Al via le domande per ottenere i contributi ZLS per aziende situate in Zone Logistiche Semplificate. Scarica moduli e istruzioni per chiedere agevolazioni fiscali sugli investimenti.
Contributi ZLS ( Zone Logistiche Semplificate) al via le richieste di agevolazioni economiche, ecco come fare.
C’è tempo dal 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025 per richiedere il credito di imposta ZLS (Zone Logistiche Semplificate) a fronte di investimenti in beni strumentali per l’azienda. Quali sono le imprese interessate e per quali somme è possibile richiedere il credito di imposta? Tutto ciò che c’è da sapere sulle ZLS.
Chi può richiedere il credito di imposta ZLS?
L’articolo 1, commi 61-65, della legge n. 205 del 2017 prevede l’istituzione di ZLS, Zone Logistiche Semplificate. La ZLS può essere istituita in regioni individuate dalla normativa europea come “più sviluppate”, nel numero massimo di una per ciascuna regione, in presenza di un’area portuale o un’Autorità di sistema portuale e deve includere almeno un’area portuale o un nesso economico funzionale con l’Area portuale.
Il contributo sotto forma di credito di imposta può essere richiesto dalle imprese situate nelle ZLS per gli investimenti in beni strumentali effettuati dall’8 maggio 2024 al 15 novembre dello stesso anno.
Come presentare istanza per accedere ai contributi ZLS?
La comunicazione delle spese effettuate deve avvenire telematicamente utilizzando il software denominato “ZLS2024”, disponibile gratuitamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Nella compilazione della domanda per accedere al credito di imposta devono essere indicate le spese sostenute, ma non basta perché le stesse devono essere certificate dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge, la certificazione è rilasciata da un revisore iscritto nella sezione A del registro dei revisori legali. Devono inoltre essere indicati i dati delle fatture elettroniche corrispondenti alle spese effettuate.
Entro 5 giorni dall’invio della documentazione tramite il sistema telematico, l’Agenzia delle Entrate rilascia la ricevuta di presa in carico, oppure comunica gli errori che non consentono la presa in carico. In questo secondo caso è possibile correggere e procedere al nuovo inoltro. Occorre però stare attenti perché il termine ultimo di invio è il 30 gennaio 2025, ma si considera validamente inviata la comunicazione trasmessa entro 4 giorni precedenti alla scadenza e scartata dal sistema, in questo caso il nuovo invio deve avvenire entro 5 giorni solari dallo scarto.
La ricevuta può essere visionata nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Entro il 30 gennaio è possibile anche inviare una nuova comunicazione in sostituzione della precedente anche validamente presentata, oppure rinunciare al credito.
Perché il sistema scarta una comunicazione?
Lo scarto di una comunicazione per i crediti ZLS può avvenire per diverse motivazioni, tra cui:
- il richiedente non è titolare di partita IVA alla data di invio della comunicazione;
- gli estremi delle fatture elettroniche non coincidono ai dati presenti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate;
- il codice Ateco dell’attività e il codice catastale dell’ubicazione dell’unità produttiva non coincidono con quelli comunicati.
Al termine delle procedure con riconoscimento del credito di imposta e definizione della percentuale, il credito di imposta può essere utilizzato con il modello F24.
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