Controlli conti correnti dall’Agenzia delle Entrate per contrastare evasione fiscale, sono partiti

Patrizia Del Pidio

21 Agosto 2023 - 10:41

Partiti i controlli incrociati sui conti correnti dei cittadini per individuare difformità tra quanto dichiarato e movimentazioni sospette. La lotta all’evasione fiscale si fa sempre più aspra.

Controlli conti correnti dall’Agenzia delle Entrate per contrastare evasione fiscale, sono partiti

Al via i controlli incrociati sui conti correnti per contrastare l’evasione fiscale. Il Fisco sposta in alto l’asticella e preme sull’acceleratore dei rimborsi e dei contenzioni. Di cosa si tratta e chi deve preoccuparsi di questo ennesimo passo avanti del Fisco per combattere chi le tasse non le paga? L’obiettivo dichiarato è quello di recuperare 2,8 miliardi di tasse evase aumentando l’organico dei funzionari che si occuperanno non solo dei controlli ma anche dell’incremento dei servizi telematici dell’Ade.
Ernesto Ruffini, che guida l’Agenzia delle Entrate rivela l’ambizioso piano:

«Recuperando capacità operativa, grazie a un ambizioso piano di reclutamento di 11mila funzionari. Un cambio di paradigma, se pensa che a fine 2022 eravamo sotto organico del 40%: 28mila dipendenti invece di 44mila. Meno di tre miliardi a fronte di un’evasione di 100 miliardi l’anno. Se si poteva fare di più? Bisogna considerare che questo incremento è aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti. Una decina di anni fa il livello di evasione fiscale “in senso stretto”, ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, senza considerare quella sui contributi previdenziali, si aggirava sugli 85 miliardi. Ma già nel 2019, grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica, era scesa a 75. Accanto a questa riduzione, c’è l’azione di contrasto vero e proprio dell’Agenzia, che nel 2022 ha recuperato la cifra più alta di sempre. E già quest’anno assicureremo 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione. Ora, il nuovo obiettivo alza l’asticella di circa il 15%».

Il nuovo obiettivo dell’Agenzia delle Entrate

Per Ruffini è ancora presto per fare previsioni, visto che i controlli incrociati dei conti correnti sono appena iniziati. Solo a maggio sono state completate le attività necessarie per assicurare il corretto utilizzo dei dati personali soddisfacendo quanto richiesto dal Garante della Privacy.

L’archivio dei conti correnti, al momento, appare come una risorsa fondamentale perché permette di intercettare coloro, ad esempio, che hanno residenze all’estero fittizie con conti correnti in Italia.

L’estrapolazione dei dati avverrà in maniera anonima e riguarderà il 2017. Con questa prima analisi si individueranno soggetti che movimentano molto i propri conti senza aver presentato una dichiarazione dei redditi, ad esempio.

Il Fisco tende la mano ai contribuenti

Nonostante la lotta all’evasione fiscale si fa sempre più aspra, il Fisco non dimentica di tendere una mano ai contribuenti per sradicare definitivamente l’idea di Stato vessatorio capace solo di chiedere i pagamenti senza aiutare i propri cittadini.

Il primo passo del Fisco in tal senso riguarda la compliance, ovvero l’invio di avvisi bonari con i quali si informano i cittadini di errori nelle dichiarazioni che hanno presentato. In questo modo il cittadino può mettersi in regola in autonomia e “bonariamente”.

Le lettere di compliance in programma sono circa 3 milioni l’anno per il prossimo biennio e già questo dovrebbe portare nelle casse dell’Erario circa sei miliardi di entrate. Questo è solo il primo passo del rapporto collaborativo che il Fisco vuole instaurare con i contribuenti e al tempo stesso garantire le entrate necessarie per continuare a fornire i servizi fondamentali per i cittadini quali istruzione, ordine pubblico e sanità, per i quali le risorse sono necessarie.

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