Stai cercando la carriera migliore da intraprendere? Ecco da quali dovresti restare lontano secondo Elon Musk.
È probabilmente tra gli uomini più discussi e influenti del nostro tempo. Ogni sua dichiarazione è capace di scatenare le testate giornalistiche, facendo sì che le persone si interroghino sul futuro dell’economia e della tecnologia, e in alcune circostanze persino dell’umanità. Parliamo ovviamente di Elon Musk, fondatore di SpaceX, amministratore delegato e product architect della multinazionale automobilistica Tesla, proprietario e presidente di X (ex Twitter) e a capo di una miriade di altri progetti che hanno contribuito a ridefinire le regole del gioco in settori chiave come l’automotive, l’aerospazio e anche l’intelligenza artificiale.
La sua figura è talmente centrale nel dibattito globale che, in certi momenti, riesce a catalizzare più attenzione mediatica del nuovo presidente degli Stati Uniti. E anche quando viene travolto dalle critiche - come sta accadendo recentemente, in particolare per via del suo incarico al Doge, dove è stato voluto proprio da Donald Trump con lo scopo di ridurre la spesa pubblica - resta innegabile la sua straordinaria capacità di leggere in anticipo i cambiamenti e trasformarli in opportunità.
Proprio per questo, quando Elon Musk si esprime su quali lavori potrebbero sparire è giusto prendere in seria considerazione una tale osservazione. D’altronde, non si tratta di previsioni prive di argomentazioni: per quanto la sua visione venga spesso giudicata estrema, si è rivelata profetica in più di un’occasione.
A tal proposito, in una recente intervista, il miliardario - nonché attuale uomo più ricco al mondo - ha affrontato una questione tanto scomoda quanto urgente: quali professioni non vale più la pena intraprendere, perché destinate a essere sostituite dall’intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie?
Secondo Musk, alcuni lavori semplicemente non hanno futuro. Non si tratta di semplici automatismi o sostituzioni meccaniche, quanto più di un cambio di paradigma epocale, in cui intere professioni rischiano di sparire o perdere ogni rilevanza economica e sociale. Ed è per questo che, se stai scegliendo la tua carriera, o stai pensando di cambiarla, ci sono almeno tre lavori che, secondo Elon Musk, dovresti evitare a tutti i costi.
Le 3 professioni che non conviene intraprendere secondo Elon Musk
Secondo Elon Musk, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare diverse professioni, rendendole in alcuni casi obsolete. Ecco perché intraprendere alcune carriere non sembra più essere consigliato.
Nel dettaglio, tra i settori più a rischio c’è la medicina, dove un sistema avanzato di IA, con accesso a referti di laboratorio e dati clinici, potrebbe formulare diagnosi con una precisione superiore rispetto ai medici umani, riducendo tempi di attesa ed errori. Anche il settore legale non è immune a questa trasformazione: Musk ritiene che gli avvocati potrebbero essere progressivamente sostituiti da software in grado di analizzare contratti, redigere documenti e fornire consulenze legali in modo più rapido ed efficiente.
Un altro ambito in cui l’IA potrebbe imporsi è quello della programmazione. Strumenti sempre più sofisticati stanno già dimostrando la capacità di scrivere codici, correggere bug e sviluppare software in modo autonomo, riducendo la necessità di programmatori umani.
Ma attenzione, ciò non significa che queste professioni spariranno. Nonostante questi processi, infatti, Musk riconosce che il fattore umano rimarrà centrale in molte professioni, poiché il giudizio critico, la creatività e la capacità di interpretare situazioni complesse non possono essere completamente automatizzate.
Più che una minaccia, quindi le sue parole rappresentano un monito: il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e adattarsi diventa fondamentale. La chiave per non essere superati dall’innovazione risiede nella capacità di evolversi e di integrare la tecnologia nel proprio percorso professionale, piuttosto che temerla.
Le tre professioni che invece sopravviveranno (secondo Bill Gates)
Anche Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha espresso la sua visione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. A differenza di Musk, però, Gates individua tre professioni che invece sopravvivranno a questa trasformazione epocale.
In particolare, ha individuato tre ambiti in cui la domanda di lavoro resterà alta nonostante l’avanzata dell’automazione. Il primo è il settore energetico, che richiede competenze per innovare e gestire infrastrutture in un contesto di transizione verso energie sostenibili. L’intelligenza artificiale può migliorare l’efficienza, ma non sostituire la capacità di problem solving e l’approccio interdisciplinare necessari per affrontare le sfide ambientali e tecnologiche.
Il secondo ambito è quello delle scienze biologiche, dove il ruolo umano rimane essenziale. L’AI può supportare la ricerca analizzando grandi quantità di dati, ma la comprensione dei processi naturali e il progresso scientifico dipendono dall’intuito e dalla sperimentazione dei ricercatori. Gates sottolinea inoltre il potenziale dell’AI nel migliorare la salute globale, senza però eliminare la necessità di scienziati e medici.
Infine, paradossalmente, l’AI non potrà sostituire chi la sviluppa. La progettazione, la gestione e la regolamentazione dei sistemi intelligenti richiedono competenze avanzate di programmatori, data scientist e ingegneri informatici. La crescente domanda di esperti in machine learning e AI è evidente nella partnership tra Microsoft e OpenAI, dove si lavora per perfezionare strumenti come ChatGpt.
C’è quindi un elemento che accomuna Gates e Musk: entrambi non vedono l’intelligenza artificiale come una minaccia assoluta, quanto piuttosto come una tecnologia che ridefinirà il mondo del lavoro, rendendo ancora più preziose le competenze umane nei settori strategici.
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