A rischio detrazioni e deduzioni fiscali nel 2025. Tutte le novità

Patrizia Del Pidio

28/08/2024

Si sta valutando un nuovo taglio degli sgravi fiscali, ma questa volta dovrebbe colpire solo chi ha redditi alti. Vediamo le ipotesi.

A rischio detrazioni e deduzioni fiscali nel 2025. Tutte le novità

Quali sono le deduzioni e le detrazioni fiscali che potrebbero essere a rischio taglio nel 2025? Il Governo, ormai da diversi anni, sta valutando di ridurre e arginare gli sgravi fiscali per risparmiare sulla spesa pubblica, ma a quanto pare a essere più a rischio sono i benefici destinati ai redditi più alti.

Per far quadrare i conti e poter affrontare le spese che la manovra di fine anno richiede, le ipotesi che sono state avanzate prevedono un taglio agli sgravi fiscali per chi ha redditi elevati. A rischio potrebbero essere anche le detrazioni e le deduzioni più importanti.

Da considerare che questa strada è già stata intrapresa in diverse occasioni: dal 2020 le detrazioni fiscali hanno subito una riduzione progressiva all’aumentare del reddito applicata, però, solo a partire dai redditi di 120.000 euro. Le detrazioni, tutte, anche quelle relative a spese mediche, si annullano del tutto per chi ha redditi pari o superiori a 240.000 euro.

Un nuovo argine, poi, è stato inserito nel 2023 quando l’Irpef è passata da quattro a tre scaglioni: il beneficio del taglio dell’Irpef, che ammonta attualmente a 260 euro l’anno, è stato azzerato per i redditi superiori a 50.000 euro con l’introduzione di una franchigia di 260 euro, appunto, sulle detrazioni.

Le due operazioni in questione, però, non hanno dato il risultato sperato e hanno prodotto un risparmio che non è servito, certo, a fare cassa.

Tagli detrazioni ai chi ha redditi elevati

L’ipotesi che sembra essere, al momento, più accreditata e che il Mef sta valutando è quella di prevedere un intervento che comporti un risparmio che arrivi a circa due miliardi di euro. Si tratta di un taglio abbastanza importante che permetterebbe di fare cassa e reperire le risorse da destinare alla Legge di Bilancio 2025.

Si è ipotizzato, quindi, un taglio delle detrazioni per chi ha redditi più alti. La cosa, apparentemente, non sembra neanche troppo sbagliata, visto che, con la riduzione delle aliquote Irpef, l’imposta sta perdendo parte della sua progressività: il taglio delle detrazioni a chi ha redditi alti, quindi, servirebbe anche a garantire la progressività proporzionale dell’imposizione fiscale.

Le detrazioni, infatti, sono somme che sottraendosi all’imposta determinano un’imposta dovuta minore rispetto all’imposta lorda. Anche dopo il taglio importante del 2020, molte detrazioni coinvolgono ancora chi ha redditi oltre i 120.000 euro (si pensi alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni).

Sicuramente le detrazioni vanno a incidere maggiormente sui redditi bassi rispetto a quelli alti, e proprio in tal senso eliminare le detrazioni per chi ha un reddito abbastanza cospicuo potrebbe essere una decisione quasi indolore (da considera che per i redditi oltre i 120.000 euro le detrazioni incidono dell’1,5% sul reddito prodotto per i redditi bassissimi, invece, le detrazioni restano un’importante beneficio che incide fino al 33% del reddito).

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