Dopo un primo semestre caratterizzato da forti rialzi per il comparto azionario, cosa aspettarsi dalle borse nella seconda metà dell’anno? Uno sguardo all’indice MSCI World.
Con l’arrivo del secondo semestre, gli investitori si trovano di fronte a un panorama economico ancora ricco di incertezza, nonostante le borse abbiano manifestato una tendenza prevalentemente rialzista. Nel corso del primo semestre, l’andamento dei prezzi dei titoli dei mercati globali è stato influenzato da una congiunzione di variabili, tra cui dati macroeconomici, eventi geopolitici, fluttuazioni speculative (Intelligenza artificiale) e molteplici altri fattori rilevanti.
I mercati globali, chiaramente ben descritti dall’affermato indice MSCI World, hanno manifestato una significativa inversione di tendenza rispetto all’anno precedente: un incremento di valore superiore al 14%.
Cosa aspettarsi quindi dai mercati globali nel prosieguo del 2023?
Uno sguardo al primo semestre dell’anno
Prima di procedere all’analisi delle prospettive per il secondo semestre, risulta di fondamentale importanza esaminare l’andamento dei mercati globali nel periodo precedente. Nel corso del primo semestre del 2023, le piazze finanziarie hanno segnato guadagni che si sono avvicinati a livelli storici, contribuendo a recuperare gran parte delle perdite subite nel 2022. Ciò è dovuto all’abbassamento costante del tasso d’inflazione nelle economie occidentali, grazie all’intervento delle banche centrali. Quest’ultime hanno prontamente adeguato i tassi d’interesse senza provocare, fino a questo punto, un’imponente contrazione economica, e questo alle borse è piaciuto molto.
Gli investitori hanno accolto positivamente il rallentamento graduale manifestatosi negli Stati Uniti e in Europa. Al contrario, hanno dimostrato scetticismo riguardo alle performance economiche del Paese Cina. Questo ha influenzato negativamente l’andamento delle borse cinesi, che non hanno evidenziato una ripresa significativa come avvenuto in Europa e negli Stati Uniti, determinando una flessione nei rendimenti globali complessivi. Nonostante ciò, l’indice MSCI World, che pondera le diverse borse globali in base alla capitalizzazione di mercato, ha comunque conseguito una performance significativamente alta nel complesso, riavvicinandosi ai massimi del 2021, periodo in cui il mercato era oggettivamente caratterizzato da situazioni di ipercomprato.
Cosa aspettarsi dal secondo semestre dell’anno?
Guardando alla fine del 2022, molte banche d’affari e analisi si trovavano concordi sull’idea che la prima metà dell’anno sarebbe stata meno euforica della seconda, sbagliando quindi le loro previsioni. Da un punto di vista economico, non si è ancora raggiunta la piena tranquillità seppur l’IPC si avvicini ai target delle banche centrali, non è certo che il trend prosegua verso il basso e allo stesso modo, in Europa più che negli Stati Uniti, si iniziano a intravedere i primi cenni di una contrazione economica.
In Cina si parla di deflazione, ed essendo strettamente connessa con l’economie occidentali da forti rapporti commerciali, è possibile che questo rallentamento possa contribuire al raffreddamento anche delle altre economie. Questo da un lato agevolerebbe il raggiungimento dei livelli d’inflazione target, alimentando l’idea fra i trader che le banche centrali abbiano raggiunto un apice nel livello dei tassi d’interesse.
Per tale ragione alcuni guardano con forte interesse il comparto obbligazionario piuttosto che l’azionario, già ampiamente comprato nella prima metà dell’anno, con P/E tornati su valori sbilanciati.
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