Gli analisti sono positivi su Enel e segnalano un upside fino al 47% grazie alla politica dei dividendi e al piano di cessioni. Attenzione ai livelli di supporto e di resistenza.
Enel torna sotto i riflettori degli analisti. Due distinti report, firmati da Goldman Sachs ed Equita, mettono in luce interessanti prospettive per gli investitori. Nel primo, si suggerisce addirittura la possibilità che il management di Enel possa rivedere al rialzo le indicazioni sul dividendo per i prossimi anni. Questo aspetto riveste particolare interesse per gli investitori, spesso propensi a selezionare titoli in base alla continuità e all’ammontare della remunerazione degli azionisti.
Le azioni Enel godono di una popolarità diffusa tra gli investitori italiani, come dimostrano diverse statistiche. Attualmente, il titolo è quotato a 5,53 euro, con una flessione del 10% nell’ultimo mese. Nonostante la recente correzione, va sottolineato che l’andamento annuale registra una performance positiva del 25%.
L’analisi suggerisce che dopo il picco raggiunto a metà settembre, a circa 6,35 euro, il titolo sta attraversando una fase di ritracciamento. Questo contesto è accompagnato da una serie di novità relative al piano di cessioni in corso presso la società.
Enel ha recentemente annunciato la conclusione della cessione del 50% di Enel Green Power Australia, operazione che comporta un capital gain di 95 milioni di euro e un effetto positivo sul debito di 142 milioni di euro. Questo fa parte del piano annuale di cessioni della società, che prevede ulteriori disinvestimenti per un totale di 4 miliardi di euro nella seconda metà dell’anno.
Gli analisti di Equita hanno accolto positivamente questa operazione, ritenendola coerente con l’approccio valutativo per gli impianti energetici. Considerando l’impatto positivo sul gruppo, Equita ha incrementato il peso delle azioni Enel nel proprio portafoglio, confermando la raccomandazione “buy” con un target price di 6,9 euro (con un potenziale upside del 25% rispetto ai valori attuali).
Anche Goldman Sachs ha espresso un giudizio rialzista, focalizzandosi sulle prospettive di crescita dei dividendi Enel nei prossimi anni. Gli analisti prevedono un payout ratio del 65% e una progressione composta media annua del 6% per l’utile per azione fino al 2026. Di conseguenza, confermano la raccomandazione di “buy” e alzano il target price da 7,80 a 8,15 euro, evidenziando un potenziale di crescita del 47% rispetto alle attuali quotazioni.
Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica Enel: strategie operative
Le azioni Enel hanno perso terreno nelle ultime settimane, avviando una correzione di tutto il rialzo partito un anno fa: i prezzi hanno raggiunto a 5,50 circa il 38,2% di retracement (Fibonacci). L’arrivo su questi livelli di supporto unito all’ipervenduto in cui sono sconfinati i principali oscillatori tecnici può favorire una reazione verso 5,80, ex supporto ed ora primo ostacolo di rilievo. Oltre questo livello i prezzi potrebbero ambire al ritorno in area 6,10, poi a 6,23 circa, a contatto con la trend line che scende dai massimi di gennaio 2021. Solo la rottura decisa di questo ostacolo riattiverebbe il rally verso obiettivi ambiziosi. Diversamente, sotto 5,50 euro la correzione potrebbe ampliarsi verso 5,15 circa.
Grafico azioni Enel
Fonte TeleTrader
Enel, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: livelli attuali
Primo target: 5,80 euro
Secondo target: 6,23 euro
Stop loss: 5,30 euro
Enel: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia “long” su Enel interveniamo sui livelli attuali per target a 5,80 e 6,23 euro, con stop loss localizzato a 5,30 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1Q0A3e leva 3,97.
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