In un video la ricetta del sindacalista Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) sul debito pubblico italiano: “Hanno costruito la gabbia delle privatizzazioni”.
Entra nel vivo la campagna elettorale che ci porterà alle elezioni politiche del 4 marzo. Tra le principali novità del panorama nostrano c’è sicuramente Potere al Popolo, lista nata per volontà di Rifondazione e di una serie di movimenti facenti parte della sinistra di protesta.
Tra gli esponenti più in vista di Potere al Popolo c’è sicuramente Giorgio Cremaschi, sindacalista ex Cgil che sarà candidato alle prossime elezioni che in un video spiega la ricetta della lista in merito allo spinoso problema del debito pubblico.
Elezioni, Cremaschi sul debito pubblico
Economia e welfare sono i due argomenti principi di questa campagna elettorale. Dopo mesi passati a parlare di immigrati e sicurezza, come si avvicina la data del voto tutte le forze politiche in campo puntano forte sulle misure in favore del lavoro e di contrasto alla povertà.
Tematiche queste che sono al centro anche del programma elettorale della neonata lista Potere al Popolo che, al suo esordio alle urne, potrà contare anche sul prezioso apporto del sindacalista Giorgio Cremaschi.
Dopo aver a lungo militato nella Cgil, nel 2015 Cremaschi annunciò la sua uscita dal sindacato dopo 44 anni di militanza e di battaglie. L’approdo in Potere al Popolo segna anche per lui l’inizio dell’avventura politica.
Nel video registrato in uno dei tanti incontri fatti dalla lista in tutto lo stivale, l’ex sindacalista spiega qual è la sua ricetta in merito all’annoso problema del debito pubblico nel nostro paese.
Com’è che il nostro debito aumenta? Perché noi paghiamo troppi interessi alle banche, e noi siamo gli unici a dire che bisogna tagliarli questi interessi. I soldi ci sono ma sono nelle banche, bisogna avere il coraggio di dire questo.
Un meccanismo questo degli alti interessi che vengono pagati sul debito che per Cremaschi metterebbe in moto un altro circolo vizioso, quello delle privatizzazioni a cui lo Stato deve per forza ricorrere visto l’indebitamento sempre maggiore.
La sfida di Potere al Popolo
Dopo la scissione dello scorso anno da parte di Bersani e soci dal Partito Democratico, subito si è iniziato a parlare di un fronte unitario di sinistra che si potesse contrapporre alle politiche portate avanti da Matteo Renzi.
Dopo le buone intenzioni iniziali però, come si giunti a dover discutere in maniera concreta sul come presentarsi alle elezioni politiche anche la sinistra si è divisa prendendo due strade diverse.
Da una parte Movimento Democratico Progressista, Sinistra Italiana e Possibile, si sono uniti in Liberi e Uguali scegliendo Pietro Grasso come proprio leader. Dall’altra Rifondazione e i movimenti più di lotta hanno deciso di intraprendere una via diversa dando vita a Potere al Popolo.
Punto centrale del loro programma economico è quello della redistribuzione della ricchezza: patrimoniale, progressività fiscale, sgravi sui redditi medio-bassi, fine delle privatizzazioni, nazionalizzazione della Banca d’Italia e separazione tra Banche di affari e quelle di risparmio.
Come si può notare anche dal video dell’intervento di Cremaschi, Potere al Popolo pone come rimedio alle problematiche economiche del paese una profonda revisione del sistema bancario nostrano.
Vedremo quindi se la lista riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 3% a livello nazionale sbarcando così in Parlamento, impresa questa che sondaggi alla mano appare difficile ma non impossibile.
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