Quali sono i banchieri più pagati in Italia? Ecco la classifica 2025 dei dirigenti bancari che guadagnano di più nel nostro Paese tra stipendi e bonus.
Chi sono i dirigenti bancari più pagati d’Italia nel 2025? Domanda lecita visto che quando si parla di soldi il primo pensiero che viene in mente è rivolto proprio al mondo delle banche.
Un dirigente bancario è un alto responsabile all’interno di una banca che si occupa della gestione, del coordinamento e dello sviluppo delle attività dell’istituto.
Si tratta di una figura apicale che ricopre un ruolo molto importante, incassando al tempo stesso ricchi stipendi e cospicui bonus legati ai risultati.
In Italia poi sembrerebbe essere un ottimo momento per le nostre banche dopo il periodo buio degli scorsi anni, con il crack di diversi istituti e la crisi di un colosso del settore come il Monte dei Paschi di Siena.
Vediamo allora nel dettaglio la classifica 2025 dei dirigenti bancari più pagati d’Italia, con i banchieri nostrani che sembrerebbero non avere nulla da invidiare ai compensi dei loro colleghi operanti negli altri principali Paesi occidentali.
I dirigenti bancari più pagati d’Italia nel 2025
Lo stipendio di un dirigente bancario è composto da diverse voci, che possono variare in base a livello di esperienza, banca di appartenenza e risultati raggiunti.
La retribuzione fissa (RAL) in Italia solitamente varia da 80.000 a 200.000 euro annui, ma i dirigenti bancari spesso ricevono bonus di risultato legati a obiettivi individuali e aziendali.
Detto questo diamo uno sguardo a chi sono i dirigenti bancari più pagati d’Italia in una sorta di classifica per questo 2025.
- Andrea Orcel, Unicredit - 9,75 milioni. Noto per il suo stile diretto e la sua abilità nelle operazioni di alto profilo, guadagnandosi il soprannome di “deal maker”, dal 2021 è il CEO di Unicredit dopo aver guidato in passato il Banco Santander.
- Alberto Nagel, Mediobanca - 5,8 milioni. È una figura chiave nel settore bancario italiano, noto per il suo ruolo nella crescita e trasformazione di Mediobanca, una delle principali banche d’investimento in Italia, dove è entrato nel 1991 fino a diventare CEO nel 2008.
- Carlo Messina, Intesa Sanpaolo - 5,7 milioni di euro. CEO dal 2013, ha guidato fusioni e acquisizioni strategiche tra cui l’incorporazione di UBI Banca nel 2020, rafforzando così la leadership di Intesa Sanpaolo in Italia.
- Giuseppe Castagna, BPM - 3 milioni. CEO dal 2017, è stato il deus ex machina della la fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, dando vita così al terzo gruppo bancario italiano.
- Pierluigi Montani, BPER - 1,7 milioni. Da quando nel 2021 è diventato CEO di BPER ha portato la banca a diventare una delle principali banche italiane attraverso acquisizioni strategiche, in particolare quella di CARIGE.
- Massimo Doris, Banca Mediolanum - 1 milione. Figlio di Ennio Doris, dal 2008 è CEO della banca fondata dal padre e sotto la sua guida l’istituto si è imposto nel settore del wealth management ampliando anche i servizi di consulenza finanziaria.
- Luigi Lovaglio, Mps - 947.000 euro. Famoso per la sua esperienza nella ristrutturazione bancaria, dal 2022 è l’artefice del risanamento di MPS, una delle banche più antiche e complesse d’Italia.
Stando ai bilanci 2023 Andrea Orcel di Unicredit è nettamente il banchiere più pagato d’Italia, grazie a uno stipendio di 3,25 milioni e 6,5 milioni incassati dalle variabili, migliorandosi di molto rispetto ai 7,5 milioni dell’esercizio precedente.
In seconda posizione di questa speciale classifica c’è Alberto Nagel, ad di Mediobanca, che nel bilancio precedente si è fermato a 4,5 milioni.
A completare il podio c’è il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in virtù di uno stipendio fisso pari a 2,62 milioni, 1,478 milioni dalle quote dei premi legati agli anni precedenti e 1,647 milioni di componente in azioni.
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