche capitale di rischio, è un concetto molto importante: ecco cos’è e come calcolarlo.
Il capitale sociale rappresenta uno degli elementi fondamentali nella costituzione e gestione di un’azienda. Questo importante indicatore economico determina la solidità finanziaria iniziale di una società e stabilisce le basi per la sua crescita futura. Ma non è solo un «indicatore», dato che si tratta di un bene a tutti gli effetti essenziale per la nascita di un’impresa.
Conoscere il significato di capitale sociale, quindi, risulta decisivo per imprenditori, investitori e professionisti del settore economico-finanziario. Ma anche per chi si approccia allo studio dell’economia aziendale. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Cos’è il capitale sociale: definizione e significato
La costituzione di una società richiede un elemento fondamentale: il capitale sociale, che rappresenta l’ammontare complessivo dei conferimenti effettuati dai soci all’atto della costituzione dell’impresa.
Il capitale sociale costituisce la somma delle risorse, sia materiali che immateriali, messe a disposizione dai soci e valutate secondo il loro valore monetario. Viene anche definito come capitale di rischio, poiché è soggetto al rischio d’impresa e, in caso di fallimento, viene utilizzato per saldare i debiti societari.
La sua caratteristica distintiva è l’iscrizione nello stato patrimoniale, nella sezione del passivo, rappresentando un «debito» dell’impresa verso i soci. Il capitale sociale svolge due funzioni principali:
- vincolistica: determina il valore delle attività che i soci non possono distogliere dall’esercizio d’impresa;
- organizzativa: serve come riferimento per la misurazione dei diritti dei soci e per l’accertamento di utili e perdite.
Differenza tra capitale sociale e patrimonio netto
Il capitale sociale si distingue dal patrimonio netto per diverse caratteristiche fondamentali.
Caratteristica | Capitale Sociale | Patrimonio Netto |
---|---|---|
Variabilità | Rimane fisso nel tempo | Varia con l’evoluzione aziendale |
Composizione | Solo conferimenti iniziali | Include capitale sociale, riserve e utili |
Modificabilità | Solo con delibera straordinaria | Si modifica con i risultati di gestione |
Il capitale sociale mantiene un valore costante nel tempo, modificabile solo attraverso specifiche procedure di aumento o riduzione, mentre il patrimonio netto si evolve seguendo l’andamento dell’attività aziendale, includendo riserve legali, statutarie e straordinarie, oltre agli utili portati a nuovo.
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A cosa serve il capitale sociale di un’azienda?
Le funzioni del capitale sociale nell’ambito aziendale sono davvero centrali per il corretto funzionamento dell’impresa. Questo elemento costitutivo svolge cinque ruoli principali che ne determinano l’importanza strategica nel contesto societario.
- La funzione produttiva rappresenta storicamente il primo scopo del capitale sociale, consentendo l’organizzazione delle forze di produzione e la creazione di un’entità che supera la dimensione del singolo imprenditore. Tuttavia, nel contesto economico attuale, questa funzione ha perso parte della sua rilevanza originaria.
- La funzione patrimoniale, o di garanzia, tutela i creditori sociali attraverso un sistema di norme che proteggono l’integrità del capitale. Questo aspetto è particolarmente rilevante nelle società a responsabilità limitata, dove i soci beneficiano della limitazione della responsabilità al capitale conferito.
- Poi c’è la funzione organizzativa risulta fondamentale nella definizione delle quote di partecipazione dei soci, nella regolamentazione dei loro diritti (anche di voto) e nella ripartizione degli utili.
- La funzione informativa si manifesta attraverso l’obbligo di indicare l’importo del capitale sociale negli atti e nella corrispondenza, come previsto dall’art. 2250 del codice civile. Questa trasparenza permette a stakeholder esterni di valutare la dimensione e la capacità economica dell’impresa.
- Infine, la funzione di meritevolezza assume particolare importanza quando il capitale sociale supera determinate soglie, consentendo l’accesso a specifiche attività riservate o la partecipazione a bandi e progetti speciali.
Composizione e formazione del capitale sociale
La formazione del capitale sociale rappresenta un processo fondamentale che richiede particolare attenzione nella fase costitutiva di una società. Tale elemento patrimoniale si costituisce attraverso i conferimenti dei soci, che possono assumere diverse forme e caratteristiche.
I conferimenti possono essere effettuati in diverse modalità, ciascuna con specifiche regole e requisiti:
- in denaro (forma più comune);
- in natura (beni mobili e immobili);
- in crediti;
- in prestazioni d’opera o servizi (solo per S.r.l.).
Valore nominale e quote di partecipazione
Il valore nominale rappresenta la quota ideale del capitale sociale attribuita a ciascun socio in proporzione al conferimento effettuato. Le quote di partecipazione determinano:
- i diritti patrimoniali del socio;
- i diritti amministrativi nella gestione societaria;
- la ripartizione degli utili.
Capitale minimo richiesto per le diverse forme societarie
La legislazione italiana prevede differenti requisiti di capitale minimo in base alla forma societaria.
Tipo di società | Capitale minimo | Versamento iniziale |
---|---|---|
S.r.l. Ordinaria | €10.000 | 25% del capitale |
S.r.l. Semplificata | €1 | 100% del capitale |
S.p.A. | €50.000 | 25% del capitale |
Per i conferimenti in natura o crediti, è obbligatoria una relazione giurata di stima redatta da un esperto nominato dal tribunale. Questa valutazione deve attestare che il valore dei beni conferiti sia almeno pari a quello attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale e dell’eventuale soprapprezzo.
Come si calcola il capitale sociale di un’azienda?
Il calcolo del capitale sociale rappresenta un processo complesso che richiede l’applicazione di specifici metodi di valutazione aziendale. La determinazione del valore può essere effettuata attraverso diverse metodologie, ciascuna adatta a specifiche situazioni e contesti aziendali.
Il metodo patrimoniale esprime il valore dell’azienda in funzione del suo patrimonio, quantificandolo come valore di ricostituzione nella prospettiva di funzionamento aziendale. Questo approccio considera il patrimonio netto a valori opportunamente rettificati rispetto ai criteri contabili standard.
Le caratteristiche principali della valutazione patrimoniale sono:
- analisi dettagliata di ogni elemento patrimoniale;
- utilizzo di valori correnti di mercato;
- applicazione del principio di sostituzione.
Il metodo reddituale determina, invece, il valore dell’azienda basandosi sulla sua capacità di generare reddito. Questo approccio si concentra sull’attualizzazione dei risultati economici attesi, considerando sia il reddito medio normalizzato che i flussi previsti anno per anno.
Metodo di valutazione | Caratteristiche | Applicazione |
---|---|---|
Patrimoniale | Basato su attività e passività | Aziende patrimonializzate |
Reddituale | Basato sui flussi di reddito | Aziende in crescita |
EVA (Economic Value Added) | Basato sulla creazione di valore | Società quotate |
La scelta del metodo più appropriato dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di società, il settore di appartenenza e lo scopo della valutazione. Il calcolo può essere necessario in varie circostanze:
- operazioni di fusione e acquisizione;
- quotazione nei mercati finanziari;
- aumenti o riduzioni di capitale;
- ristrutturazioni aziendali.
Il tasso di attualizzazione rappresenta un elemento cruciale nel processo di valutazione, esprimendo il rapporto tra reddito e capitale considerato conveniente per l’investimento nell’impresa. La sua determinazione richiede particolare attenzione per evitare distorsioni nel risultato finale della valutazione.
Modifiche al capitale sociale
Il capitale sociale può essere modificato attraverso operazioni straordinarie che richiedono specifiche procedure e autorizzazioni. La normativa prevede due tipologie principali di variazione: reale, che comporta una modifica effettiva del patrimonio, e nominale, che non altera il patrimonio sociale.
L’aumento del capitale sociale può avvenire attraverso due modalità principali:
- aumento a pagamento: richiede nuovi conferimenti da parte dei soci;
- aumento gratuito: utilizza riserve o fondi disponibili già presenti in bilancio.
La riduzione, invece, può essere classificata in base alla sua natura:
Tipologia | Caratteristiche | Requisiti |
---|---|---|
Volontaria | Per esuberanza del capitale | Delibera assembleare |
Per perdite | Obbligatoria se superiori a 1/3 | Verifica patrimoniale |
Le modifiche richiedono una delibera dell’assemblea straordinaria e la presenza di un notaio. La società deve comunicare alla CONSOB e alla società di gestione del mercato il nuovo ammontare del capitale, specificando il numero e le categorie delle azioni.
L’efficacia delle modifiche è subordinata all’iscrizione nel Registro delle Imprese, con un termine di 90 giorni per eventuali opposizioni dei creditori nel caso di riduzioni reali.
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