Chiunque fornisca servizi di cripto-attività senza rispettare le nuove regole potrà essere soggetto a pene che vanno dalla reclusione al pagamento di una multa che può variare da 2.066 a 10.329 euro.
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una crescente diffusione delle criptovalute, con un numero sempre maggiore di persone interessate a investire in questi nuovi asset digitali. Le criptovalute, inizialmente percepite come una tecnologia di nicchia, stanno diventando sempre più parte del tessuto economico del paese, con una progressiva regolamentazione volta a garantire maggiore sicurezza e trasparenza. Con l’aumento dell’interesse e delle transazioni, le autorità italiane si sono mosse per adeguare il quadro normativo e garantire la protezione degli investitori, stabilendo regole precise per gli operatori che gestiscono cripto-attività. Il passo più recente in questa direzione è rappresentato dall’introduzione di nuove misure di controllo e vigilanza, in linea con le disposizioni europee.
Nuove regole per il mercato delle cripto-attività
A partire dal 14 settembre 2024, Consob e Banca d’Italia assumeranno un ruolo di vigilanza sugli operatori di cripto-attività in Italia, un cambiamento significativo rispetto al precedente sistema di registrazione semplificata. Questo processo è stato formalizzato con il Decreto Legislativo 5 settembre 2024, n. 129, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 215 del 13 settembre 2024, che ha adattato la normativa italiana al Regolamento Europeo 2023/1114, noto come Markets in Crypto-Assets Regulation (Micar). [...]
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