Con Cryptosmart la custodia delle valute è 1:1 e la sede legale e operativa è in Italia. Proprio per questo, a differenza di altri exchange, i clienti possono ricevere una tutela maggiore.
I recenti avvenimenti che stanno interessando il mercato delle valute e degli asset digitali - come ad esempio il caso FTX - hanno iniziato ad accendere i primi campanelli di allarme nella mente di utenti e investitori. Molti di questi infatti stanno infatti iniziando a dubitare della possibilità di ricevere tutele sui propri investimenti e di poter prelevare fondi quando necessario.
Tuttavia, è bene sottolineare che a oggi esistono già exchange sicuri e affidabili, come ad esempio Cryptosmart, l’exchange 100% italiano che già a partire dalle “Condizioni generali del contratto per l’utilizzo della piattaforma” esplicita le forme di custodia delle criptovalute (come Bitcoin, Ethereum, Dogecoin, Litecoin, Polkadot, Cardano, ecc.).
I vantaggi principali che differenziano Cryptosmart da altri exchange sono:
- custodia delle criptovalute con rapporto 1:1;
- presenza di sede legale e operativa in Italia.
Da questi due elementi emergono sostanziali considerazioni che saranno oggetto di trattazione nel prosieguo del seguente articolo.
Per i più curiosi, è poi possibile poi approfondire ll’argomento sul sito ufficiale Cryptosmart.it.
Custodia delle crypto in wallet con rapporto 1:1
Cryptosmart si impegna a custodire tutte le criptovalute con rapporto 1:1, ossia conserva realmente le criptovalute oggetto di deposito da parte dei clienti e - di fatto - non è autorizzata a effettuare alcuna operazione sulle stesse.
Questo condizione è espressamente specificata nelle nostre condizioni contrattuali dell’exchange, più precisamente all’articolo 2.9, dove si afferma che:
“Le Valute Virtuali depositate sulla Piattaforma nel Portafoglio Digitale sono oggetto di custodia da parte di Cryptosmart [...] . In tali ipotesi, la Società detiene le Valute Virtuali in nome e per conto dell’Utente e non diventa in nessun caso proprietaria delle stesse. La Società non è autorizzata a effettuare alcuna operazione sulle Valute Virtuali oggetto di deposito (ad es., attraverso il riutilizzo o la compravendita delle stesse con soggetti terzi)”.
Altri exchange adottano invece differenti modalità operative, come ad esempio l’autofinanziamento attraverso parte delle criptovalute depositate dagli utenti.
Questa pratica impedisce (o meglio non sempre garantisce) la possibilità di soddisfare la richiesta di prelievo da parte di un utente. Con Cryptosmart invece, anche nel caso in cui tutti i clienti volessero ritirare le proprie criptovalute lo stesso giorno, potrebbero farlo a qualsiasi ora e 7/7 giorni, senza rischio di “withdrawal sospesi”.
Rispetto della legislazione italiana
Altro importante fattore da tenere in considerazione è che Cryptosmart ha la sede legale e operativa in Italia e pertanto è soggetta al pieno rispetto della legislazione nostrana.
Altri exchange potrebbero invece avere una sede legale in Paesi stranieri (o su “isole deserte”) sottraendosi così alla giurisdizione del nostro Paese o, nella peggiore delle ipotesi - quando la sede legale non è presente - a quella di qualsiasi Paese.
I clienti finali, oltre a verificare la presenza di sede legale e operativa a partire dal sito ufficiale e dal contratto di iscrizione a una piattaforma (e anche della presenza di Autorità e/o legislazioni nel Paese di riferimento) sono sempre invitati anche a verificare i bilanci di esercizio, che devono evidenziare quanti e quali asset detengono e quanti ne devono restituire ai loro clienti.
Con Cryptosmart, i diritti dei clienti finali sono tutelati dalla giustizia e dai tribunali italiani, nel caso fosse necessario anche nei confronti di Cryptosmart stessa. I bilanci dell’azienda sono inoltre pubblici e a disposizione di tutti.
Conclusioni: la regolamentazione MiCA dell’UE
Con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tutele per tutti nel settore delle criptovalute, l’UE si è già pronunciata con l’avvio dei lavori per la Regolamentazione MiCA (Markets in Crypto-Assets), volta appunto a proteggere i cittadini dell’Unione Europea dai rischi connessi alle cripto-attività, con particolare attenzione agli investimenti e alle attività fraudolente.
A oggi, l’entrata in vigore ufficiale e completa di tale regolamentazione è prevista per il 2024, anche se i fatti degli ultimi giorni dimostrano quanto tali norme siano di fondamentale importanza e, come già espresso da molti, si auspica un’accelerazione da parte delle Autorità competenti per l’approvazione anticipata dell’intero iter normativo.
In questo modo, sia gli utenti finali che gli exchange, potrebbero ricevere rinnovata protezione e salvaguardia.
In collaborazione con Cryptosmart
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