Le opere di dominio pubblico sono quelle su cui sono scaduti i diritti patrimoniali: ecco cosa succede in questo caso.
Quando, dopo un certo periodo di tempo, scadono i diritti patrimoniali dell’autore di un’opera, questa diventa di pubblico dominio. In questo modo si potranno svolgere alcune operazioni senza dover richiedere il permesso a chi detiene i diritti relativi al lavoro in questione.
Il pubblico dominio permette quindi alla collettività delle persone di poter usufruire di determinate informazioni e opere in modo libero. Tuttavia è importante ricordarsi di due elementi fondamentali quando se ne parla: prima di tutto, riguardo i diritti patrimoniali del lavoro, mentre quelli morali non hanno scadenza e saranno sempre presenti. In secondo luogo opere diverse hanno scadenze differenti, quindi non si potrà trattare, per esempio, un romanzo allo stesso modo di una fotografia priva di carattere creativo.
Prima di utilizzare delle informazioni e delle produzioni altrui quindi è necessario informarsi riguardo la possibilità che queste non siano ancora di dominio pubblico, situazione che può rivelarsi particolarmente complessa con le opere collettive (ovvero ideate da più autori).
Cosa si intende per dominio pubblico
Quando si parla di dominio pubblico, ci si riferisce ai lavori per i quali sono “scaduti” i diritti patrimoniali d’autore, permettendo così a chiunque di poter svolgere determinate azioni, come per esempio andare a creare opere derivate oppure tradurre il lavoro originale in un’altra lingua, senza bisogno di richiedere il permesso e pagare le royalties ai proprietari di questi diritti.
I diritti morali d’autore, invece, rimangono sempre presenti, questo significa per esempio che non sarà possibile rivendicare un’opera originale come propria dopo un certo periodo di tempo e che non si potranno fare modifiche che possano ledere il diritto d’integrità. Non è nemmeno possibile pubblicare un lavoro di un autore deceduto, se ne ha vietata la pubblicazione al momento della morte, neanche da parte degli eredi.
Il termine “dominio pubblico” a volte viene utilizzato, erroneamente, per le informazioni relative a una storia vera, come per i fatti di cronaca. In questo caso si tratta di notizie conosciute e disponibili attraverso giornali e radio, per esempio. I diritti relativi a una storia vera, come un fatto di cronaca, non esistono, ma ciò che viene scritto o creato al riguardo è protetto dal diritto d’autore.
Questo significa, detto in maniera molto semplice, che un evento di cronaca può venire raccontato da chiunque e in qualsiasi modalità, sempre rispettando i fatti e le prove, senza andare a infamare i partecipanti, ma che un lavoro creato attorno all’evento in questione sarà di proprietà esclusiva dell’autore.
Quali diritti diventano pubblici
I diritti che diventano pubblici sono tutti quelli patrimoniali, e quindi relativi allo sfruttamento economico dell’opera originale.
Si tratta quindi dei seguenti diritti:
- quello di noleggio;
- di riproduzione;
- di trascrizione;
- di recitazione;
- di rappresentazione;
- di esecuzione;
- di modifica;
- di comunicazione al pubblico.
Le opere nate in seguito, partendo da un lavoro di dominio pubblico, saranno chiaramente sempre protette dal diritto d’autore.
Cosa si può fare
Quali azioni possono venire svolte, in pratica, una volta che un’opera diventa di pubblico dominio? Si potranno citare e riassumere liberamente, tradurre in altre lingue (quando questo non è già stato fatto, in questo caso bisognerà prestare attenzione a non ledere il diritto d’autore del traduttore). L’opera potrà anche venire ripubblicata in altre versioni, e se ne potranno creare dei lavori derivati.
Per esempio, i Promessi Sposi è un’opera di dominio pubblico e questo significa che chiunque può pubblicarla o trarne altri lavori. Tuttavia, un adattamento a fumetto del romanzo, non lo è ed è tutelato dal diritto d’autore. Allo stesso modo anche una nuova edizione dei Promessi Sposi sarà protetta del diritto d’autore, perché si riferisce a tutti i contenuti relativi all’edizione, come la copertina e le eventuali immagini, e non solamente al testo.
Bisognerà comunque premurarsi sempre di citare l’autore dell’opera originale, evitando così di rischiare di ledere i suoi diritti morali.
Quando un’opera diventa di dominio pubblico?
Generalmente un lavoro creativo diventa di dominio pubblico nel momento in cui sono passati 70 anni dalla morte dell’autore, tuttavia non è detto che sia sempre così.
Per esempio, per le opere con più autori, come può accadere con i film e a volte con la musica, è necessario che siano passati 70 anni dalla morte dell’ultimo co-autore. Per questo motivo è molto raro trovare film di dominio pubblico.
Anche i romanzi, quando ci si riferisce all’edizione e quindi a tutti i suoi elementi, possono richiedere tempi diversi rispetto ai canonici 70 anni.
Bisogna poi fare un discorso leggermente diverso per le fotografie, poiché:
- le fotografie con carattere creativo diventano di pubblico dominio a 70 dalla morte dell’autore;
- quelle senza carattere creativo e con intendo di documentazione prevedono che la durata del diritto d’autore sia di 20 anni a partire dalla data dello scatto;
- infine, gli scatti di scritti, documenti, carte di affari, oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili non sono soggetti ad alcun tipo di protezione.
Se si desidera dar vita a un lavoro derivato partendo da un’opera di dominio pubblico sarà quindi opportuno, prima di tutto, assicurarsi che sia veramente pubblica e che non siano presenti co-autori prima di cominciare.
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