Comunicazioni IVA trimestrali, segnalazioni sull’omesso invio in arrivo: regole e novità nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 23 novembre 2018.
Segnalazioni in arrivo per chi ha omesso l’invio delle comunicazioni IVA trimestrali. Regole e novità sono contenute nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 23 novembre 2018.
I destinatari delle comunicazioni e dei controlli sono stati individuati grazie al lavoro di incrocio di dati tra spesometro e Lipe: riceveranno la segnalazione e l’invito all’adempimento spontaneo i contribuenti che pur non avendo inviato la comunicazione trimestrale risultano aver emesso fatture.
La segnalazione per l’invito alla compliance e al ravvedimento operoso sarà inviata tramite PEC e sarà visualizzabile anche all’interno dell’area dedicata del portale Fatture e Corrispettivi.
Comunicazioni IVA trimestrali non inviate? Partono i controlli delle Entrate
L’effetto dell’incrocio di dati tra spesometro e Lipe è quello contenuto nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate nella giornata odierna, il 23 novembre 2018.
Per stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei soggetti che non hanno inviato la comunicazione IVA trimestrale le informazioni derivanti dal confronto dei dati a propria disposizione.
L’incrocio dei dati alla base dei controlli delle Entrate riguarda quelli contenuti nello spesometro dei contribuenti stessi e dei propri clienti e quelli relativi alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA.
In particolare, sono messe a disposizione le informazioni dalle quali emerge che, relativamente al trimestre di riferimento, risultano comunicati dati di fatture emesse e non risulta inviata alcuna Comunicazione liquidazioni periodiche IVA.
Per ulteriori dettagli si mette di seguito a disposizione il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 23 novembre 2018:
Omesso invio Lipe trimestrali, dati anche alla Guardia di Finanza
Attività congiunta da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza: le Fiamme Gialle avranno accesso ai dati e agli elementi individuati nel provvedimento di modo da controllare eventuali casi di sospetta evasione IVA.
I contribuenti che dovessero riscontrare errori nella comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate potranno richiedere assistenza tramite i canali consueti.
In alternativa sarà possibile mettersi in regola versando la sanzione dovuta tramite ravvedimento operoso prima dell’emissione dell’avviso bonario.
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