“Come mai dentro i rave non c’è un Pos?”: è questa la domanda che il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Berrino, rivolge alle opposizioni intervenendo in Aula a Palazzo Madama.
Da una parte il decreto Rave, il primo del governo Meloni. Dall’altra il tema, spinoso, del Pos obbligatorio che torna ricorrente dopo la decisione dell’esecutivo di eliminare le multe per chi rifiuta i pagamenti elettronici sotto i 60 euro. Sono questi due temi a essere messi insieme, in un intervento in Aula al Senato, da Gianni Berrino, eletto tra le fila di Fratelli d’Italia.
Berrino si lancia in una sorta di provocazione, rivolta alle opposizioni: “Come mai dentro i rave non c’è un Pos?”, si chiede. E da qui si rivolge proprio a chi, in questi giorni, ha criticato sia il dl Rave che l’addio al Pos obbligatorio: “Voi che siete ossessionati dal Pos, non vi siete chiesti come mai migliaia di persone mangiano, si divertono, ballano, bevono, si drogano, senza poter utilizzare un metodo di pagamento elettronico? Voi paladini del Pos ve lo siete mai chiesto?”.
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