Come reagisce il cervello dei consumatori alla pubblicità omnichannel?

Giorgia Paccione

15 Aprile 2025 - 14:46

Una ricerca condotta da The Trade Desk rivela che le campagne omnicanale sono più persuasive, coinvolgenti e meno affaticanti per i consumatori rispetto a quelle tradizionali.​

Come reagisce il cervello dei consumatori alla pubblicità omnichannel?

Viviamo in un’epoca in cui l’attenzione è sempre più discontinua e frammentata: i consumatori interagiscono con una varietà di dispositivi e sono esposti a numerosi ambienti digitali e non.

Per le aziende, questa frammentarietà, si traduce inevitabilmente nella necessità di adottare strategie pubblicitarie che rispondano alle abitudini dei consumatori e ne comprendano le dinamiche.

Un recente studio condotto da The Trade Desk ha utilizzato tecnologie neuroscientifiche per misurare le reali reazioni dei consumatori. Ne è emerso che le campagne pubblicitarie che performano meglio sono quelle omnicanale coordinate, ovvero quelle che integrano connected TV (CTV), audio, digital out-of-home (DOOH) e display.

Perché l’omnicanale batte il tradizionale: numeri e dinamiche

Lo studio ha coinvolto oltre 6.000 consumatori e ha integrato test biometrici, analisi comportamentali e più di 120 ore di tracciamento cerebrale in ambienti reali.

I risultati hanno dimostrato come l’integrazione di diversi canali pubblicitari risulti più efficace. Ecco i principali vantaggi delle campagne omnicanale:

  • sono 1,5 volte più persuasive;
  • rafforzano del 90% la connessione emotiva con il brand;
  • migliorano del 40% la capacità di catturare l’attenzione;
  • risultano 2,2 volte meno affaticanti per il pubblico.

Secondo i dati, dunque, le campagne integrate aumentano il coinvolgimento degli utenti, riducendo lo sforzo cognitivo. Questo avviene perché la coordinazione tra i canali evita la saturazione, ottimizzando frequenza e contesto.

Il ruolo dei singoli canali nella strategia omnicanale

La ricerca ha evidenziato come ogni canale contribuisce in modo unico all’efficacia complessiva della campagna.

  • Connected TV (CTV): si conferma uno dei canali più immersivi e coinvolgenti, in quanto aumenta l’attenzione agli annunci riducendo lo sforzo mentale richiesto.​
  • Audio: può raggiungere i consumatori in momenti in cui nessun altro canale è presente e rafforza la connessione con il brand di 3,4 volte rispetto ad altri formati, migliorando l’immersione e rendendo l’esperienza pubblicitaria quasi tre volte meno faticosa.​
  • Display e video online: integrati in una strategia omnicanale, diventano molto più potenti in termini di performance e più memorabili rispetto ai canali tradizionali.​

Il potenziale dell’omnichannel per le imprese

Per le aziende che intendono adottare un approccio omnicanale, il primo passo fondamentale è dunque comprendere a fondo il comportamento del proprio pubblico: quali media consuma, in quali momenti della giornata è più ricettivo e attraverso quali dispositivi. Disporre di dati di qualità e saperli attivare correttamente è la base su cui costruire una strategia pubblicitaria realmente efficace.

Come sottolinea Angela Bersini, General Manager Italia di The Trade Desk:

Posizionare il pubblico al centro della pianificazione delle campagne omnichannel consente di creare esperienze più coinvolgenti, che si traducono in risultati di business più concreti.

Del resto, i numeri parlano chiaro: le strategie omnicanale possono aumentare la fidelizzazione dei clienti fino all’89% e far crescere le probabilità di acquisto del 287%. Dati che confermano quanto sia strategico adottare un approccio integrato per massimizzare l’impatto delle campagne su tutti i touchpoint.

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