Chi è Arnaud de Puyfontaine? Biografia e successi del CEO di Vivendi e braccio destro di Vincent Bolloré, destinato a diventare il nuovo presidente di Telecom.
Chi è Arnaud de Puyfontaine? Biografia e successi del manager francese, attuale CEO di Vivendi e braccio destro di Vincent Bolloré, che è destinato a diventare il nuovo presidente di Telecom.
Le aziende strategiche italiane ormai parlano sempre più transalpino. Questo non è dovuto ormai al voler ricercare un lessico più ammaliante facendo ricorso ai francesismi, ma all’intraprendenza di Vivendi e in particolare di Vincent Bolloré e di Arnaud de Puyfontaine.
Con la scalata a Mediaset i media italiani si sono molto interessati alla figura di Bolloré, ma ben presto tutti gli italiani scopriranno chi è Arnaud de Puyfontaine, visto che a breve sarà nominato come nuovo presidente Telecom.
Vivendi infatti è il primo azionista con il 23,8% delle quote societarie, con Bolloré quindi in quanto socio di maggioranza che andrà a piazzare al vertice di Telecom il suo uomo più fidato.
Andiamo a scoprire allora chi è Arnaud de Puyfontaine, oltre al motivo per cui è considerato come uno degli uomini più influenti del continente e perché in fondo l’Italia è nel suo destino.
Chi è Arnaud de Puyfontaine? La biografia del futuro presidente Telecom
Arnaud de Puyfontaine nasce nell’aprile del 1964 a Parigi, figlio di una agiata famiglia borghese e nipote di André-Marie Gerard, che fu il caporedattore dello storico giornale francese L’Aurore.
La stampa e i media in generali quindi erano un po’ nel destino del giovane Arnaud, che dopo un diploma all’ESCP di Parigi inizia a collaborare per il quotidiano Le Figaro, dove si occupa soprattutto dello sviluppo del giornale.
Nel 1995 passa al gruppo inglese EMAP, società specializzata in magazine e organizzazione di grandi eventi dove dirige alcune riviste. Grazie ai suoi risultati brillanti, nel 1998 viene messo a capo di EMAP France.
Dopo aver conseguito nel 2000 un master all’AMP Harvard Business School, nel 2006 è lui in prima persona a seguire la vendita di EMP France a Mondadori, con la società editrice italiana che poi lo metterà a capo della sua divisione francese.
Un primo rapporto con l’Italia questo che si interrompe nel 2008, quando l’allora Presidente francese Nicolas Sarkozy lo mette a capo degli Stati Generali della Stampa, per fare una sorta di screening sullo stato di salute dei media transalpini.
Il conglomerato mediatico statunitense Hearst Corporation nel 2009 lo nomina CEO della propria filiale britannica, con Arnaud de Puyfontaine che per questo incarico si guadagna l’appellativo di “Monsieur Europe”.
Ma la vera svolta per Arnaud de Puyfontaine avviene nel 2014, quando Vincent Bolloré lo sceglie per guidare Vivendi, società francese attiva nel campo dei media e delle comunicazioni che non stava attraversando un buon momento in quel periodo.
Il duo Bolloré-de Puyfontaine invece riesce a risollevare le sorti del gruppo, che ha intravisto proprio nell’Italia il terreno ideale per poter ingigantire il proprio potere mediatico con lo scopo di poter competere con i colossi anglosassoni del settore.
Chi è Arnaud de Puyfontaine? Le scalate a Telecom e Mediaset
Arnaud de Puyfontaine come detto ha sempre avuto un rapporto speciale con l’Italia. Sposato con quattro figli, si racconta che ogni anniversario lo ami passare ad Amalfi per poi sfrecciare con auto d’epoca sulla splendida costiera.
Ma oltre alle bellezze paesaggistiche della nostra terra, de Puyfontaine non è immune anche al fascino delle aziende italiane, con un rapporto che nacque con la vendita di EMAP France a Mondadori.
Grazie ad una buona liquidità ottenuta con la vendita della controllata brasiliana Gvt, Vivendi inizia la scalata a Telecom, tanto ad arrivare ad essere il socio di maggioranza con il possesso del 23,8% delle quote societarie.
Un controllo che porterà quindi Arnaud de Puyfontaine a sedersi sulla poltrona più importante di questa azienda strategica del nostro paese, che comunque dal 1998 è ormai tutta privata.
Oltre a Telecom però le mire di Vivendi sono rivolte anche a Mediaset. A fine 2016, i francesi infatti hanno iniziato una scalata anche all’azienda del biscione, arrivando fino a possedere il 28,8% delle quote.
Un’operazione questa che però ha portato Arnaud de Puyfontaine e Vincent Bolloré ad essere indagati per aggiotaggio dalla Procura di Milano che, sollecitata da più parti, si sta occupando della scalata a Mediaset.
Un’indagine però che non bloccherà la nomina di Arnaud de Puyfontainea capo di Telecom, con l’uomo insignito della Légion d’honneur e in possesso di come lui spesso ama ricordare dell’agenda con i 500 indirizzi più importanti, che si appresta ora a governare una delle più importanti aziende di telecomunicazione nostrane.
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