Come (e quanto) guadagnare vendendo oggetti ai negozi dell’usato

Violetta Silvestri

13 Ottobre 2024 - 14:15

Vendere oggetti ai negozi dell’usato e guadagnare: come fare e quanto si può ottenere dalla vendita di articoli di seconda mano?

Come (e quanto) guadagnare vendendo oggetti ai negozi dell’usato

Hai mai pensato di guadagnare vendendo degli oggetti ai negozi dell’usato? L’idea potrebbe essere allettante per le tue tasche e utile per liberare gli spazi della casa in modo sostenibile.

Ogni anno in Italia e non solo i punti vendita dedicati all’usato raccolgono milioni di chili di articoli di qualsiasi genere. Si viene così a creare un circolo virtuoso: le persone portano le cose che non usaano più nei negozi dell’usato e si butta via di meno. Questo è in definitiva un vantaggio per l’ambiente, perché oggetti e altri materiali vengono riutilizzati in modo responsabile.

Ma l’aspetto positivo di questa pratica è anche economico. Vendere vestiti, articoli per la casa, mobili, libri, dischi, giocattoli a un negozio dell’usato significa infatti intascare un extra all’anno attraverso l’incasso della vendita. Ecco come fare per ottenere un guadagno con la vendita di oggetti ai punti vendita dedicati all’usato.

Come e quanto si guadagna con la vendita di oggetti al negozio dell’usato

Quando ci si rivolge a un negozio dell’usato per proporre la vendita dei propri oggetti che non si usano più, la prima cosa da valutare è, ovviamente, lo stato di conservazione del bene.

Anche se si è consapevoli di proporre cose piuttosto vecchie e che non ci sono ormai più utili, esse devono comunque risultare vendibili. Come fare, quindi, a guadagnarci?

Una volta individuato un negozio di fiducia che vende usato - si possono individuare anche con una ricerca in rete nella propria zona, esistono perfino dei franchising di mercatini e negozi dell’usato - si possono portare gli oggetti scelti per la vendita.

Chiaramente, una maggiore quantità di beni garantirà una possibilità di guadagno più alta. Se, poi, ci sono abiti griffati o articoli di particolare pregio - ad esempio nella categoria arredamento - le opportunità di entrate saranno ancora più alte perché si potrà partire da un prezzo di vendita elevato.

La regola generale indica che un oggetto usato venga venduto con uno sconto tra il 40% e il 70% rispetto al prezzo originario.

Ci sono poi due modi per poter guadagnare portando oggetti usati a un negozio dedicato: o la compravendita, che consente di vendere i propri articoli al venditore a prezzi accordati, o il conto vendita.

Quest’ultimo è un metodo molto collaudato nel settore. In pratica, il possessore dell’oggetto usato decide di affidarlo al venditore affinché lo esponga e ne gestisca la vendita. L’oggetto in questione, però, continua a essere del proprietario originario. In base a questo accordo il commerciante otterrà una provvigione (una percentuale sull’oggetto per l’incombenza di tenerlo in negozio) e, quando sarà venduto, otterrà la metà o un’altra percentuale del prezzo di vendita. L’altra parte del prezzo incassato verrà guadagnata dal possessore dell’articolo.

Maggiore è la quantità di oggetti usati offerti, più salgono le possibilità di ottenere entrate extra.

Secondo l’Osservatorio Second hand Economy di Bva Doxa, nel 2023 gli italiani hanno guadagnato in media circa 850 euro l’anno con la vendita di oggetti usati (sono comprese anche le piattaforme online).

Quali oggetti possono essere venduti a un negozio dell’usato?

Per essere certi di poter guadagnare da oggetti usati venduti a un negozio preposto, occorre seguire alcune piccole regole.

Gli articoli interessati al mondo dell’usato sono moltissimi. Ogni categoria, però, ha degli standard minimi da soddisfare per essere vendibili. Per esempio:

  • Libri e riviste: assicuratevi che siano ancora leggibili e non danneggiati;
  • Abbigliamento e tessili: puliti e in buone condizioni;
  • Piccoli oggetti per la casa: non rotti e lavati;
  • Giocattoli: completi e sicuri per l’uso;
  • Elettronica: funzionante, come piccoli elettrodomestici da cucina, radio e lettori DVD;
  • Piccoli mobili: puliti e senza danni significativi;
  • Decorazioni per la casa: integre

Tuttavia, ogni negozio alla fine decide in autonomia cosa prendere e cosa, invece, scartare. Potrebbe quindi essere una buona idea chiamare sempre in anticipo il negozio dell’usato della zona, per evitare delusioni una volta giunti sul posto con il carico di articoli da vendere.

Attenzione, infine, a tutti gli oggetti usati destinati al riciclo e non alla vendita. Tra di essi si ricordano prodotti chimici, medicine, smalti, trucchi, merci sporche e che non possono più essere pulite, oggetti rubati, alcolici o cibo.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO