Dopo i tornelli e i biglietti con nominativi, l’idea di introdurre il riconoscimento facciale allo stadio non è più una semplice proposta, ma un progetto della Serie A per contrastare la violenza.
«Per combattere il razzismo e la violenza si è fatto e si fa molto, ma per raggiungere la vera individuabilità dei responsabili serve il riconoscimento facciale per chi accede agli impianti».
Parola di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Calcio, che fischia il calcio d’inizio di un nuovo match che si giocherà, per ora, fuori dagli stadi, e che riguarda la sicurezza e la sorveglianza tecnologica.
Dopo i tornelli e i biglietti con nominativi, l’idea di introdurre in Italia il riconoscimento facciale allo stadio non è più una semplice proposta, ma un vero e proprio progetto della Serie A volto a contrastare il razzismo e la violenza. [...]
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