Sergio Mattarella dopo le dimissioni di Mario Draghi ha deciso per lo scioglimento delle camere. Ecco cosa ha detto il presidente della Repubblica.
Giornata caldissima da un punto di vista politico in Italia. Oggi 21 luglio si è ufficialmente detto addio al Governo capitanato da Mario Draghi dopo soli 17 mesi di legislatura. Fallito il tentativo di traghettare il Paese verso le elezioni politiche del prossimo anno.
Fallito per colpa di Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, che ieri in Senato hanno deciso di non votare la fiducia all’esecutivo. Mario Draghi si è visto a quel punto costretto a salire al Quirinale per confermare le proprie dimissioni, dopo quelle già presentate la scorsa settimana e non accettate da Mattarella.
Il presidente della Repubblica, preso atto della situazione di instabilità politica che si è venuta a creare, ha prima convocato i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, e poi ha firmato il decreto di scioglimento delle camere con l’annuncio di elezioni anticipate entro 70 giorni.
Mattarella ha parlato alla Nazione in un breve discorso, parlando di scelta inevitabile e invitando i partiti politici a un dialogo costruttivo in vista dell’imminente campagna elettorale.
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Il discorso di Sergio Mattarella dopo lo scioglimento delle camere
Non c’è stata altra scelta per Mattarella dopo le dimissioni di Mario Draghi che sciogliere le camere e annunciare nuove elezioni entro il termine di 70 giorni, così come indicato dalla Costituzione. Mattarella ha detto che lo scioglimento delle Camere è sempre l’ultima scelta, soprattutto in questo periodo storico con importanti adempimenti da portare a termine.
Ma alla luce del voto di ieri al Senato con il venir meno del sostegno politico e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza, la decisione dello scioglimento era diventata inevitabile.
Mattarella ha ringraziato Draghi e tutta la squadra di Governo per l’impegno profuso in questi 17 mesi, ricordando comunque che avrà a disposizione gli strumenti per portare avanti le operazioni ordinarie fino all’insediamento del nuovo Governo.
Il presidente ha sottolineato che il delicato periodo storico non permette pause e ci sono interventi indispensabili da portare avanti, come quelli alla lotta all’inflazione, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari con pesanti conseguenze per le famiglie. O quelli per contenere le conseguenze della guerra in Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del Paese.
Mattarella ha ricordato anche la riforma del Pnrr, da attuare nei tempi concordati dall’Unione Europea e la lotta alla pandemia, che in queste settimane ha mostrato di poter rialzare la testa.
Insomma il presidente della Repubblica ha ribadito che non ci si può permettere uno stop all’attività di Governo alla luce di tutti gli impegni sopraelencati. Per questo ha invitato l’esecutivo a lavorare nelle mansioni ordinarie fino all’insediamento del nuovo Governo.
Ora inevitabilmente inizierà la campagna elettorale e saranno tanti i temi messi in ballo per cercare consenso: lotta alla pandemia, Pnrr, guerra in Ucraina, crisi economica. Mattarella ha invitato tutti gli attori politici ad adottare un atteggiamento costruttivo mettendo in primo piano sempre l’interesse dell’Italia.
Ecco quando si vota
Sciolte le camere come da Costituzione, le nuove elezioni dovranno avvenire entro 70 giorni. Non c’è quindi molto tempo a disposizione per i partiti politici per organizzarsi. E il consiglio dei Ministri ha ufficializzato le indiscrezioni che circolavano già da alcune ore: si vota il 25 settembre.
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