L’Agenzia delle Entrate chiarisce in quali casi il sostituto di imposta deve indicare nella CU 2025 (Certificazione Unica) anche i dati anagrafici dei figli. Istruzioni.
Il sostituto di imposta/datore di lavoro nella CU 2025 deve indicare anche i dati anagrafici dei figli a carico sebbene siano percettori di Assegno Unico e quindi non abbiano diritto alle detrazioni per figli a carico?
Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico i sostituti di imposta (in genere il datore di lavoro) non devono indicare i dati anagrafici dei figli nella Certificazione Unica.
Vi sono però delle eccezioni a tale regola generale e sono indicate nota 386245 del 27 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate, che va a integrare la Risoluzione 55/E del 3 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate.
Ecco in quali casi il sostituto di imposta deve indicare i dati anagrafici dei figli nella CU2025.
CU2025, salta l’obbligo di completare il quadro dei figli a carico
La Certificazione Unica è un documento predisposto e rilasciato dal datore di lavoro/sostituto di imposta in cui vi è una sintesi dei redditi elargiti al lavoratore/collaboratore e le somme corrisposte al Fisco in qualità di sostituto.
Viene rilasciato ogni anno ed è la base per la successiva dichiarazione dei redditi. Per il 2025, la Certificazione Unica relativa ai redditi percepiti nel 2024 deve essere inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo ed entro la stessa data deve essere consegnata anche al lavoratore. Proprio per questo motivo è bene fin da ora iniziare la predisposizione del modello per evitare ritardi. In caso di CU contenenti solo redditi esenti o non dichiarabili nel 730, la trasmissione telematica può essere effettuata entro il 31 marzo.
La regola generale è che i dati anagrafici dei figli devono essere indicati nella Certificazione Unica nel caso in cui il genitore debba far valere delle detrazioni o deduzioni fiscali.
Naturalmente non si possono ottenere le detrazioni per figli a carico percettori dell’Assegno Unico, ma vi sono ulteriori spese che possono essere portate in detrazione anche percependo tali importi. Si tratta delle spese sostenute in favore dei figli fiscalmente a carico e che possono essere portate in detrazione.
Agenzia delle Entrate, ecco quando devono essere indicati i dati anagrafici dei figli nella CU 2025
La nota 386245 dell’AdE sottolinea che il sostituto di imposta non è tenuto a indicare i dati (codice fiscale) dei figli a carico per i quali si percepisce l’Assegno Unico.
Vi sono però delle eccezioni, è tenuto a indicare tali dati nel caso in cui sia in possesso dei dati anagrafici del figlio e si verifichino le seguenti condizioni:
- il dipendente in sede di conguaglio fiscale chiede al sostituto di imposta il riconoscimento di detrazioni per spese per i figli;
- quando sono previste agevolazioni nel calcolo delle addizionali regionali;
- in presenza di benefit aziendali e servizi riconosciuti ai dipendenti in favore dei figli e che non concorrono alla determinazione del reddito (ad esempio corsi), nel limite non imponibile;
- quando il dipendente chiede il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico (con età superiore ai 21 anni).
Esclusi questi casi specifici, il sostituto di imposta non è più tenuto a indicare i dati anagrafici dei figli a carico all’interno della CU 2025.
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