Il commercialista è una figura professionale molto importante per tanti lavoratori: chi è, cosa fa e quali sono le principali mansioni svolte?
Il commercialista è una figura professionale importante per molte categorie di lavoratori e sapere chi è, cosa fa e quali sono le sue principali mansioni è quindi fondamentale quando si inizia un nuovo percorso lavorativo.
Il suo ruolo è cruciale per professionisti autonomi, impiegati, aziende che devono obbligatoriamente adempiere doveri fiscali e contabili come stabilito dalla legge. Per esempio, chiunque sia interessato ad aprire una partita Iva o ne faccia uso difficilmente può fare a meno di rivolgersi ai servizi di un commercialista.
Ma di cosa si occupa in generale il commercialista? Le sue competenze e mansioni sono ampie, ma specifiche e riguardano soprattutto gli ambiti di fisco, tasse, contabilità.
Proprio per l’importanza delle funzioni svolte, spesso ci si chiede se affidarsi a un commercialista sia obbligatorio. In realtà, legalmente parlando, questo obbligo non c’è, ma usufruire delle competenze e delle mansioni di un commercialista può essere davvero necessario per evitare irregolarità e sanzioni.
Chi è il commercialista
Per introdurre la figura del commercialista e capire chi è, facciamo riferimento alla definizione fornita dal dizionario Treccani:
Professionista, fornito della laurea in economia e commercio (il cui titolo è perciò, più esattamente, dottore commercialista), al quale è per legge riconosciuta competenza tecnica nelle materie commerciali, economiche, finanziarie, tributarie e di ragioneria, previo conseguimento della relativa abilitazione professionale e l’iscrizione nell’apposito albo, tenuto dal Consiglio dell’ordine.
In sintesi, si tratta di un professionista con conoscenze approfondite, specifiche e continuamente aggiornate in materie molto tecniche, quali diritto tributario, fallimentare, del lavoro, commerciale e nelle leggi vigenti su queste tematiche e sul fisco.
Poiché le normative spesso cambiano e sono ricche di cavilli insidiosi, scadenze non sempre di facile comprensione per il comune lavoratore, il supporto del commercialista diventa davvero prezioso per evitare brutte sorprese con enti quali Agenzia delle Entrate e Inps.
Il commercialista, quindi, è una figura che richiede preparazione, serietà, affidabilità e precisione.
Competenze necessarie e requisiti di un commercialista
Il percorso per diventare commercialista è segnato da tappe obbligatorie che consentano l’acquisizione di competenze e requisiti irrinunciabili per svolgere questa professione.
Innanzitutto, il commercialista possiede una delle seguenti lauree:
- Scienze Economiche Aziendali laurea magistrale;
- Economia e Commercio vecchio ordinamento;
- Scienze Economiche laurea specialistica;
- Finanza o Scienze economico- aziendali;
- Scienze dell’Economia laurea magistrale
Una volta conseguito il titolo, è obbligatorio procedere con: un tirocinio o praticantato presso uno studio professionista, il superamento dell’esame di Stato e, infine, l’iscrizione all’Albo dei Professionisti (l’Ordine dei Dottori Commerciali ed Esperti Contabili).
A questo punto il commercialista ha acquisito i requisiti necessari per svolgere le sue ampie funzioni con la massima professionalità, quali:
- Conoscenza approfondita della normativa fiscale italiana ed europea;
- Conoscenza delle tecniche di analisi di bilancio;
- Capacità di analisi finanziaria ed economica aziendale;
- Conoscenza aggiornata di diritto civile e commerciale;
- Conoscenza e capacità di utilizzo dei software di contabilità tributaria e fiscale;
- Conoscenza delle procedure e tecniche di registrazione documenti contabili;
- Conoscenza delle tecniche di pianificazione delle attività
Infine, il commercialista davvero efficiente e affidabile è colui che possiede anche le cosiddette soft skills , qualità legate al carattere e la modo di lavorare come: chiarezza e puntualità nella comunicazione con i clienti; capacità di negoziazione; capacità di analisi e di problem solving; precisione nello svolgimento delle mansioni; ottima predisposizione a lavorare con metodo e organizzazione.
Cosa fa il commercialista? L’elenco delle mansioni
A questo punto è più facile capire cosa fa il commercialista.
Le sue mansioni sono diverse e ci si può rivolgere ai suoi servizi per un ampio spettro di esigenze, come l’apertura di una partita Iva, la gestione della propria contabilità se si è un’azienda, la compilazione della dichiarazione dei redditi, per esempio.
In sintesi, questo è un elenco delle principali attività svolte e dei servizi offerti dal commercialista:
- occuparsi della gestione della contabilità dei clienti, che siano imprese, aziende, o partite Iva;
- fornire consulenze in ambito fiscale, tributario, contabile o di gestione di un’azienda;
- revisionare i bilanci e valutarli di conseguenza;
- assistere i clienti nei vari adempimenti fiscali e tributari;
- in qualità di curatore fallimentare, occuparsi della liquidazione dei beni;
- pianificare, compilare, ed eseguire le dichiarazioni dei redditi;
- occuparsi dell’’apertura e della gestione delle partite Iva;
- rappresentare i suoi clienti in diversi organi della giurisdizione tributaria;
In base alle mansioni svolte per ogni cliente e al piano di servizi e attività offerte secondo l’accordo stabilito con ognuno di loro, il costo del commercialista cambia.
È obbligatorio avere il commercialista?
Secondo la regola generale avere un commercialista non è obbligatorio. Per individuare i casi in cui è richiesta per legge l’assistenza di questo professionista bisogna fare riferimento a delle eccezioni.
Per esempio, sono costretti a rivolgersi a un commercialista:
- gli enti con organizzazioni particolari e le società con l’obbligo di revisione legale dei conti, che devono redigere il bilancio consolidato;
- le società a responsabilità limitata (Srl) per la cessione delle quote
Nella realtà, quindi, chi si affida al commercialista sono tutti quei lavoratori e professionisti che non ne avrebbero l’obbligo. Tuttavia, la complessità delle mansioni da adempiere per essere in regola con la legge e anche per poter usufruire di benefici come bonus e sgravi “obbliga” molti ad affidarsi a uno studio di commercialista.
Perché è importante rivolgersi a un commercialista
Siccome, in generale, il compito del commercialista è occuparsi della gestione degli adempimenti dei suoi clienti, aiutando quindi non solo a risparmiare e scegliere la tipologia di contabilità corretta, o proporre l’utilizzo di bonus, ma seguire e ricordare tutte le scadenze per evitare sanzioni, è fondamentale rivolgersi alla persona giusta.
Gli adempimenti in materia fiscale infatti sono estremamente complessi e la materia in sé è in continuo cambiamento, perennemente soggetta a modifiche.
A seconda del tipo di professione che si ha, e di impegni che bisogna rispettare, non è detto che ogni commercialista sia in grado di dare i giusti consigli. È sempre quindi consigliabile affidarsi a un dottore che sia esperto nel proprio campo professionale.
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