Come risparmiare sulla spesa? 10 consigli per pagare meno

Andrea Marras

22 Agosto 2024 - 12:24

Risparmiare sulla spesa alimentare (e non solo) è possibile? Ecco 10 consigli utili per sperimentare metodi e abitudini virtuose e amiche del tuo portafoglio.

Come risparmiare sulla spesa? 10 consigli per pagare meno

I rincari e gli aumenti che hanno riguardato ogni tipologia di prodotto, dai beni superflui passando a quelli di prima necessità, hanno costretto milioni di consumatori a chiedersi come risparmiare sulla spesa.

Si tratta di una competenza necessaria, per abbattere i costi e allo stesso tempo per trovare nuovi metodi di risparmio, insieme a quelli più noti riguardanti energia e acqua.

Saper canalizzare le proprie risorse economiche con acume e prudenza è diventato un vero e proprio cruccio per molte famiglie. Tuttavia, seguendo questi 10 consigli, finalmente non sarà più un problema!

1) Fare una lista della spesa (e scegliere le offerte)

È un trucco efficace: arrivare in un supermercato con un elenco precedentemente definito di ciò che occorre aiuta a non incappare in “distrazioni” promozionali lungo gli scaffali dell’esercizio commerciale e consente di capire davvero quali sono i prodotti di cui necessitiamo e quali, al contrario, quelli di cui non abbiamo bisogno.

Fare una spesa mirata porta a evitare l’acquisto di prodotti in eccesso: fare le scorte non è utile né necessario poiché implica un maggiore esborso di denaro e aumenta il rischio di sprecare cibo, magari dimenticato. Inoltre, mai dimenticarlo: per logica di mercato, le offerte ci sono sempre.

2) Non scegliere per forza prodotti di marca e... prediligere i discount

Per coloro che vogliono capire come risparmiare sulla spesa, i prodotti di marca possono rappresentare un ostacolo piuttosto difficile da aggirare. Se è vero che il top di gamma può essere nocivo per il portafoglio, andare la «scarsa qualità» può essere negativa in altre misure. Non tutti i prodotti economici rappresentano ovviamente un compromesso sconveniente in termini di materia prima, anzi. Svariate statistiche confermano che ciò che viene venduto nei discount generalmente va per la maggiore.

Stando ad un’indagine effettuata da Altroconsumo, il 33% dei migliori acquisti fatti durante la propria spesa è rappresentato da prodotti da discount. Inoltre, sempre lo stesso studio afferma che nel 70% dei casi, il prodotto di «serie B» è risultato essere superiore per qualità alla grande marca. Ciò significa che ridurre il prezzo della merce è possibile anche senza rinunciare alla qualità.

Qualsiasi discount che si rispetti, d’altronde, ha una scelta di prodotti di fascia alta e una scelta di prodotti di fascia più bassa, quest’ultima destinata il più delle volte al grande pubblico.

Non è un caso che parlare di queste catene rappresenti una garanzia di risparmio a tutti gli effetti. Stando ad un calcolo effettuato sui dati 2022 e 2023, si potranno risparmiare fino a 3.455 euro all’anno affidandosi alle catene di supermercati più economiche.

3) Evitare gli sprechi (leggendo scadenze ed etichette)

Non abbiamo alcun motivo per riempire il carrello di decine e decine di prodotti: buona parte delle cose che acquistiamo non sono necessarie, molte di esse finiranno negli scaffali di un armadio, nei ripiani di un frigorifero o in una dispensa e in molti casi le useremo poco – gli abiti, per esempio – oppure lasceremo che scadano senza nemmeno averle toccate. Ed è per questo motivo che, se si vuole risparmiare sulla spesa, va necessariamente controllata la data di scadenza di un prodotto prima di ogni altra cosa.

Le etichette, d’altronde, sono la carta d’identità del prodotto in oggetto. Se più prodotti soddisfano i requisiti richiesti, allora diventa consequenziale passare alla valutazione del prezzo e alla scelta del meno costoso. Leggere l’etichetta è un esercizio fondamentale, non solo per conoscere ingredienti e località di produzione ma anche per non incappare in uno dei più classici errori: quello di acquistare un prodotto non in base al prezzo al chilo o al litro ma a quello della confezione.

4) Pianificare i propri pasti settimanalmente

Quando si parla di come risparmiare sulla spesa, dati e statistiche sono certamente fattori importanti. Ma i numeri servono a poco senza un’adeguata pianificazione delle proprie risorse in base a ciò che si vuole acquistare. Per questo sarà molto importante pianificare su base settimanale ogni singolo pasto. Per coloro che vivono da soli o in coppia sarà più facile, ma anche una famiglia, con qualche sacrificio, può riuscire nell’intento.

Fatta questa premessa, risparmiare il proprio denaro significa anche sapersi adattare a delle situazioni che impongono delle difficoltà. Una volta stabilito il proprio budget si può passare alla pianificazione.

Bisognerà, infatti, assicurarsi di sapere cosa si dovrà mangiare ogni singolo giorno e comportarsi di conseguenza, rispettando le necessità nutrizionali per stare bene e in forma nella vita di tutti i giorni. Quindi, variare il menù sfruttando anche la stagionalità e le offerte nei supermercati, cercando di bilanciare i pasti. Così facendo, non solo si avrà bene in mente quanto si dovrà spendere, ma si potrà anche sperimentare con altre pietanze buone ed economiche.

5) Ridurre il consumo della carne

Un altro dei tanti nemici di coloro che vogliono spendere il meno possibile per la spesa è la carne, un vero e proprio peccato di gola per tante persone. Alcuni studi svolti di recente hanno evidenziato un aumento annuale del 3.3% su tutte le tipologie.

Visti i presupposti, viene automatico pensare di doverne ridurre il consumo. Non solo per questioni salutari, come evidenziato a più riprese, ma anche e soprattutto per ragioni di natura economica.
Se proprio non si può fare a meno di un alimento effettivamente così importante nella nostra dieta mediterranea, allora ci si può limitare a mangiare carne non più di 1-2 volte a settimana.

Facendo come appena suggerito non solo si potranno vedere fin da subito dei miglioramenti in termini di risparmio, ma ci si renderà anche conto di come molto spesso il consumo della carne sia eccessivo e fuori misura.

Soprattutto se si pensa alla carne di bovino, la tipologia di prodotto che ha riscontrato l’aumento maggiore. Si parla infatti del 5.5% da febbraio 2023 ad oggi, con un crescendo netto nel giro di poco più di un anno solare.
Riducendo il consumo di questa pietanza, si possono anche scoprire nuovi modi per assumere proteine, fondamentali in qualsiasi regime alimentare

6) Approfittare degli sconti e delle promozioni

I supermercati, in quasi qualsiasi periodo dell’anno, sono soliti proporre alla loro clientela sconti e promozioni di ogni tipo. Tuttavia, gli stessi sconti possono in realtà portare i consumatori ad approfittare di riduzioni che di fatto non esistono.

Alcuni principi di marketing, piuttosto datati ma validi ancora oggi, pongono come oggetto di studio proprio le strategie di pricing applicate da numerosi supermercati, blasonati e non.
Non tutto ciò che presenta uno sconto fa parte di una subdola strategia di persuasione. Infatti, bisogna approfittare di qualsiasi prezzo favorevole, ma con il giusto criterio.

Si dovrà, dunque, evitare di acquistare un prodotto solamente perché è in sconto, ma piuttosto farlo solo se realmente serve. Ragionando così si rischia infatti di «sprecare» quel prodotto, dilapidando denaro inutilmente e anche la risorsa in sé.

Può essere un metodo valido anche quello di fare la spesa due volte a settimana in due discount differenti. Potrebbe infatti esserci un’alta probabilità di riscontrare offerte e prodotti in promozione di proprio interesse in almeno una delle due sedi.

7) Non lasciarsi ingannare dalle strategie di marketing

Un altro punto che può essere molto utile per la questione discount e strategie di pricing riguarda proprio il «marketing» di cui queste attività commerciali si servono. Conoscere certi principi aiuterà per forza di cose ad evitare «trappole».

Uno dei tanti principi nascosti che i supermercati utilizzano è dato dalle cose apparentemente meno percettibili in assoluto. Una prova? Le dimensioni del carrello. Generalmente, i carrelli sono grandi poiché così non si avrà mai la percezione che questo sia pieno, portando il consumatore a spendere molto di più.

Un altro grande esempio viene dato dalla disposizione nei prodotti negli scaffali, anch’essa facente parte di una strategia. I prodotti esposti all’altezza degli occhi dei consumatori hanno maggiori probabilità di rientrare fra le prime scelte in ottica di acquisto.

Anche le diciture «poche scorte disponibili» fanno parte di una leva di persuasione molto efficace. Essa si chiama principio di scarsità e urgenza, e mette il cliente nella condizione di acquistare in maniera frettolosa sfruttando la sua paura di perdere un’occasione vantaggiosa.
Non cadere in questi tranelli è un metodo non convenzionale ma efficace di risparmiare denaro facendo la spesa al supermercato.

8) Puntare forte sul cibo sano, evitando prodotti già pronti

Il cibo sano può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza non solo per il proprio corpo, ma anche per il proprio budget. Pietanze come il riso, l’avena, la frutta e la verdura possono rappresentare un ottimo compromesso con pochi soldi.

Con circa 13 euro, a seconda delle giuste quantità ci si potrà permettere di fare colazione, pranzo e cena per qualche giorno alla settimana. Cosa fantastica, se si considera quanto in realtà si può spendere per anche solo un giorno di pasti completi.

I cibi sani come le verdure e la frutta fresca possono inoltre consentire di fare la spesa non per forza nelle grandi catene di supermercati, ma banalmente anche dai venditori che coltivano in maniera diretta questi prodotti. Così facendo, non solo ci si potranno garantire dei prodotti di basso costo e di ottima qualità, ma si potrà anche impattare in maniera positiva sull’economia locale, da sempre messa in secondo piano a discapito delle grandi distribuzioni. Strizzando anche l’occhio all’ambiente.

Nel cosiddetto cibo sano non rientrano, in genere, i prodotti già pronti. Essi, di sicuro, rispondono in maniera oggettiva alle esigenze di tempo e rapidità, si sposano a meraviglia con le dinamiche della quotidianità – soprattutto professionale – e consentono di far durare poco il momento della preparazione del pasto. «Piccolo» problema: i prodotti già pronti costano esponenzialmente di più e non sono sinonimo assicurato né di freschezza né di genuinità.

9) Fare spesa a pancia piena (si ragiona meglio)

Per quanto possa sembrare un aspetto trascurabile, per non dire superfluo, in realtà è appurato che con lo stomaco vuoto si prendano sempre pessime decisioni. E questo è un principio valido più che mai, se si parla di spesa al supermercato.

Quando si hanno i crampi allo stomaco dalla fame dopo una sessione di lavoro particolarmente intensa, questa cattiva sensazione potrebbe essere deleteria per coloro che vogliono risparmiare soldi. La fame porterà il consumatore a prendere quanto più cibo possibile, spesso più del necessario e, di conseguenza, comportando un maggior esborso economico. Per questo motivo, fare la spesa con lo stomaco pieno potrebbe essere una scelta molto più sensata.

Anche la fretta è cattiva consigliera, sempre. Persino per fare la spesa c’è bisogno di evitare inutili corse causate da ritardi o altri impegni. Avere, invece, minuti a disposizione per controllare prezzi ed etichette vuol dire riuscire a capire autonomamente come arrivare al miglior rapporto qualità/prezzo.

10) Porre attenzione alla stagionalità dei prodotti

L’ultimo consiglio di questa corposa lista su come risparmiare sulla spesa - ma non meno importante - è quello di puntare fortemente sui cosiddetti prodotti di stagione. Mangiare in linea col periodo dell’anno non permette solo di risparmiare, ma anche di usufruire del massimo della qualità.

Frutta e verdura sono sicuramente gli alimenti più indicati per una strategia di acquisto così impostata. Una volta acquistati, questi prodotti dovranno ovviamente essere conservati come indicato, solitamente in luoghi freddi o al riparo dal sole.

Puntare sui prodotti stagionali può anche essere un metodo per svolgere una spesa in linea di massima un po’ più sostenibile. Se si dovessero ordinare dei frutti di un certo tipo in pieno inverno, il loro impatto ambientale dovuto al trasporto aumenterà.

Diversamente, frutta fresca come le pesche o le angurie in piena estate sono spesso prelibatezze che possono essere trovate a chilometro zero. Oltre a risultare acquistabili anche ad un costo più che accessibile.

I vantaggi di una spesa del genere non sono soltanto economici, ma anche nutritivi ed etici nel rispetto dell’ambiente circostante. La frutta può essere ovviamente acquistata sia nei discount che dai mercati diretti, ma volendo si può puntare anche sui piccoli agricoltori locali, sfruttando così il beneficio della materia prima.

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