Come recuperare 1.000 euro dal 730 per ogni figlio

Patrizia Del Pidio

8 Luglio 2024 - 10:05

Presentando la dichiarazione dei redditi è possibile recuperare sull’Irpef già pagata fino a 1.000 euro per ogni figlio, vediamo come.

Come recuperare 1.000 euro dal 730 per ogni figlio

Anche se non tutti i contribuenti lo sanno è possibile recuperare nel 730, dall’Irpef già versata, 1.000 euro per ogni figlio. La stagione dichiarativa è ormai iniziata da diverse settimane, visto che i modelli precompilati sono stati messi a disposizione dei contribuenti dallo scorso 30 aprile e possono essere inviati e modificati dal 20 maggio 2024. Chi aveva fretta di ricevere l’eventuale rimborso ha già presentato la propria dichiarazione, ma gran parte dei contribuenti devono ancora farlo e in diversi casi aspetteranno che si avvicini di più la scadenza del 30 settembre.

A dare diritto al rimborso, nella maggioranza dei casi, sono le spese sostenute nel corso del 2023 per se stessi e per gli eventuali familiari a carico che permettono al contribuente di ridurre le imposte dovute (e già versate). A incidere in maniera significativa sono le detrazioni relative alle spese effettuate per i figli, poiché danno diritto a sconti importanti sull’Irpef per tutta una serie di costi che vanno dall’istruzione al divertimento.

Per quel che riguarda le spese di istruzione, infatti, dall’asilo nido all’Università le spese sostenute per il percorso scolastico dei figli possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi. A queste possono essere aggiunte le spese mediche, quelle sportive, quelle per l’abbonamento dell’autobus ma anche quelle per l’affitto per eventuali studenti fuori sede.

Le detrazioni delle quali si può godere per i figli, infatti, sono numerose e permettono di risparmiare, sull’Irpef, fino a 1.000 euro per ogni figlio. Vediamo come e quali sono le voci che incidono maggiormente.

Detrazioni sì, ma solo per i figli a carico

Le detrazioni spettano per tutti i figli, anche quelli che non convivono con i genitori, a patto che risultino fiscalmente a carico. Per essere considerati a carico dei genitori i figli devono avere un reddito che non supera:

  • i 4.000 euro se hanno un’età non superiore ai 24 anni;
  • i 2840,51 euro se hanno un’età superiore ai 24 anni.

Spese mediche detraibili per i figli

Per i figli a carico possono essere portate in detrazione le spese mediche e sanitarie. La detrazione riconosciuta è pari al 19% della spesa sostenuta (oltre la franchigia di 129,11 euro) e vi rientrano gli scontrini per l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, visite specialistiche, analisi cliniche o di laboratorio, ecc…

Per capire l’ammontare della detrazione spettante si dovranno sommare tutte le spese mediche sostenute, sottrarre la franchigia e poi calcolare il 19% della somma spesa.

Detrazione spese di istruzione

Nelle spese di istruzione rientra tutto il ciclo scolastico dei figli, dall’asilo nido all’Università. La detrazione spettante varia in base al grado di scuola ma in sostanza il Fisco ritiene che le famiglie vadano sostenute nelle spese per l’istruzione dei figli e proprio per questo riconosce agevolazione per ogni ciclo di studi.

Per l’asilo nido la detrazione è pari al 19% su un importo massimo annuo (per figlio) di 632 euro speso per il pagamento di rette di frequenza.

Per la scuola dell’infanzia, scuola prima e scuola secondaria la detrazione riconosciuta è pari al 19% per una spesa massima di 800 euro per ogni figlio. In tali spesa rientrano eventuali spese di mensa scolastica, gite, pre e post scuola e rette di frequenza in caso di scuole paritarie o private.

Per gli studenti che studiano fuori sede è consentita anche una detrazione sull’affitto del 19% su un importo massimo di 2.633 euro.
Per quel che riguarda l’Università la detrazione riconosciuta varia in base alla facoltà e alla zona d’Italia in cui si vive.

Altre spese detraibili per i figli

Sempre per la prole è possibile portare in detrazione le spese per l’attività sportiva per ragazzi con età compresa tra 5 e 18 anni. La detrazione è pari al 19% per un importo massimo di 210 euro per ogni figlio. La detrazione, però, spetta per intero solo per reddito complessivo fino a 120.000 euro.

Per i figli a carico spetta anche la detrazione dell’abbonamento dei trasporti pubblici locali: in questo caso, però la detrazione spettante è del 19% per una spesa massima di 250 euro totali, indipendentemente dal numero dei figli o di coloro che sono titolari di abbonamento.

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