Investire in criptovalute è folle. Secondo Charlie Munger il mercato della valuta virtuale è un gioco d’azzardo. Ecco cosa ha detto l’esperto di investimenti.
Charlie Munger, miliardario e imprenditore di professione, ha definito le criptovalute e l’investimento in queste come un gioco d’azzardo pazzo e stupido. Sembra che l’imprenditore non si sia affatto limitato nel dare la propria opinione sulle criptovalute ed è chiaro come il sole che non sia un fan di queste.
Durante un evento della Cnbc è arrivata la scoccata alle criptovalute, un giudizio senza possibilità di appello. Anche perché lo stesso Munger, vicepresidente di Berkshire Hathaway, ha dichiarato che chi la pensa diversamente da lui non è razionale.
Da una parte c’è un investitore di lunga esperienza, con un patrimonio di 2,3 miliardi a dimostrare la sua capacità nel settore; dall’altra c’è un mercato piuttosto nuovo, quello delle criptovalute, che si scontra con un sistema di investimento più tradizionali a cui fa riferimento proprio Munger. A fare da cornice a questo scontro c’è il mondo delle criptovalute che è piuttosto precario e negli ultimi tempi anche molto più rischioso. Si potrebbe dire che non è un bel momento per le criptovalute, con il fallimento dello scorso ottobre di Ftx e un effetto domino per tutte le altre piattaforme collegate.
Ecco che cosa ha detto Charlie Munger sulle criptovalute e come si posiziona rispetto a queste.
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Le criptovalute sono come il gioco d’azzardo: il commento duro di Munger
Il vicepresidente di Berkshire Hathaway, il miliardario imprenditore Charlie Munger, non è un fan delle criptovalute e non ne fa segreto. Durante l’assemblea annuale degli azionisti del Daily Journal Corporation, casa editrice di cui è direttore, ha definito la valuta virtuale del tutto priva di valore.
Non si è fermato qui, ha infatti accompagnando a “cripto” diversi altri aggettivi come gioco folle o stupido gioco d’azzardo. Chi si oppone alla sua visione negativa, l’imprenditore risponde che lo fanno senza una chiara visione, senza un’argomentazione razionale. In genere i sostenitori delle criptovalute infatti affermano che la valuta digitale offre la sicurezza, la velocità di transizione e dei costi inferiori che le istituzioni finanziarie tradizionali non possono offrire, ma Munger non è d’accordo.
Munger contro le criptovalute in un momento difficile
Le dichiarazioni di Charlie Munger arrivano in un momento particolarmente difficile per le criptovalute e i suoi investitori. Nell’ultimo anno infatti il mercato delle criptovalute ha perso circa 2 miliardi di euro. Bitcoin, una delle criptovalute più popolari, ha perso oltre il 60% del suo valore nel 2022 e a ottobre Ftx, una piattaforma di trading di criptovalute, è andato in bancarotta.
Questa posizione sul mercato è traballante per le criptovalute e ha fatto ondeggiare non soltanto il mercato, ma anche la certezza degli investitori. In effetti solo l’8% della popolazione statunitense ha una visione positiva della criptovalute, secondo quanto riportato da Cnbc. Di fatto sembra che quanto sta succedendo sia soltanto un “rendersi conto che le criptovalute è una mania speculativa e un’industria piena di truffatori”, ha detto James Royal, reporter di Bankrate.
Criptovalute e responsabilità Usa: Munger attacca il suo Paese
Nel suo commento contro le criptovalute Munger non risparmia neanche gli Stati Uniti, che ritiene responsabili di questo sistema fallimentare. In passato aveva già esortato il governo degli Stati Uniti a vietare le criptovalute o a limitarle fortemente.
Un sistema di controllo per le società di trading oggi è una delle priorità della Securities and Exchange Commissione statunitense, che con un report ha segnalato di prestare particolare attenzione al sistema delle criptovalute.
È stata infine proposta una legge che, se approvata, obbligherebbe un maggior controllo della valuta, limitando fortemente il settore delle truffe, ma anche le società di criptovalute. Il sistema delle criptovalute sta finendo? Difficile dirlo, ma è sicuro che Charlie Munger ne gioierebbe.
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