Case green, dal 2024 addio agevolazioni vecchie caldaie: quali sono quelle attive per sostituirle

Chiara De Angelis

21/02/2023

La direttiva Ue sancisce il divieto di agevolazioni per le vecchie caldaie dal 2024. Ecco quali sono gli incentivi al momento attivi per sostituirle.

Case green, dal 2024 addio agevolazioni vecchie caldaie: quali sono quelle attive per sostituirle

Lo scorso 11 febbraio la Commissione per l’industria, per la ricerca e per l’energia elettrica del Parlamento Europeo ha approvato la direttiva Ue sulle case green per il miglioramento energetico degli immobili, con ben 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti.

La nuova versione del testo, non ancora definitiva, dunque suscettibile ad altre modifiche in attesa del voto dell’Assemblea plenaria del Parlamento Ue calendarizzata dal 13 al 16 marzo 2023 e del negoziato tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo, fissa un insieme di nuove regole sulle ristrutturazioni degli edifici che vanno ad abbracciare non solo i lavori di una certa portata, gli impianti solari e gli edifici a zero emissioni, ma anche le agevolazioni concesse per la sostituzione di vecchie caldaie.

Fra le novità in attesa di conferma, infatti, fa capolino il divieto di utilizzo dei sistemi di riscaldamento alimentati con combustibili fossili (es. caldaie a gas) dal 2024, sia per gli immobili di nuova costruzione sia per quelli sottoposti a lavori di ristrutturazione. A rischiare, insomma, sono le caldaie a gas a eccezione di quelle ibride (pompe di calore e caldaie a condensazione).

Di conseguenza, dal nuovo anno questi dispositivi di riscaldamento non saranno più agevolabili dall’Ecobonus e dal Bonus ristrutturazione.

Non solo, con ogni probabilità dal 2029 scatterà anche il divieto di vendita per questi tipi di sistemi di riscaldamento.

Vediamo subito di entrare nel merito delle novità introdotte dalla direttiva Ue sulle case green per quanto concerne le vecchie caldaie e quali sono gli incentivi attivi nel 2023 per la sostituzione di queste con quelle più “green”.

Case green, dal 2024 addio agevolazioni vecchie caldaie: cosa accade se la direttiva Ue viene approvata

Il divieto di agevolazioni per l’installazione di caldaie a combustione spicca tra nella lista degli obiettivi fissati dalla direttiva Ue sulle case green da raggiungere entro il 1°gennaio del 2024.

In verità, in Italia il bonus caldaia esiste già e rientra a pieno titolo negli Ecobonus indirizzati a chi decide di installare caldaie a basso impatto ambientale, come quelle a condensazione di classe A, prive di valvole, o gli impianti dotati di generatori di calore alimentate tramite biomasse combustibili.

Ma cosa potrebbe accadere nel caso in cui il governo italiano decidesse di rinnovare queste agevolazioni negli anni a seguire dopo l’eventuale approvazione definitiva della direttiva Ue sulle case green?

Tali incentivi non entrerebbero in conflitto con quanto dettato dalla normativa dell’Unione Europea. C’è però il rovescio della medaglia: ora come ora, fare ricorso ad una caldaia a gas non conviene se si punta a valorizzare il proprio immobile.

Quali agevolazioni sono attive nel 2023 per sostituire la vecchia caldaia con una green

Chi nel 2023 volesse sostituire una vecchia caldaia con una nuova e green può accedere nel 2023 a importanti agevolazioni sulla spesa.

Quest’anno si può puntare sull’agevolazione offerta dall’Ecobonus, dal Bonus ristrutturazione al 50%, e dal Superbonus 90%. Il tutto nel rispetto di specifici requisiti.

Partiamo dal Bonus ristrutturazione del 50%. Tale incentivo permette di portare in detrazione la metà della spesa sostenuta per sostituire una vecchia caldaia anche se priva di un sistema evoluto di termoregolazione.

Per beneficiare del Bonus ristrutturazione 50%:

  • la caldaia deve essere almeno di classe A;
  • occorre rientrare nel limite massimo di spesa di 96.000 euro fissato per l’acquisto della nuova caldaia (la ripartizione delle quote è annuale per 10 anni).

Non solo Bonus ristrutturazioni, ma anche Ecobonus

Diversamente, si può beneficiare della detrazione fiscale del 65% garantita dall’Ecobonus sull’acquisto e l’installazione della nuova caldaia. Per accedere alla detrazione:

  • la caldaia a condensazione dev’essere almeno di classe energetica A;
  • il nuovo dispositivo deve essere dotato di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII.

Resta ancora il Superbonus al 90%

Nella lista degli incentivi per sostituire una vecchia caldaia c’è posto anche per il Superbonus con percentuale di detrazione del 90%. Anche in questo caso l’accesso all’agevolazione sulla spesa e l’installazione del nuovo dispositivo sono vincolati al rispetto di alcuni requisiti:

  • la sostituzione della caldaia deve portare a un aumento di almeno due classi energetiche per l’immobile, o comunque far parte di un progetto più complesso che punti a un miglioramento dell’efficienza energetica;
  • è indispensabile l’asseverazione di un progettista che possa certificare l’effettivo miglioramento delle classi energetiche;
  • la vecchia caldaia va sostituita con un modello a condensazione di Classe A.

Il superbonus 90% può risultare utile quando si vogliono eseguire lavori di riqualificazione energetica che riguardano un intero condominio. L’avanzamento di due classi energetiche non è consentito se si sostituisce solo la vecchia caldaia.

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