Al via i bandi della Difesa per 21 esperti nei settori cyber e spazio: lo Stato maggiore italiano vuole figure per difendere il nostro Paese dagli attacchi informatici soprattutto di Russia e Cina.
L’esercito italiano sta cercando degli esperti per difendere il Paese dagli attacchi informatici, provenienti soprattutto da Cina e Russia. La Difesa ha infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale e sul portale di reclutamento della Pubblica amministrazione, InPa, un bando di concorso per ufficiali nei settori cyber e spazio.
Si tratta del primo di tre bandi in arrivo e che coinvolgeranno anche Esercito e Aeronautica, per un totale di 64 posti. L’esigenza di una cyberdifesa, d’altronde, è sempre più evidente dallo scoppio della pandemia e vista la guerra cibernetica messa in campo accanto a quella militare dalla Russia contro l’Ucraina e l’Unione europea.
Cybersicurezza militare, chi può accedere al concorso pubblico
Questo primo bando su InPa riguarda in particolare la marina militare: si cercano 21 persone per il ruolo da sottotenente di vascello nel corpo del genio della marina, da impiegare nei domini cyber e spazio.
Per essere selezionati bisogna avere lauree magistrali/specialistiche in: ingegneria aeronautica o aerospaziale e astronautica; ingegneria elettronica; ingegneria delle telecomunicazioni; ingegneria informatica, informatica, sicurezza informatica; fisica e matematica.
Le domande si possono inviare entro il prossimo 13 febbraio, con le prove che si svolgeranno per due giorni, presumibilmente nella seconda parte del mese, presso il centro di selezione della marina militare di Ancona e l’accademia navale di Livorno.
Dove sarà inserito chi vince il concorso
Chi vincerà il concorso verrà inserito nel Comando delle operazioni spaziali, creato nel giugno 2020 sul modello della Space Force Usa, l’ente statunitense di fama internazionale. L’obiettivo, quindi, oltre alla sicurezza informatica dello Stato e dell’esercito, è potenziare la capacità nazionale nel dominio spaziale, assicurando la difesa degli assetti spaziali del nostro Paese.
In questo modo il Comando si è trasformato nell’unico elemento organizzativo nel settore, nonché nell’interfaccia di riferimento operativa verso le forze armate, ma anche in campo interministeriale.
In arrivo una nuova Agenzia per la sicurezza informatica?
Intanto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea la nuova direttiva “Cer” dell’Ue sulla resilienza e la sicurezza cinetica delle infrastrutture critiche, che punta a rendere più efficienti in tal senso le pubbliche amministrazioni nel Vecchio Continente.
Per realizzarla ogni Stato membro deve individuare una o più autorità nazionali. Per questo motivo il governo Meloni potrebbe creare un ente simile all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che lo affianchi nella strategia di Difesa del Paese scritta nel Pnrr.
L’ultimo rapporto della polizia postale sui cybercrimini mostra la crescita degli attacchi informatici, con danni nel 2022 per 36,8 milioni di euro. Lo scorso anno sono state 853 le persone identificate e indagate per attività legate a phishing, smishing e vishing.
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