Ciò che appiana i conflitti tra le componenti tecnologiche e mette i sistemi in condizione di lavorare assieme, di parlarsi e di produrre: tutto questo è il middleware
Un middleware è un software di connessione che consiste in un insieme di servizi e di ambienti di sviluppo che permettono a varie applicazioni di interagire tra loro, grazie alla connessione internet, a dispetto di differenze nei protocolli di comunicazione, architetture dei sistemi locali e operativi.
Esistono due tipi di middleware.
Il primo è quello interno aziendale che collega componenti software o applicazioni: è il livello di software tra il sistema operativo e le applicazioni su una rete di computer e supporta complesse applicazioni software aziendali distribuite.
Il secondo è quello su piattaforma che collega diverse architetture applicative: un’azienda può trovarsi a usare più strutture in caso di implementazione di applicazioni provenienti da terze parti, o più remotamente, in quello di fusione con un’altra impresa.
Questo tipo di middleware supporta tali strutture e fornisce interconnessione in tre ambiti: ambienti di sviluppo, produzione e testing. In tutti e tre, il middleware trasferisce dati da un’applicazione a un’altra, ma anche tra database e file.
I vantaggi nell’utilizzo del middleware
Dal momento che esistono numerosi dispositivi e sistemi operativi diversi tra loro, il middleware è diventato praticamente indispensabile.
Il maggior vantaggio che questo porta nei sistemi nel quale è inserito è sicuramente una connettività più efficiente.
Ciò avviene poiché oggi il mercato mette a disposizione moltissime tecnologie all’avanguardia che però talvolta non sono in grado di comunicare tra loro.
Grazie all’uso del middleware è possibile non solo avvalersi di ogni tecnologia disponibile, ma anche di aumentarne l’efficienza.
Perché il middleware è importante per il cloud computing
Lo sviluppo basato sul cloud offre numerosi vantaggi ma implica anche una maggiore complessità.
La distribuzione delle applicazioni viene oggi eseguita su più infrastrutture, dai sistemi fisici ai cloud pubblici e i tipi di architettura possono essere fra loro molto diversi.
Davanti a tali difficoltà, le organizzazioni adottano il middleware per velocizzare lo sviluppo delle applicazioni e contenerne i costi. Il middleware può supportare un funzionamento omogeneo degli ambienti applicativi anche su piattaforme altamente distribuite.
Il ruolo del middleware nello sviluppo applicativo
Ma dunque concretamente a cosa serve il middleware? Quali azioni svolge?
Il primo livello di funzione del middleware è quello di essere un container, che gestisce la distribuzione dei cicli di vita dell’applicazione in modo uniforme; mentre il secondo livello è chiamato runtime e contiene gli ambienti di esecuzione del codice personalizzato. Il middleware può fornire runtime per ambienti cloud altamente distribuiti come microservizi per un accesso rapido ai dati e messaggistica, per velocizzare il trasferimento dei dati.
Il terzo livello è quello di integrazione, ossia quello in cui il middleware fornisce i servizi per la connessione delle applicazioni personalizzate e di quelle acquistate, oltre alle risorse Software-as-a-Service (SaaS) tramite messaggistica e integrazione andando a formare sistemi funzionanti.
Può inoltre fornire servizi di database in memory e streaming di dati/eventi e gestione delle API (Application Programming Interface).
L’ultimo livello è quello di gestione dell’automazione dei processi e delle decisioni. In questo livello di sviluppo il middleware aggiunge servizi di ottimizzazione, automazione e gestione delle decisioni.
Oltre a questi quattro livelli, infine, il middleware offre strumenti per lo sviluppo delle applicazioni, che consentono di creare app utilizzando modelli e container pre-configurati, che facilitano la condivisione del codice e lo sviluppo congiunto.
Questi strumenti supportano lo sviluppo applicativo e consentono un’esperienza di distribuzione sia sui dispositivi fisici che in cloud.
A chi deve interessare il middleware
Il middleware può potenzialmente interessare a chiunque, infatti, può essere presente in ogni applicazione o software che necessita di comunicare con altre infrastrutture IT.
Un esempio molto concreto è quello delle applicazioni in cloud: i servizi forniti, come ad esempio il software-as-a-service, necessitano del middleware per avere la certezza di poter “tradurre” i propri linguaggi a beneficio di applicazioni che normalmente non potrebbero recepirli.
Dunque, per estensione, chiunque faccia uso del cloud computing e dei servizi connessi sta, più o meno consapevolmente, utilizzando un middleware.
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