Come faccio a sapere se devo pagare l’Imu?

Patrizia Del Pidio

17 Aprile 2025 - 17:13

Non sempre l’Imu è dovuta, ma come fa il cittadino a sapere se deve pagare o se ha diritto a una delle diverse esenzioni previste? Vediamo come orientarsi.

Come faccio a sapere se devo pagare l’Imu?

Come faccio a sapere se devo pagare l’Imu? Il cittadino che possiede degli immobili dovrebbe versare l’imposta municipale propria, ma non sempre l’Imu è dovuta perché la normativa riconosce diverse esenzioni e riduzioni sul dovuto. Ma il legislatore italiano difficilmente propone leggi di facile interpretazioni e, così, anche per quel che riguarda l’imposta sulla casa quanto è previsto ai non addetti ai lavori può sembrare nebuloso e poco chiaro a causa delle casistiche particolari che richiedono precisi requisiti.

Il proprietario dell’abitazione principale che non ha possiede altri immobili non è tenuto al pagamento, l’abitazione principale è esentata dall’Imu, ma solo se non è accatastata come immobile di lusso. Anche sulla prima casa, quindi, è necessario accertarsi se si tratta di un immobile considerato di lusso oppure no, prima di sapere se si deve pagare l’Imu o no. Il problema si amplifica sulle seconde case perché esistono categorie particolari per cui è prevista l’esenzione, così come sono previsti sconti e riduzioni per l’Imu.

Le cose si complicano ulteriormente quando ci si ritrova a essere proprietari di una quota dell’immobile ricevuta in eredità o donazione, o come nel caso si viva in un condominio in cui è predisposta una abitazione per il portiere o per il custode. In questi casi si possiede una quota di immobile, ma come si comprende se l’Imu è dovuta?

Come si capisce se si deve versare l’Imu?

Uno dei casi più frequenti è quello della comproprietà di un immobile. Se un appartamento, ad esempio, ha diversi proprietari l’Imu grava su tutti in proporzione alla propria quota di possesso. La cosa importante da sottolineare è che in questi casi se uno dei proprietari non versa l’imposta, gli altri non sono tenuti a versare somme maggiorate e il Comune non potrà rifarsi su chi ha già versato. Ognuno è responsabile della propria quota di proprietà così come dell’imposta da versare.

Il caso tipico è quello dell’immobile intestato a marito e moglie: entrambi i coniugi saranno chiamati al versamento dell’Imu in quota del 50% ognuno. Se la moglie non paga la sua quota, non sarà chiamato il marito a farlo: il Comune procederà a recuperare le somme dalla moglie.

Cosa accade, invece, se si eredita un immobile con altri parenti? Poniamo l’esempio della casa della nonna che passa a numerosi nipoti. Per chi non ha residenza nell’immobile vi è l’obbligo di pagare l’Imu. Se a ereditare, ad esempio, sono dieci nipoti, ognuno di essi sarà chiamato a versare un decimo dell’imposta municipale unica.

Se uno dei comproprietari, però, ha la propria residenza e dimora abituale nell’immobile egli sarà esentato dal pagamento dell’Imu, mentre gli altri saranno chiamati a corrispondere il 10% ognuno dell’imposta

Se ho una sola casa devo pagare l’Imu?

Per chi possiede un solo immobile l’Imu è dovuta? La risposta è che dipende. Non basta, infatti, essere proprietari di un solo immobile per non essere assoggettati all’imposta.

Se si possiede un immobile soltanto, ma non si vive in esso non si configura l’abitazione principale e, pertanto, l’Imu è dovuta. L’esempio classico è dato dalla persona che vive in affitto a Milano, ad esempio, ma ha una casa di proprietà a Roma: l’Imu si paga sulla casa anche se è il solo immobile posseduto perché non si ha in esso la residenza e la dimora abituale.

Sulla casa del portiere si paga l’Imu?

Altro caso particolare è rappresentato dai condomini con casa del custode/portiere. L’appartamento adibito, in un condominio, ad abitazione del custode è una proprietà che si suddivide tra tutti i proprietari delle singole unità abitative. Si tratta di un’unità immobiliare che non può mai essere classificata come abitazione principale o sua pertinenza (perché è una proprietà comune e non individuale) e proprio per questo si tratta di un appartamento che è sempre soggetto al pagamento dell’Imu (anche se la casa che si possiede nel fabbricato risulta essere abitazione principale).

L’Imu sulla casa del portiere è calcolata in base ai millesimi, ma la cosa che deve tranquillizzare è che l’incombenza del pagamento dell’Imu (come di tutti gli altri adempimenti fiscali) è un onere che ricade sull’amministratore di condominio (che poi, ovviamente, suddivide la spesa su tutti i condomini in base ai millesimi).

Argomenti

# IMU
# Casa

Iscriviti a Money.it