In alcuni casi si può avere la detrazione affitto 2024 anche senza il cambio di residenza. Tale possibilità è ammessa per esigenze di studio o lavoro, a cosa prestare attenzione.
In quali casi si può beneficiare delle detrazioni per le spese d’affitto senza il cambio di residenza? Se una persona deve andare a lavorare lontano da casa e decide di prendere un immobile in locazione, ma non vuole cambiare residenza (ad esempio per non avere una residenza diversa da quella del nucleo familiare) può ottenere le detrazioni per le spese di affitto? La stessa situazione può verificarsi per gli studenti universitari.
La risposta è positiva, sebbene sia necessario fare attenzione ad alcuni dettagli. Di seguito le istruzioni per averla.
Quel che è certo è che per poter detrarre le spese sostenute per l’affitto è necessario che l’immobile in oggetto sia destinato ad abitazione principale dell’inquilino.
Cerchiamo di capire insieme se è possibile detrarre le spese d’affitto nel 730/2024 senza cambiare residenza e se esistono casi che consentano di farlo.
È possibile detrarre le spese di affitto senza cambiare residenza?
È necessario cambiare la residenza per ottenere le detrazioni affitto? No, non serve, ma possono essere necessari degli accorgimenti al fine di dimostrare che l’immobile locato è “necessario” e costituisce dimora abituale.
La prima cosa da ricordare è che per beneficiare dell’agevolazione fiscale è necessario che l’immobile affittato sia destinato ad abitazione principale dell’inquilino.
La normativa non richiede però che per beneficiare delle detrazioni previste per l’affitto di un immobile sia necessario trasferire la propria residenza. Basterà, infatti, conservare i documenti che attestino che il soggetto che richiede l’agevolazione abiti effettivamente nell’immobile locato.
Sarà necessario dunque conservare le bollette relative al gas, al riscaldamento, all’energia elettrica per beneficiare delle detrazioni Irpef previste dall’art. 16 del Tuir.
Vediamo ora alcuni casi particolari in cui è possibile avvalersi delle detrazioni per le spese dell’affitto senza cambiare la residenza.
Detrazione spese affitto studenti fuori sede: possibile senza cambio di residenza
Come abbiamo appena spiegato, è possibile detrarre le spese sostenute per l’affitto di un immobile anche senza trasferire la propria residenza. Ci sono, infatti, dei casi in cui questo requisito non è necessario al fine di ricevere le agevolazioni.
Uno di questi riguarda la detrazione Irpef del 19% prevista per gli studenti fuori sede che hanno sostenuto delle spese per affittare un appartamento.
Questa agevolazione spetta a tutti gli studenti universitari fuori sede che sono iscritti a un corso di laurea presso un’università ubicata in un comune diverso da quello di residenza, distante da quest’ultimo almeno 100 chilometri e in ogni caso in una Provincia diversa. L’appartamento locato deve essere ubicato nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comune limitrofo.
Il calcolo dei chilometri deve essere effettuato facendo riferimento a una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti (ad esempio, ferroviaria o stradale)
La detrazione del 19% è calcolata su un ammontare massimo dei canoni pagati in ciascun periodo di imposta pari a 2.633 euro. La detrazione massima è pertanto pari a 500,27 euro.
L’agevolazione è riconosciuta anche agli studenti iscritti agli ITS e ai nuovi corsi istituiti presso i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati. Non spetta, invece, agli studenti iscritti a corsi di dottorato o master.
L’agevolazione non spetta per il deposito cauzionale, né per le spese condominiali, di riscaldamento comprese nel canone di locazione e per i costi di intermediazione.
Il rimborso Irpef spetta agli studenti fuori sede che hanno stipulato una delle seguenti tipologie di contratto:
- contratti di locazione stipulati o rinnovati in base alla legge 9 dicembre 1998, n. 431 (contratti di locazione di immobili a uso abitativo);
- contratti di ospitalità;
- atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.
Se a pagare l’affitto non è lo studente, ma soggetto a cui è fiscalmente a carico (genitore) sarà questo a dover portare in detrazione la spesa.
Detrazione affitto 2024 per i lavoratori
Per capire le differenze tra il caso in cui sia o meno trasferita la residenza è necessario preliminarmente guardare le regole generali.
Per i contribuenti che stipulano un contratto di locazione con contratto a canone libero le detrazioni spettanti sono:
- 300 euro di detrazione, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
- 150 euro di detrazione, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.
Per gli inquilini con contratto a canone concordato le detrazioni spettanti sono:
- 495,80 euro di detrazione, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
- 247,90 € di detrazione, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.
Se si cambia la residenza la detrazione aumenta
Bisogna specificare che cambiare la residenza spesso può far ricevere detrazioni maggiori. È questo il caso per esempio dei contribuenti che per motivi di lavoro trasferiscono la propria residenza.
Per i lavoratori dipendenti che per motivi di lavoro hanno trasferito la loro residenza infatti è prevista una detrazione pari a:
- 991,60 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
- 495,80 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.
Per ricevere le detrazioni delle spese di affitto il contribuente dovrà dimostrare di avere un contratto di lavoro dipendente e dovrà trasferire la residenza nel Comune di lavoro.
Al fine di ricevere i benefici fiscali visti il lavoratore dipendente dovrà conservare il contratto di locazione registrato, il contratto di lavoratore dipendente e un’autocertificazione che attesti la residenza.
Bonus giovani 2024 per le spese d’affitto
Per i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni (fino al compimento del 31° anno di vita), sono previste agevolazioni specifiche, sempre sotto forma di detrazioni 2024. In questo caso la detrazione per l’affitto spetta per i primi quattro anni sotto forma di rimborso pari al 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro e per un importo minimo pari a 991,60 euro.
La detrazione spetta soltanto nel caso in cui l’abitazione affittata abbia un indirizzo diverso da quello dei genitori o affidatari.
Nel caso in cui il contratto di affitto sia intestato a più soggetti, potranno usufruire pro-quota della detrazione per le spese di affitto solo coloro che hanno i requisiti anagrafici visti.
Il requisito anagrafico è valido anche se rispettato per una sola parte dell’anno, ad esempio chi ha compiuto il 31° anno di età nel 2023 ma ha stipulato il contratto prima del compimento degli anni, avrà diritto alla detrazione.
Ultime notizie detrazione affitto 2024
Come possiamo notare la detrazione per chi trasferisce la propria residenza è più alta rispetto a quella che è prevista per gli studenti fuori sede che potranno beneficiare di una detrazione massima pari a 500,27 euro.
Deve essere ricordato che non è possibile ottenere le agevolazioni fiscali viste nel caso in cui oggetto di locazione sia un immobile in categorie catastali di lusso: A/1, A/8 e A/9.
La detrazione affitto 2024 si può ottenere al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, sia con modello 730/2024, sia con il modello Redditi Persone fisiche 2024. Ricordiamo che per il 2024 la scadenza per il modello 730/2024 è fissata al 30 settembre, mentre per la presentazione del modello Redditi Persone Fisiche c’è tempo fino al 15 ottobre.
Nella dichiarazione 2024 possono essere portate in detrazione le spese sostenute nel 2023.
Chi utilizza il modello 730/2024 dovrà esporre le spese sostenute per l’affitto, anche senza cambio di residenza, nel Quadro E.
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